Domenica 13 ottobre si è conclusa la “Coppa d’Autunno “Barcolana”, una manifestazione sicuramente caratterizzante per Trieste. Senza nulla togliere al successo dell’evento e alla sua importanza anche in termini di ricadute economiche, si può constatare come la sua natura sia mutata negli anni e sia lecito interrogarsi su quale riscontro economico ottenuto possa risarcire i sacrifici dei residenti del centro città.
L’amministrazione comunale cominci a svolgere la sua funzione regolatrice altrimenti Trieste rischia di essere danneggiata dagli effetti deteriori del turismo incontrollato mordi e fuggi, tra cui l’insediamento quasi esclusivo in centro di attività “ricreative” dedicate praticamente ai soli turisti, con l’effetto di scalzarne altre più strategiche e di spopolare il centro storico da attività tradizionali e conseguentemente da parte dei residenti. La qualità della vita in centro è determinante per trattenere i residenti. Questo fenomeno è apparso anche in occasione dell’ultima Barcolana da poco conclusasi, ma caratterizza il quotidiano imbarco e sbarco di migliaia di crocieristi con le note conseguenze”.
Questo il ragionamento di Luca Bressan, capogruppo PD in IV Circoscrizione
Sono le osservazioni dell’interrogazione proposta dal capogruppo Luca Bressan e sottoscritta dai colleghi del PD Andrea Abrami e Alberto Fileti, i quali chiedono all’Amministrazione di sapere “quali siano gli incassi diretti derivanti ad esempio dall’occupazione del suolo pubblico e se essa sia diversamente tassata a seconda del pregio dell’area. E quali siano le spese direttamente sostenute dal Comune, come i costi di pulizia e per l’ordine pubblico”.
Inoltre, abbiamo chiesto – specifica lo stesso Bressan – le motivazioni sottostanti la scelta di spostare i concerti da piazza dell’Unità. Alla base di tale decisione, infatti non può esserci la volontà di salvaguardare la pavimentazione della piazza: il suo utilizzo è molto frequente ed anche in occasione di questa Barcolana ha visto la posa di svariate strutture mobili (anche ben robuste) e di stand.
Un passaggio del testo è dedicato alla musica diffusa all’esterno nell’arco degli ultimi tre giorni della manifestazione. Il fenomeno ha interessato molte zone del centro, da via San Spiridione a piazza Barbacan, da via Trento a via Torino etc, con emissioni sonore a volume alto che si sono protratte a lungo, sollevando le lamentele dei residenti.