Nuovo CPR a Banne: preoccupazione e irritazione dei residenti del villaggio

Nuovo CPR a Banne: preoccupazione e irritazione dei residenti del villaggio

Non carcere per migranti, ma recupero ambientale per la caserma di Banne

La disponibilità del Sindaco di Trieste nei confronti della estemporanea offerta dell’Assessore regionale alla Sicurezza Roberti di realizzare nel Friuli Venezia Giulia altri sei Centri Permanenti di Rimpatrio (CPR) per migranti irregolari, che non risultano richiesti da parte di nessuno, e la sua ipotesi di volerne collocare uno in località Banne sul Carso triestino hanno suscitato grande preoccupazione fra gli abitanti del villaggio di Banne e delle sue aree limitrofe.

Il Circolo PD Altopiano Est con i suoi consiglieri circoscrizionali esprime la propria solidarietà alla popolazione locale ed alla sua volontà di rilanciare invece il progetto di sdemanializzazione della fatiscente struttura della vecchia caserma Monte Cimone e del suo immenso parco, oggi abbandonati al peggiore degrado fisico e ambientale, come espressa nella affollatissima assemblea di mercoledì 8 gennaio.

Il Circolo PD Altopiano Est confida nel sostegno che le proposte sorgenti dal territorio potranno trovare da parte degli eletti PD al Comune di Trieste, alla Regione ed in Parlamento, ognuno nei suoi ambiti di competenza, a partire dall’obiettivo prioritario costituito dal trasferimento dell’area della caserma di Banne e del suo parco dal demanio militare al Comune di Trieste, al fine di consentire il recupero e la valorizzazione storica e naturalistica di questa parte del Carso.

Il Circolo PD ricorda anche che i CPR proposti dalle amministrazioni di destra sono strutture di tipo carcerario, istituite al di fuori del percorso giurisdizionale e di contestata legittimità costituzionale, che in tutta Italia, ed anche nella vicina Gradisca, stanno creando di nuovo situazioni di tensione, e denuncia la natura strumentale delle iniziative della Giunta Fedriga per fare del Friuli Venezia Giulia la Regione prima della classe nella istituzione di tali Centri.

Il Circolo PD Altopiano Est chiede quindi il massimo impegno del Partito Democratico a tutti i livelli per l’abrogazione delle norme, che moltiplicano i fattori di insicurezza sul territorio, ed il rilancio dei servizi di assistenza all’accoglienza diffusa e sostenibile dei richiedenti asilo in Italia. Tali obiettivi vanno perseguiti anche nella provincia di Trieste superando rapidamente la precarietà dell’attuale regime di proroga e potenziandone l’efficacia nell’accompagnamento o nell’integrazione dei titolari di protezione internazionale e umanitaria.”

 

2° Circolo PD Altopiano Est – 2.Krožek DS Vzhodni Kras

 

SPOROČILO ZA JAVNOST S PROŠNJO ZA OBJAVO

Izjave kot sta, improvizirano povpraševanje deželnega svetnika za varnost Robertija, kje naj bi se v Furlaniji Julijski krajini dogradilo še šest novih, stalnih zbirnih centrov za izgon nezakonitih migrantov (centrov, ki, na deželnem območju, kot zgleda, nobeden jih ne želi), in predvsem odgovor tržaškega župana, na razpoložljivost, da se eden od teh centrov postavi pri Banih, je vzbudilo veliko zaskrbljenosti med prebivalci te vasi in vse bljižne okolice.

Krožek DS in izvoljeni svetniki v Rajonskem Svetu Vzhodnega Krasa izražajo prebivalstvu Banov in okolice, solidarnost in pripravljenost, kot je bilo to izraženo  na skupščini, ki je potekala v sredo, 8. januarja, da podprejo vračanje  iz državne domene vseh struktur  vojašnice Monte Cimone, skupaj z neizmernem parkom, ki so sedaj zapuščene najhujšemu propadu, in na novo poženejo že obstoječ preureditveni načrt vsega tega območja.

 Krožek DS za Vzhodni Kras izraža prepričanje, da bodo predlogi, ki so izšli iz tega srečanja, s  podporo izvoljenih v vrstah DS na občini Trst, na deželi in v parlamentu (vsak na svojem pristojnen področju, začenši prav s prenosom vojašnice pri Banih in njenega parka, iz državne-vojaške v stalno posest tržaške občine), dosegli cilj, da bi omogočili obnovo, in s tem zgodovinsko in naravoslovno valorizacijo tega predela Krasa.

