“Incontriamo ed Ascoltiamo le Persone”. Assemblea Pubblica PD Trieste

“Incontriamo ed Ascoltiamo le Persone”. Assemblea Pubblica PD Trieste

Nelle ultime settimane Matteo Renzi ha deciso di fondare un nuovo partito. Nella nostra realtà locale, al momento, la fuoriuscita dal Partito appare molto contenuta. Allo stesso tempo peraltro il Partito, proprio in queste ultime settimane, ha assunto il ruolo di governo di questo Paese. Da una situazione di opposizione abbiamo riconquistato un ruolo di responsabilità primaria per affrontare e risolvere i problemi dell’Italia.

Questi due importanti avvenimenti ci convincono sempre più sulla necessità di ripercorrere e rivisitare tutti assieme, anche nella nostra comunità locale, i motivi per cui decidiamo e ci impegniamo ad essere “forza politica” che contribuisce alla crescita del nostro Paese: i valori in cui crediamo, le analisi politiche che portiamo avanti, le proposte di rinnovamento.

Vogliamo essere una Comunità aperta, che assieme, nel dibattito continuo e nelle relazioni quotidiane costruisce la propria proposta politica. Invitiamo tutti alla

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

che si terrà Venerdì 4 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Giubileo dell’Hotel Filoxenia, Riva 3 Novembre, 9.

 

L’iniziativa è aperta a tutti gli iscritti, ai sostenitori, agli elettori del PD, ma anche a tutti i cittadini che intendono dare un apporto alla costruzione della nuova stagione del Partito, con i loro interventi e le loro proposte.

È anche giornata del tesseramento: sarà l’occasione per rinnovare la tessera per coloro che ancora non l’hanno fatto o per acquisirla ex novo per i cittadini che intendono essere protagonisti del cambiamento in atto.

Saranno presenti per l’occasione, oltre alla Segretaria Provinciale Laura Famulati, i parlamentari on. Debora Serracchiani e Tatiana Rojc, i consiglieri regionali Roberto Cosolini e Francesco Russo che esprimeranno indirizzi di saluto e di riflessione.

Ma i protagonisti saranno i cittadini, con la loro presenza e le loro proposte.

 

Nucleare: la destra non impara dai disastri

Nucleare: la destra non impara dai disastri

Serrachiani: Fedriga insiste su partnership con centrale Krsko
 
 L’insistenza della giunta Fedriga sull’opzione nucleare è fuori dal tempo e fuori dal buon senso. Il rischio rappresentato da una centrale nucleare a 130 km dai nostri confini non può essere sottovalutato in modo così grossolano, inventando ruoli di politica estera che nemmeno una Regione autonoma può esercitare”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), commentando la posizione illustrata dall’Esecutivo della Regione Fvg, che ha aperto alla “possibilità di un partenariato” per la gestione della centrale nucleare di Krsko in Slovenia. 
 
A quanto pare i disastri di Chernobyl e Fukushima – aggiunge la parlamentare – non hanno insegnato nulla alla destra italiana, né in materia di rischi ambientali né di energie rinnovabili, su cui invece è fortemente impegnato il nuovo Governo e il Pd in particolare.
 
La centrale di Krsko – precisa Serracchiani -dovremmo chiedere che venga chiusa prima possibile, adoperando tutti i metodi di pressione come ha fatto la Slovenia per impedire la realizzazione del rigassificatore a Zaule vicino Trieste.
Una o nessuno: la nostra firma per l’ambiente

Una o nessuno: la nostra firma per l’ambiente

L’emergenza climatica è la grande sfida della nostra epoca. La riduzione del surriscaldamento globale e la transizione ecologica dell’economia rappresentano una battaglia giusta e difficilissima, che richiede a tutti i livelli determinazione e coraggio.

Il Partito Democratico vuole essere protagonista nell’affrontare la sfida, ponendo questi temi al centro dell’agenda politica per un Green New Deal anche in Italia.

Per questo ha promosso in ogni territorio una raccolta firme – “Una o nessuno” – per chiedere al governo che dichiari lo “Stato di emergenza climatica e ambientale” e che assuma tutte le iniziative necessarie per una riconversione ecologica della nostra economia.

I moduli per la sottoscrizione della petizione sono disponibili in sede provinciale, in via della Geppa. Chiunque vuole sostenere l’iniziativa è invitato a recarsi in sede per sottoscriverla. Termine: lunedì 23 settembre.

