“In un periodo in cui la cultura ha subito un forte stop e, come non mi stancherò mai di ribadire, è stata tra gli ultimi settori a poter ripartire, apprendiamo che il programma di Trieste Estate è basato per oltre metà su eventi senza pubblico e un cartellone che durerà soltanto fino ai primi di agosto.
Quello che è stato presentato dal Comune è un appuntamento che ha tutta l’aria di fungere da specchietto per le allodole. Magari qualche teatro avrà la fortuna di esibirsi davanti a un pubblico reale, ma è semplicemente incomprensibile il perché di una grande quantità di eventi in TV e streaming in periodo estivo, nel quale è evidente che la gente non si rinchiuderà certo in casa, viepiù dopo mesi di lockdown. È miope il voler conservarsi per l’inverno, soprattutto in un clima di incertezza come quello attuale dove è noto che la fruizione più sicura è proprio quella in luoghi all’aperto facilmente controllabili, come abbiamo ampiamente affermato in una mozione del PD presentata più di un mese fa. E nessuno tiri in ballo la questione assembramenti! I luoghi per organizzare eventi culturali garantendo la sicurezza di tutti ci sono, eccome. Siamo insomma di fronte ad una situazione che ha dell’inverosimile, dove i gazebo dei mercatini saranno liberi di tornare a invadere la città mentre gli eventi culturali saranno relegati ai margini, come se fossero la causa scatenante degli assembramenti che stiamo già vedendo in città da settimane. Ancora una volta insomma la cultura viene buona ultima per questa giunta, anche se è da sempre dentro il cuore dei triestini.“
Quello che è stato presentato dal Comune è un appuntamento che ha tutta l’aria di fungere da specchietto per le allodole. Magari qualche teatro avrà la fortuna di esibirsi davanti a un pubblico reale, ma è semplicemente incomprensibile il perché di una grande quantità di eventi in TV e streaming in periodo estivo, nel quale è evidente che la gente non si rinchiuderà certo in casa, viepiù dopo mesi di lockdown. È miope il voler conservarsi per l’inverno, soprattutto in un clima di incertezza come quello attuale dove è noto che la fruizione più sicura è proprio quella in luoghi all’aperto facilmente controllabili, come abbiamo ampiamente affermato in una mozione del PD presentata più di un mese fa. E nessuno tiri in ballo la questione assembramenti! I luoghi per organizzare eventi culturali garantendo la sicurezza di tutti ci sono, eccome. Siamo insomma di fronte ad una situazione che ha dell’inverosimile, dove i gazebo dei mercatini saranno liberi di tornare a invadere la città mentre gli eventi culturali saranno relegati ai margini, come se fossero la causa scatenante degli assembramenti che stiamo già vedendo in città da settimane. Ancora una volta insomma la cultura viene buona ultima per questa giunta, anche se è da sempre dentro il cuore dei triestini.“
Marina Coricciati, coordinatrice Forum Cultura Pd Trieste.