Pd, in piazza presenti con convinzione

Pd, in piazza presenti con convinzione

"Una bellissima dimostrazione democratica per sostenere qualcosa di più di un’infrastruttura importante e strategica, una piazza ‘per’ e non contro qualcuno o qualcosa. Il Pd ci è andato con convinzione, accompagnando senza riserve la manifestazione e raccogliendo un’istanza forte di continuare il buon lavoro fatto da d’Agostino. Ricordiamo che il porto di Trieste ha cominciato a rinascere anche per le scelte che sono state fatte dalla Regione e dal Comune quando erano guidati dal centrosinistra". Lo afferma, a nome dei dirigenti e dei militanti del Pd presenti oggi alla manifestazione di solidarietà per Zeno D’Agostino, Marcello Guaiana, della segreteria regionale del partito.
"Trieste una volta di più riconosce non di ‘avere un porto’ ma di essere tale in forma completa, ossia – aggiunge Guaiana – una piattaforma logistica a servizio dello sviluppo economico di tutto il territorio locale e nazionale. Era molto tempo che nello scalo internazionale triestino cuore e testa, emozioni e progetti, non trovavano una sintesi così ricca di risultati tangibili".

12 giugno: Famulari, Trieste uscita da violenza e conflitti

12 giugno: Famulari, Trieste uscita da violenza e conflitti

"La fine dell’occupazione militare delle truppe titine è stata l’uscita di Trieste dalla violenza e dai conflitti, ed è giusto ricordare la chiusura di quella dolorosa parentesi e chi di quel periodo fu vittima". È stata la riflessione della segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, che stamane si è recata al Parco della Rimembranza sul colle di San Giusto, a rendere onore alla lapide che ricorda il 12 giugno 1945, giorno in cui  "le truppe jugoslave si ritirarono da Trieste dopo 40 giorni di occupazione".
Famulari, ribadendo che la lapide commemorativa fu voluta dalla precedente Giunta comunale di centrosinistra, ha spiegato che "con spirito di giustizia e pacificazione abbiamo voluto porre questa testimonianza e continueremo a tener viva la memoria anche di quei tristi quaranta giorni, che hanno segnato la travagliata storia di Trieste. Lavorando per unire, mai per far rivivere divisioni".

Consiglio comunale: maggioranza spaccata su D’Agostino e poco attenta alle questioni di bambini e ragazzi

Consiglio comunale: maggioranza spaccata su D’Agostino e poco attenta alle questioni di bambini e ragazzi

Doveva essere la seduta della solidarietà unitaria a Zeno D’Agostino, una solidarietà da esprimere attraverso una mozione firmata da tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione; invece sarà ricordata per il gran rifiuto di Forza Italia, che ha presentato un documento alternativo bocciato dall’Aula con 27 voti contrari, un vero record per una mozione di maggioranza. Maggioranza che ha evidentemente un problema, se non riesce ad accordarsi né sulle questioni decisive come il futuro del Porto, il cui altro nome è lo sviluppo economico di Trieste, e neanche su quelle meno importanti come la delibera sul PAC di Miramare, approvata con i soli voti della Lega (il partito dell’assessore competente), di Fratelli d’Italia e del consigliere Tuiach. L’unica cosa su cui riescono a convergere è quando si tratta di negare l’urgenza alle mozioni del centrosinistra: ieri hanno negato l’urgenza a ben 5 mozioni presentate dalle opposizioni, 3 delle quali da noi del Partito Democratico. Una riguardava l’aumento dei prezzi (Trieste è risultata la seconda città in Italia con un aumento del 5,3%); l’altra riguardava i teatri e la possibilità di realizzare spettacoli all’aperto alla presenza del pubblico, benché contingentato; la terza infine era relativa alla proposta di realizzare Ricrediffusi, in modo da aumentare il numero dei ragazzi e delle ragazze accolte (al momento infatti l’Amministrazione conta di riuscire ad accogliere poco più del 25% delle domande presentate, che quest’anno sono 3058, 760 in più rispetto al 2019). Unica nota positiva della serata l’approvazione, grazie ai voti anche di parte della maggioranza, di una mozione presentata dalla consigliera di Italia Viva Antonella Grim e sottoscritta anche da noi, che chiedeva di valutare la possibilità di utilizzare parchi e giardini coinvolgendo associazionismo e Terzo Settore sulla scorta di quanto si faceva con l’esperienza SPURG-Spazi urbani in gioco. Perché dopo tre mesi di lockdown e dopo aver garantito l’aperitivo e a breve le discoteche forse è il caso di pensare anche ai bambini e alle bambine.