Ferriera: Famulari, in Consiglio comunale sgraditi i lavoratori?

Ferriera: Famulari, in Consiglio comunale sgraditi i lavoratori?

Lascia molto perplessi, se non peggio, la decisione di riunire il Consiglio comunale lunedì alle otto e mezzo del mattino per ascoltare le ‘comunicazioni’ dell’assessore Scoccimarro sulla Ferriera: è forte il sospetto che si voglia rendere difficoltosa la presenza dei lavoratori, forse poco graditi quando si deve parlare del loro futuro occupazionale.

Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando la decisione, presa dai capigruppo consiliari, di convocare la seduta del Consiglio comunale di Trieste per lunedì 16 settembre alle 8:30 del mattino, anziché di sera come accade usualmente.

Adesso che il centrodestra triestino deve fare da reggicoda alle ambigue operazioni della Regione – indica Famulari – non ci sono scrupoli a usare il Consiglio per somministrarci una lezione di Scoccimarro sulla Ferriera, per di più concedendo solo sette minuti a gruppo per le nostre osservazioni e domande. E meglio senza operai presenti”. “Intanto – aggiunge Famulari – stiamo ancora aspettando che l’assessore Riccardi dedichi un po’ del suo tempo al Consiglio comunale del capoluogo regionale.

Festa de l’Unità dei Democratici

Festa de l’Unità dei Democratici

 
Ferriera: Pd Trieste, chiesta audizione urgente dei sindacati

Ferriera: Pd Trieste, chiesta audizione urgente dei sindacati

Noi vicini a lavoratori e famiglie, da centrodestra cinismo

Già ieri nella prima capigruppo utile abbiamo chiesto di audire i sindacati in merito alla crisi che, dopo aver letto le parole di Arvedi, rischia di aprirsi a breve alla Ferriera e anzi appare sempre più certa”.

Lo rende noto la capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Fabiana Martini che, assieme ai colleghi dem Antonella Grim e Giovanni Barbo, prende posizione in merito all’annuncio dell’imprenditore Giovanni Arvedi di disimpegnare il suo gruppo dall’area a caldo della Ferriera di Servola.

Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie – dichiara Grim – a quelle quattrocento persone ancora una volta sono gettate in ansia per il futuro. Non si devono raccontare bugie: Trieste non è in grado di assorbire tali esuberi, nemmeno nelle più rosee aspettative di sviluppo tra porto e turismo. E solo per decenza non ricordiamo certe leggerezze sui posti di lavoro in Comune. Nessuna città può vivere solo di terziario – aggiunge – per questo serve una seria politica industriale”.

Per Barbo “sarà una sfida enorme tenere insieme futuro di riqualificazione dell’area, difesa dell’attività non a caldo e tutela dei posti di lavoro. Superficialità e cinismo dimostrati da buona parte del centrodestra in questa partita rischiano di avere conseguenze gravissime per la nostra città. E l’atteggiamento di Dipiazza peggiora il clima mentre dovrebbe preoccuparsi di gestire con equilibrio una situazione estremamente delicata. La Giunta di centrodestra – puntualizza il consigliere dem – non sta facendo nulla per fronteggiare la questione economica e lavorativa, tanto che il primo atto che arriva dal Comune è la nostra richiesta di audizione”.

Serracchiani: no al raddoppio della centrale slovena

Serracchiani: no al raddoppio della centrale slovena

“Le dichiarazioni del premier Sarec suscitano stupore e preoccupazione: abbiamo da anni e più volte ribadito la contrarietà all’aumento della capacità della centrale nucleare di Krsko, auspicando una progressiva dismissione dell’impianto. Le posizioni del centrosinistra, sia dall’opposizione sia al governo della Regione Fvg, hanno sempre messo al primo posto la sicurezza. Nonostante le passate posizioni nucleariste del centrodestra regionale, confido che il clima sia cambiato e che il presidente Fedriga vorrà farsi portavoce di un sentimento diffuso e radicato nella nostra popolazione, che percepisce Krsko come un rischio immanente”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando le dichiarazioni del Primo Ministro della Repubblica di Slovenia Marjan Sarec in merito alla costruzione di un nuovo reattore nucleare oltre a quello già esistente di  Krsko.
“L’talia è uscita dall’opzione nucleare e la Regione con il centrosinistra – ricorda Serracchiani – è stata spontaneamente concorde. Spero che su scelte strategiche come questa ci sarà continuità”.
“Purtroppo l’assenza di un Governo nella pienezza dei poteri – indica l’esponente dem – inficia i passi della Regione per sensibilizzare le Autorità centrali dello Stato e chiedere un’interlocuzione ad hoc con la Slovenia. Ma esistono canali praticabili anche dalla Regione, a partire dal Comitato congiunto Fvg-Slovenia. Ricordo che su quel tavolo la Slovenia ha sostenuto le sue ragioni anche in materia di energia e di ripercussioni ambientali”.
Pd Trieste: domani 13 agosto Assemblea pubblica su situazione politica nazionale e crisi di governo

