“Quanto avvenuto venerdì in via Paduina ci impedisce oggi di presenziare alla commemorazione in Consiglio della figura di Almerigo Grilz. Il massimo rispetto per ogni morte, soprattutto per la morte di un giornalista in zona di guerra, non può però ignorare né l’azione politica di Grilz in questa città, né tantomeno quanto avvenuto alcuni giorni fa”. Lo ha detto oggi il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, intervenendo a nome dei gruppi consiliari del centrosinistra per spiegare le ragioni della loro assenza alla commemorazione in aula della figura di Almerigo Grilz, reporter di guerra e dirigente nazionale del Msi.
“Questa città ha sofferto enormemente nel XX secolo: rievocare saluti e slogan di quella pagina complessa e dolorosa – ha continuato Barbo – non può certo far parte della cartina di tornasole della Trieste del 2023, né del modo in cui la città si vive, né del modo in cui si presenta al mondo. Ancora più grave è che a quella commemorazione a cui il saluto romano ha dato una chiara connotazione neofascista abbiano preso parte rappresentanti delle istituzioni: su questo non possono esserci tentennamenti”.
“È per questo che abbiamo presentato una mozione urgente che – ha concluso il capogruppo dem – speriamo la maggioranza vorrà discutere in questo Consiglio: ognuno si assuma la responsabilità della propria posizione sulla Trieste che ritiene di dover e voler rappresentare”.
A margine, Barbo ha sottolineato che “nel centrodestra si sono addirittura volute fare due commemorazioni distinte, da FDI e Forza Italia, non si capisce se per distinguersi o per esigenza di visibilità”.