Famulari, Fi rompe fronte Trieste per d’Agostino 

Famulari, Fi rompe fronte Trieste per d’Agostino 

"La mozione presentata da Forza Italia al Consiglio comunale di Trieste ha di fatto voluto rompere la solidarietà che la città ha costruito intorno a Zeno D’Agostino. È un’iniziativa di cui l’unica intenzione comprensibile è quella di insinuare dubbi sulla gestione del porto di Trieste. In definitiva viene allo scoperto l’ostilità mai sopita di Forza Italia, in città  ancora egemonizzata dalla figura di Giulio Camber, verso un rilancio dello scalo a livello internazionale. Introdurre il tema del ‘pericolo cinese’ nel contesto di una diffusa mobilitazione per la prosecuzione di una traiettoria vincente di sviluppo, significa remare contro". Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando la mozione del gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, che invitava il sindaco e la giunta a "riferire periodicamente sugli sviluppi del Memorandum Italia-Cina, con particolare riguardo al porto di Trieste".

Famulari, mozione Pd per emergenza aumento prezzi

Famulari, mozione Pd per emergenza aumento prezzi

"A Trieste alimentari su del 5,3%, impatto pesante per famiglie"

"Chiediamo di affrontare subito l’emergenza dell’aumento dei prezzi, in particolare degli alimentari e dei generi di prima necessità, che ha un impatto pesante sulle famiglie, molte delle quali messe a dura prova dalla sospensione delle attività lavorative, con entrate ridotte o addirittura azzerate. Trieste è la seconda città in Italia per aumento degli alimentari (+5,3%) e la stessa Regione Fvg registra un incremento (+4,1%) molto più alto della media nazionale (+2,8%). Questo è un tema sociale primario che non può restare trascurato". Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, rendendo noto l’avvenuto deposito di una mozione in Consiglio comunale, sottoscritta anche dai colleghi dem Giovanni Barbo, Valentina Repini e Igor Svab, che impegna il Sindaco "a farsi promotore presso il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia di tutte le iniziative e le azioni utili per il controllo inerente ai prezzi degli alimenti e dei generi di prima necessità, tra cui anche l’istituzione di un Osservatorio, con l’apporto dei soggetti portatori di interesse".
"Se le variazioni dei prezzi nelle settimane più critiche erano dovute anche alle difficoltà dei trasporti ora – indica Famulari – c’è il rischio che alcuni aumenti diventino strutturali o che si verifichino casi di speculazione. Perciò chiediamo alle Istituzioni locali e alla Regione di prestare massima attenzione e di agire".

Porto di Trieste: Serracchiani “Da Ministero Trasporti passi tempestivi per Trieste”

Porto di Trieste: Serracchiani “Da Ministero Trasporti passi tempestivi per Trieste”

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha compiuto passi tempestivi. Il ricorso al Tar senz’altro farà chiarezza di una situazione che ha lasciato sgomenti istituzioni, imprese e lavoratori. E, come ci attendevamo, il Governo provvederà a garantire la continuità operativa dell’infrastruttura portuale: un atto che potrà rassicurare la citta di Trieste dell’attenzione con cui da subito è stata monitorata questa crisi da Roma.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), a proposito dell’annuncio, reso noto dal prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che il Mit garantirà la continuità dell’azione amministrativa dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e  impugnerà davanti al Tar del Lazio la sentenza con cui l’Anac ha dichiarato decaduto Zeno D’Agostino.

2 Giugno: Serracchiani “Onore a chi lottò per Italia unita”

2 Giugno: Serracchiani “Onore a chi lottò per Italia unita”

 Siamo in piazza per rendere onore alla forza morale e alla volontà politica di chi lottò per un’Italia libera, democratica e unita, e per giurare a noi stessi che saremo fedeli ai suoi valori. Addolora e preoccupa la scelta di chi ha voluto incidere nella Festa della Repubblica il segno della divisione, anteponendo la contestazione di parte alla superiore appartenenza alla comunità nazionale.‎
Lo ha affermato la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani, presenziando oggi a Trieste all’alzabadiera in occasione delle celebrazioni del 2 Giugno.
‎Sul sangue versato in una guerra sciagurata e in scontri fratricidi – ha aggiunto l’esponente dem –  i partiti seppero insieme costruire la Costituzione della Repubblica, già sancita dal voto popolare: quello sia l’esempio. Perché oggi la memoria di quel vittorioso travaglio si rinnova sotto i colpi di un attacco che ha stroncato oltre 32mila vite in poche settimane, di un pericolo che incombe ancora minaccioso e che spaventa per le conseguenze sociali. Ma la nostra volontà è più forte dello sgomento e – ha concluso – abbiamo le energie per rialzare la testa.
12 giugno: Giunta Dipiazza favorisca comprensione reciproca

12 giugno: Giunta Dipiazza favorisca comprensione reciproca


"Spero che per Trieste finirà prima o poi la corsa verso il passato e che arriveremo al punto in cui le memorie non saranno in competizione. Lavoro con il Pd affinché il ‘900 non sia più per nessuno un repertorio di date da contrapporre, e anche per questo ho condiviso la scelta dell’Amministrazione Cosolini di apporre una targa commemorativa del 12 giugno". Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, dopo che la Giunta Dipiazza ha approvato una delibera che istituisce il 12 giugnocome la Giornata della liberazione della città dall’occupazione dell’esercito jugoslavo.
Per Famulari "nessuno deve essere privato della sua storia e a nessuno deve essere imposta una storia che non sente propria. Chi favorisce la comprensione reciproca e sa moderare dei toni, avvicina e salda la comunità: questo è quello che mi aspetto faccia il Comune di Trieste. Sempre, a prescindere da chi lo governa".