Pd Trieste: domani 13 agosto Assemblea pubblica su situazione politica nazionale e crisi di governo

Domani martedì 13 agosto a Trieste, alle ore 18:30 presso il Circolo culturale sloveno di via Bonafata 6 (Barcola) è convocata un’assemblea pubblica del Partito democratico, aperta a iscritti e simpatizzanti, dedicata alla discussione della situazione politica nazionale.

Visto il momento politico straordinario e – spiega Famulari – in attesa di un chiarimento del quadro nazionale, il partito provinciale di Trieste ritiene opportuno aprire uno spazio di dialogo in cui iscritti, elettori e simpatizzanti possano portare un contributo di idee, nello spirito costruttivo e inclusivo che è patrimonio ideale del Partito democratico”.

Crollo piscina Acquamarina: Famulari, serve progettualità

Crollo piscina Acquamarina: Famulari, serve progettualità

“Tirato il doveroso sospiro di sollievo perché un possibile dramma non si è verificato, adesso bisogna capire con precisione quanto è accaduto, se e a chi vanno attribuite responsabilità. Soprattutto però il compito del Comune è quello di riattivare nei tempi più brevi un servizio di cui la cittadinanza fruisce da quasi vent’anni: è chiaro che il futuro della piscina terapeutica va progettato inserendolo un quadro di riferimento complessivo”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, a proposito del recente crollo del tetto della piscina comunale ‘Acquamarina’, sulle Rive cittadine.

“Prima di annunciare che anche questa struttura finirà in Porto Vecchio, quasi fosse il magazzino dove finiscono tutte le idee di Dipiazza – aggiunge Famulari – sarebbe meglio fare un punto progettuale. Anche perché un altro parcheggio sulle rive non lo auspichiamo davvero”.

Trieste: Famulari, ok a Porto Vecchio per aggregazione. Ma bisogna programmare non improvvisare

Trieste: Famulari, ok a Porto Vecchio per aggregazione. Ma bisogna programmare non improvvisare

Porto vecchio può offrire soluzioni alle esigenze di aggregazione e di svago della città e diventare un polo di attrazione per tutto l’hinterland, ma bisogna pensarci per tempo, programmare e non improvvisare. Se Dipiazza intende andare seriamente in quella direzione cominciamo a discutere modi e tempi con esperti, e all’interno di una visione complessiva dell’area. Al momento questa visione è ancora molto parziale, e non si può tirar fuori dal taschino Porto vecchio come risposta alle varie domande che di volta in volta la città presenta, dai parcheggi alla scienza agli spazi per i giovani”.
 
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando l’ipotesi del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, secondo il quale in Porto vecchio “sarà giusto prevedere anche per i giovani delle situazioni in cui divertirsi in sicurezza”. Per la segretaria dem
 
Trieste non può diventare la città dei ‘no’, soprattutto se sono quelli di Polidori con cui ci facciamo ridere addosso da mezza Europa quando va bene. Ma per fortuna c’è una differenza sostanziale tra la ‘sicurezza’ e il ‘comune senso del pudore’ del vicesindaco e il lavoro quotidiano della Questura e della Polizia locale. E allora ok alla prevenzione di situazioni che possono essere pericolose o moleste, ma guidati dal buon senso. Soprattutto non restiamo a guardare – aggiunge Famulari – i fenomeni che crescono sotto i nostri occhi senza far niente. Sappiamo che Trieste diventerà sempre più una città in cui si viene da fuori anche per l’offerta di qualità del tempo libero: una buona amministrazione deve guidare questo sviluppo”.