Krožek DS opozarja tudi, da predstavljajo Stalni zbirni centri  za izgon nezakonitih migrantov (CPR), ki jih predlagajo desne uprave, prave zaporniške strukture. Po zadnjih vladnih dekretih, so tovrstne strukture ustanovljene izven ustavnih pristojnosti in legitimnosti, ki po vsej Italiji, in tudi v bližnjem Gradišcu, že ustvarjajo težke  situacije nevarnosti in napetosti. S tem, da se deželni Svet, z ligaškim predsednikom Fedrigo v prvi vrsti, tako zavzema za njih uresničitev, dokazuje zgol instrumentalno naravo tovrstnih pobud.

Krožek DS za Vzhodni Kras poziva k največjemu naporu Demokratske stranke na vseh ravneh, da se razveljavijo pravila, ki množijo dejavnike trenj in negotovosti na ozemlju, in za dodelitev vseh podpor službam, ki delajo v pomoč širšemu in trajnostnemu sprejemu prosilcev za azil v Italiji. Za te cilje moramo strmeti tudi na tržaški pokrajini. Tako bomo  hitreje premostili negotovost trenutnega reda in okrepili učinkovitost pri sprejemanju ali pri vključevanju subjektov, ki razpolagajo z mednarodno ali humanitarno zaščito.

 

2° Circolo PD Altopiano Est – 2.Krožek DS Vzhodni Kras

 

 

 

«ABC» della Manovra di Bilancio 2020.

«ABC» della Manovra di Bilancio 2020.

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Una manovra a sostegno della crescita, per invertire il contesto di stagnazione della nostra economia e procedere lungo la strada di uno sviluppo sostenibile. È questo il senso di fondo che la legge di bilancio per il 2020 – insieme al decreto fiscale, il n. 124 del 2019, che ne è il necessario complemento – è riuscita ad avere, nonostante un punto di partenza decisamente impegnativo.

 

 

 

 

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Ferriera: Serracchiani, “Brutti giochi sui lavoratori”

Ferriera: Serracchiani, “Brutti giochi sui lavoratori”

Sulla testa e alle spalle dei lavoratori della Ferriera si stanno facendo brutti giochi. Ricatti più o meno espliciti, scarichi di responsabilità, promesse vaghe: sembra che l’urgenza di Arvedi e anche dei soggetti istituzionali sia togliersi di torno l’intralcio rappresentato dalla forza lavoro in esubero. A questo si aggiunge l’assoluta vaghezza che circonda l’area e la sua reindustrializzazione.
Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, commentando gli sviluppi connessi alla chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Trieste.
Per la parlamentare
la richiesta di garanzie che i sindacati rivolgono ai soggetti istituzionali, e in primo luogo al Mise e alla Regione, rivela una preoccupazione che riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro ed evidentemente anche le prospettive di sviluppo industriale. È auspicabile che Mise e Regione accetteranno di inserire nell’Accordo di programma una sezione sulle garanzie occupazionali, che non possono essere delegate in toto ad Arvedi o fondarsi su dichiarazioni rese alla stampa.
Resta il fatto – conclude Serracchiani – che questo meccanismo è stato innescato dalla Giunta Fedriga, che ha consegnato ad Arvedi l’opportunità di fare i suoi interessi, nei tempi e nei modi preferiti.
Omofobia: Famulari “Su caso Tuiach pesa silenzio sindaco Dipiazza”

Omofobia: Famulari “Su caso Tuiach pesa silenzio sindaco Dipiazza”

Il centrodestra nel Comune di Trieste si rende conto un po’ tardivamente della gravità delle esternazioni del consigliere Tuiach, e comunque pesa il silenzio di Dipiazza. Purtroppo sembrava non sapessero chi fosse questo soggetto quando la Lega lo candidava, quando diceva che il femminicidio non esiste o voleva intitolare ai ‘culimoni’ la sala matrimoni, quando dichiarava che Maometto era un pedofilo o se la prendeva con la Segre.
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, a proposito delle ultime esternazioni omofobe via Facebook del consigliere comunale ex leghista Fabio Tuiach.
Bene ha fatto il presidente del Consiglio comunale Panteca – aggiunge Famulari – a prendere le distanze da Tuiach e l’auspicio è che con le prossime elezioni si dichiari finita la stagione in cui tutto è lecito, pur di portarsi a casa qualche centinaio di voti.
Trieste: Famulari “Dipiazza si candida a gestire decadenza”

Trieste: Famulari “Dipiazza si candida a gestire decadenza”

Ci sono 1500 posti di lavoro a rischio, ogni giorno chiude un negozio, il calo demografico è costante, i nostri giovani se ne vanno, le strade sono sempre più sporche e Dipiazza continua a dipingere Trieste come la città del ‘momento straordinario’. Lui misura il successo sui cantieri, non sulla creazione stabile di ricchezza e di posti di lavoro, sull’opportunità di metter su una famiglia e progettare il futuro. Trieste non può continuare a essere la città in cui ci sono 64,6 individui a carico, ogni 100 che lavorano, perché questo significa la condanna sicura alla decadenza. Dipiazza si ricandida a gestire la decadenza.

Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando le dichiarazioni del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, nell’intervista di fine anno pubblicata oggi dal quotidiano Il Piccolo.
E ribadisco – continua l’esponente dem – che Dipiazza sta ancora vivendo di rendita con i progetti lasciati dal centrosinistra perché, anche se finge di non sapere, il patto di stabilità bloccava la spesa ma non la progettazione e noi abbiamo guardato al futuro. Senza ricordare il piano regolatore e il piano del traffico, i progetti che lui stesso cita li ha trovati pronti: Esof si fa grazie alla sdemanializzazione del Porto vecchio, e così il magazzino 26 e il 18. Quella di via Rossetti è operazione avviata dalla nostra amministrazione con Cdp, e poi ci sono la caserma di Roiano, piazza Libertà, la rotonda di via Caboto, la rotonda di piazza Volontari Giuliani, la caserma ex-Chiarle la scuola San Giovanni), la pavimentazione delle sponde di Ponterosso, il primo piano di Palazzo Biserini….
Per Famulari
sul punto politico, Dipiazza farebbe meglio a guardare in casa del centrodestra, dove è notorio che gli appetiti non mancano. Stia sicuro che il Pd non gli farà alcuno sconto.
Carabinieri: Rojc (Pd) “Grazie a chi vigila su nostre feste”

Carabinieri: Rojc (Pd) “Grazie a chi vigila su nostre feste”

Grazie all’Arma dei Carabinieri e a tutto il personale del comparto sicurezza che vigila sulla serenità delle nostre feste, sempre sul territorio e sempre a disposizione dei cittadini. In questi giorni in particolare dobbiamo ricordarci di chi, specie nei reparti territoriali, continua a lavorare in un settore particolarmente delicato della vita civile.
Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc, membro della commissione Difesa a Palazzo Madama, oggi nel corso della tradizionale visita per gli auguri di Natale alla stazione dei Carabinieri di Duino Aurisina (Trieste).
Questi auguri – ha spiegato Rojc – sono simbolicamente rivolti a tutte le donne e gli uomini che indossano la gloriosa divisa dei Carabinieri, operando sul territorio nazionale e all’estero. Le misure contenute nella manovra appena approvata devono essere solo il primo capitolo di un lavoro organico di rafforzamento e ammodernamento.
Con il comandante della compagnia, capitano Cristian Giavedoni, coadiuvato dal luogotenente Corrado Pipp, la senatrice ha fatto il punto su varie problematiche del territorio di competenza dei CC di Duino Aurisina, tra cui il fenomeno delle violenze familiari, della rotta balcanica e dell’operazione Strade sicure.
Ferriera: «Soggetti istituzionali hanno responsabilità precise»; Serracchiani e Famulari: no a giochi sulla testa dei lavoratori

Ferriera: «Soggetti istituzionali hanno responsabilità precise»; Serracchiani e Famulari: no a giochi sulla testa dei lavoratori

Si stanno facendo giochi inaccettabili sulla testa dei lavoratori della Ferriera, che sono sempre gli ultimi a essere coinvolti quando si decide il loro destino”.
Lo denunciano la deputata dem Debora Serracchiani e la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari.
 
Qui ci sono delle responsabilità precise – spiega Serracchiani – con soggetti istituzionali ben identificati ai quali spetta l’obbligo della trasparenza e della tutela del lavoro. Pare invece che tra pezzi del Governo e della Giunta regionale ci sia una specie di accordo a non intralciare troppo il percorso di disimpegno di Arvedi, che verosimilmente porterà alla perdita di posti di lavoro. Sul futuro dell’area che sarà dismessa – aggiunge la parlamentare – non si sa nulla di veramente sicuro, piani industriali degni di questo nome non si sono visti, il nuovo accordo di programma che doveva esser fatto entro la fine dell’anno, (con “un crono-programma stringente e condiviso che porti alla sigla del nuovo Accordo di programma”, diceva Patuanelli) è ancora pieno di buchi, dall’accordo sindacale, ai finanziamenti pubblici a un quadro non vago del futuro sviluppo logistico, inclusivo delle aree di proprietà che Arvedi potrebbe cedere”.
 