Nave Covid: Serracchiani, è una ferita nel corpo di Trieste

Nave Covid: Serracchiani, è una ferita nel corpo di Trieste

La città che più di tutte è stata colpita dal virus e che più di tutte è stata trascurata dalla Regione, subisce l’onta del cinismo di Fedriga: certo, dopo oltre due mesi dallo scoppio dell’emergenza, la nave non serve più. Ma non è mai servita. Serviva intervenire subito, senza tentare di nascondere quello che succedeva nelle case di riposo, fin quando è stato troppo tardi. Rimane la vergogna delle persone abbandonate in strutture da dove bisognava portarle via subito.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, dopo che il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha confermato che la nave-ospedale GNV “Allegra” non arriverà a Trieste.

Dopo i ritardi e gli errori arriva lo scaricabarile ma – ammonisce la parlamentare – non si scommetta sull’oblio: questa è una ferita nel corpo di Trieste.‎ La Giunta Fedriga deve assumersi l’intera responsabilità di questa tragica vicenda e risponderne: una prova di inefficienza e di arroganza consumata sulla pelle di centinaia di anziani. Non sappiamo se questa vicenda è costata vittime. Certo – puntualizza Serracchiani – è inaccettabile che a Trieste Fedriga e Riccardi si nascondano dietro‎ ai tecnici, mentre a Roma rivendicano il diritto e il dovere della politica di fare scelte anche diverse da quanto indicato da medici e scienziati. Con la differenza che a Roma c’era un comitato scientifico di specialisti, a Trieste no. Settimane gettate, precauzioni non prese, anziani ancora nelle case di riposo da cui dovevano essere trasferiti con urgenza, da accertare se siano‎ stati spesi fondi pubblici‎. Con questo bilancio – conclude – qualcuno dovrebbe trarre delle conclusioni coerenti.

Incompetenza della giunta e assordante silenzio del Sindaco sulla nave traghetto Allegra

Incompetenza della giunta e assordante silenzio del Sindaco sulla nave traghetto Allegra

Le forze di opposizione abbandonano la seduta del Consiglio Comunale per l’assordante silenzio del Sindaco sulla questione della nave traghetto Allegra.

L’arroganza della maggioranza nega l’urgenza della mozione presentata nella conferenza dei copigruppo.

Le forze di opposizione di centro- sinistra hanno abbandonato per protesta la seduta virtuale del Consiglio comunale di martedì 12 maggio 2020 dopo la dichiarazione della consigliera comunale Maria Teresa Bassa Poropat che ha motivato l’uscita dall’aula per le mancate risposte alle domande di attualità che i consiglieri di centro-sinistra hanno rivolto al sindaco, in quanto assente, sulla nave traghetto, tema particolarmente attuale e sentito dalla cittadinanza.

Inoltre la conferenza capigruppo non ha conferito l’urgenza alla mozione presentata dalle forze di centro-sinistra che invita il Sindaco ad esprimere al Presidente della Regione FVG e all’Assessore competente la contrarietà al trasferimento delle persone anziane contagiate da covid-19 sulla nave traghetto Allegra e a favorire la ricerca di soluzioni più consone alla dignità delle persone.

Il tema della nave traghetto ha portato Trieste nuovamente alla ribalta nazionale ed è un tema di primo piano nel discorso politico e pubblico, basti pensare che una petizione lanciata pochi giorni fa ha già superato le 2.000 firme.

L’assordante silenzio del Sindaco che elude regolarmente le domande sulla nave traghetto e l’arroganza della maggioranza che nega l’urgenza a mozioni presentate dall’opposiozione, ostacolando il dibattito in aula su un tema di grande attualità, la dice lunga sulla capacità di confronto democratico di questa amministrazione e della sua maggioranza. Tutto questo dopo che da settimane a vari livelli si chiedono riposte e mentre s’invocano fondamenti scientifici inesistenti, dal momento che la relazione con cui si giustifica la scelta del traghetto è stata firmata dal direttore generale dell’ASUGI Poggiana e non da un comitato di esperti.

Rileviamo inoltre che la maggioranza preferisce accordare l’urgenza a mozioni strumentali che poco hanno a che vedere con le necessità che derivano dalla pandemia, piuttosto che discutere temi drammaticamente attuali.

Il centro-sinistra in consiglio comunale rileva inoltre la scoretezza del Presidene Panteca nel sovraintendere i lavori dell’aula, poiché con poca eleganza istituzionale ha dato l’avvio alla discussione delle mozione urgenti senza avvisare i consiglieri di centro-sinistra che avevano richiesto una pausa per una loro riunione.