“Le tragedie vissute da Trieste nello sciagurato ‘secolo breve’ siano da insegnamento e monito per tutti: la libertà e il rispetto di persone e diritti sono presupposto di convivenza e crescita. Chi sceglie la strada della violenza e della sopraffazione si autocondanna a stare dalla parte sbagliata. Oggi ricordiamo la ritirata delle truppe jugoslave da Trieste dopo quaranta giorni che per una parte della città furono di terrore e di morte, uno degli episodi che videro la città subire i giochi della politica mondiale. Per il Pd è giusto rispettare tutte le memorie, e perciò senza retoriche continueremo ad aprire la strada alla pacificazione e al ripudio di ideologie e provocazioni. Alle cerimonie noi democratici partecipiamo con orgoglio di appartenenza cittadina, e ci rammarichiamo quando manca il sindaco oppure il vicesindaco s’inventa paralleli storici assurdi tra il 45 di Tito e i recenti crimini consumati nei Balcani da Mladic”. Lo ha affermato oggi la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, partecipando in Consiglio comunale alla commemorazione del 76/o anniversario della fine dell’occupazione jugoslava di Trieste.