Gennaio 2020 è una data che attendiamo con grandi aspettative, e per allora confidiamo che saranno chiariti e definiti anche gli interessi degli investitori stranieri sulla piattaforma logistica di Trieste”. Lo ha affermato la deputata Debora Serracchiani, al termine di un sopralluogo effettuato nel capoluogo giuliano, sul cantiere di Piattaforma Logistica Trieste (PTL) dove ICOP Spa costruzioni opera assieme a Parisi Group componendo assieme a Interporto di Bologna e Cosmo Ambiente la cordata che ha vinto la gara d’appalto.
Per Serracchiani “la piattaforma logistica di Trieste è senza dubbio l’infrastruttura che darà il decisivo colpo d’acceleratore allo sviluppo del porto, perché le sue potenzialità potranno finalmente cominciare a essere sfruttate con una piastra che integra banchine, aree di transito e ferrovia. Tra pochi mesi la capacità di movimentare milioni di Teu sarà a disposizione degli operatori internazionali”.
“E’ un’opera all’avanguardia – ha aggiunto la parlamentare – anche per le modalità di realizzazione che ha visto l’applicazione del Building Information Modeling (BIM), e in generale con l’avvicinamento a una cultura e una pratica della digitalizzazione nel cantiere. E sicuramente il digitale non potrà che essere protagonista anche nella gestione a regime della piattaforma, come accade nei porti del Nord Europa”.
Nelle foto Debora Serracchiani accanto a Vittorio Petrucco, con Francesco Parisi e Piero Petrucco