Per la segretaria dem
non si deve dimenticare che questo imbizzarrimento della situazione è totale responsabilità della Giunta Fedriga, che con atti politici sconsiderati ha causato un ‘effetto domino’ che non riesce a controllare. La voglia di chiudere a tutti i costi per portare a casa una medaglia politica senza sapere che fare dopo, è il segno di una amministrazione che non guarda oltre il suo naso, pensando solo all’oggi. L’oggi però è fatto di una serie di crisi industriali su Trieste che fanno paura e che – conclude Famulari – ci fanno pensare con grandissima preoccupazione al 2020, quando sapremo ad esempio che accadrà alla Wartsila”.
 
 
CasaPound: Rojc (Pd), “Viminale consideri fuorilegge organizzazioni fasciste”

CasaPound: Rojc (Pd), “Viminale consideri fuorilegge organizzazioni fasciste”

Il ministro dell’Interno si attivi affinché siano considerate fuorilegge organizzazioni di destra estrema e fasciste, tra cui CasaPound, che si rifanno esplicitamente al periodo più buio della storia d’Italia, con la conseguente chiusura delle sedi, dei siti internet e pagine Facebook che fanno loro riferimento, impedendo ai loro associati di insultare la nostra Costituzione, infrangere quotidianamente le leggi dello Stato fondato sulla Resistenza e l’antifascismo.
Così la senatrice dem Tatjana Rojc si rivolge al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in una interrogazione a seguito dell’affissione da parte di CasaPound di manifesti gravemente offensivi di cinque giovani partigiani fucilati nei pressi del Poligono di tiro di Opicina, sul carso triestino.
E’ evidente la volontà di di gruppi organizzati – aggiunge Rojc – di giustificare la privazione delle libertà democratiche, terribili fatti di sangue e gesta criminali. Bisogna evitare che siano riaperte ferite laceranti che farebbero indietreggiare il nostro Paese verso contrapposizioni inutili e dannose, antistoriche e anticostituzionali.
Flex: Serracchiani “In crisi serve approccio più  propositivo”

Flex: Serracchiani “In crisi serve approccio più  propositivo”

Siamo tutti dalla parte del lavoro e del mantenimento di una produzione d’alto livello nello stabilimento di Trieste. Il Mise sta rispondendo a tono ai nostri appelli ma bisogna che dal territorio giungano stimoli più decisi.
E il commento della deputata Debora Serracchiani, che oggi a Roma ha partecipato al tavolo convocato, su richiesta dei sindacati e alla presenza di una rappresentanza della Regione Fvg, dal Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione della Flex, azienda che nello stabilimento di Trieste produce componenti elettroniche avanzate.
Per la parlamentare serve
un approccio più propositivo nell’accompagnare i processi di innovazione, una maggiore consapevolezza delle potenzialità d’intervento che sono in mano anche all’istituzione Regione, un’interlocuzione più serrata con le proprietà e le compagini societarie, soprattutto avere una strategia. Mi auguro ancora – aggiunge Serracchiani – che il presidente Fedriga sappia infondere questi caratteri alla sua amministrazione nella gestione delle crisi industriali, per riuscire a governare tavoli difficili come quello della Flex, e tra poco della Safilo.
Cartiera Burgo Duino: Shaurli, grave abbandono da Regione Fvg 

Cartiera Burgo Duino: Shaurli, grave abbandono da Regione Fvg 

L’abbandono della Burgo è un fatto grave nei confronti dei lavoratori e di uno storico stabilimento produttivo. Per la parte che spetta all’opposizione, ribadiamo la disponibilità del Pd a contribuire ad affrontare al meglio le crisi industriali che martellano la nostra regione, ma chiediamo con molta chiarezza che l’assessore Bini si tolga il lenzuolo di fantasma, cambi passo e cominci a seguire quanto accade sui territori.
Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando la decisione dell’imprenditore Giorgio Spinoglio di ritirarsi da un’operazione di riconversione della ‘linea 2’ della Cartiera Burgo di Duino Aurisina (Trieste).
Ricordando che
quando si parla di posti di lavoro, di futuro, dell’economia della nostra regione noi ci siamo, con le nostre proposte, con le scelte e le risorse già messe in campo nel periodo più buio della crisi,
Shaurli indica che “bisogna cominciare a prevenire le crisi invece di accontentarsi di intervenire sempre dopo e tardi.
Dalla Giunta – continua l’esponente – ci aspettiamo che cominci a prendere in considerazione i dati sull’emigrazione dei nostri giovani, sulle famiglie a casa alla Safilo e sulle tante troppe crisi in questa regione. Non daremo certo risposte all’economia regionale inventando nuovi ruoli da centomila euro all’anno per accontentare altri amici degli amici.
Sarebbe utile ma non abbiamo molte speranze: lavoro, economia, futuro – conclude Shaurli – sembrano temi sconosciuti alla Lega che domina questa maggioranza.