L’istituzione delle cosiddette ‘zone rosse’ a Trieste si conferma per quello che è: un’operazione di pura propaganda, che nulla ha a che vedere con una reale strategia per la sicurezza della città.”
Lo dichiara Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.
Gli episodi di martedì 4 febbraio parlano chiaro: auto bruciate, gomme tagliate, un accoltellamento in pieno giorno in via Pascoli. Tutto questo dimostra che la violenza e la criminalità non si combattono con misure di facciata, ma con interventi strutturati, investimenti sul presidio del territorio e politiche sociali serie.
L’amministrazione comunale e chi ha fatto campagna elettorale sbandierando il tema della sicurezza ora deve ammainare la bandiera del proprio fallimento. È evidente che le zone rosse non risolvono nulla: serve il potenziamento della polizia locale insieme a un lavoro di prevenzione che coinvolga servizi sociali, educatori e il rafforzamento delle reti territoriali.
La sicurezza vera, e non di facciata, è quella che parte dalla tutela dei cittadini e dalla coesione sociale, non da misure spot che non risolvono i problemi ma li spostano solo altrove.