“Non è mai troppo tardi per cominciare a prendersi seriamente cura dei beni architettonici di pregio della nostra città. La giunta Dipiazza può fare di meglio che alzare le spalle e nascondersi dietro alle carte di questa o quella amministrazione: ricordino che sono là per risolvere i problemi non per aggiungere loro stessi ai problemi esistenti. Dunque, la giunta Dipiazza non dovrebbe tentare di vendere edifici di grande pregio a prezzi sempre più bassi, ma adoperarsi seriamente per cercare di rimetterli in condizione di essere fruibili al pubblico. Ad esempio bussando alle porte della Regione, che si appresta a votare un sostanzioso assestamento di bilancio. E ciò a maggior ragione se parte delle risorse già sono a disposizione stanziate da Roma”. Lo afferma il consigliere comunale di Trieste Giovanni Barbo (Pd) in merito a quanto emerso dalla corrispondenza intercorsa tra la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Simonetta Bonomi e l’assessore alla valorizzazione immobiliare Lorenzo Giorgi, sulla volontà del Comune di alienare la storica Villa Cosulich nonostante l’esistenza di un finanziamento governativo.
“Dopo l’occasione persa per Palazzo Carciotti – aggiunge Barbo – dove sono stati lasciati evaporare i due milioni messi sul piatto dal Governo, la querelle tra Soprintendenza e assessore Giorgi svela che ad aprile era stata formalizzata la disponibilità del Ministero della Cultura ad intervenire con un milione e centomila euro. La risposta della Giunta comunale lascia sgomenti: no grazie, il bene è in vendita, anzi nel nuovo piano delle alienazioni il prezzo è dimezzato. Questo significa non volerci nemmeno provare oppure altro che – conclude il consigliere dem – magari un giorno verremo a sapere”.