«ABC» della Manovra di Bilancio 2020.

«ABC» della Manovra di Bilancio 2020.

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Una manovra a sostegno della crescita, per invertire il contesto di stagnazione della nostra economia e procedere lungo la strada di uno sviluppo sostenibile. È questo il senso di fondo che la legge di bilancio per il 2020 – insieme al decreto fiscale, il n. 124 del 2019, che ne è il necessario complemento – è riuscita ad avere, nonostante un punto di partenza decisamente impegnativo.

 

 

 

 

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Ferriera: Serracchiani, “Brutti giochi sui lavoratori”

Ferriera: Serracchiani, “Brutti giochi sui lavoratori”

Sulla testa e alle spalle dei lavoratori della Ferriera si stanno facendo brutti giochi. Ricatti più o meno espliciti, scarichi di responsabilità, promesse vaghe: sembra che l’urgenza di Arvedi e anche dei soggetti istituzionali sia togliersi di torno l’intralcio rappresentato dalla forza lavoro in esubero. A questo si aggiunge l’assoluta vaghezza che circonda l’area e la sua reindustrializzazione.
Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, commentando gli sviluppi connessi alla chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Trieste.
Per la parlamentare
la richiesta di garanzie che i sindacati rivolgono ai soggetti istituzionali, e in primo luogo al Mise e alla Regione, rivela una preoccupazione che riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro ed evidentemente anche le prospettive di sviluppo industriale. È auspicabile che Mise e Regione accetteranno di inserire nell’Accordo di programma una sezione sulle garanzie occupazionali, che non possono essere delegate in toto ad Arvedi o fondarsi su dichiarazioni rese alla stampa.
Resta il fatto – conclude Serracchiani – che questo meccanismo è stato innescato dalla Giunta Fedriga, che ha consegnato ad Arvedi l’opportunità di fare i suoi interessi, nei tempi e nei modi preferiti.
Flex: Serracchiani “In crisi serve approccio più  propositivo”

Flex: Serracchiani “In crisi serve approccio più  propositivo”

Siamo tutti dalla parte del lavoro e del mantenimento di una produzione d’alto livello nello stabilimento di Trieste. Il Mise sta rispondendo a tono ai nostri appelli ma bisogna che dal territorio giungano stimoli più decisi.
E il commento della deputata Debora Serracchiani, che oggi a Roma ha partecipato al tavolo convocato, su richiesta dei sindacati e alla presenza di una rappresentanza della Regione Fvg, dal Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione della Flex, azienda che nello stabilimento di Trieste produce componenti elettroniche avanzate.
Per la parlamentare serve
un approccio più propositivo nell’accompagnare i processi di innovazione, una maggiore consapevolezza delle potenzialità d’intervento che sono in mano anche all’istituzione Regione, un’interlocuzione più serrata con le proprietà e le compagini societarie, soprattutto avere una strategia. Mi auguro ancora – aggiunge Serracchiani – che il presidente Fedriga sappia infondere questi caratteri alla sua amministrazione nella gestione delle crisi industriali, per riuscire a governare tavoli difficili come quello della Flex, e tra poco della Safilo.
Università: Serracchiani-Rojc, 500mila a Sissa Trieste

Università: Serracchiani-Rojc, 500mila a Sissa Trieste

Possiamo confermare che la Sissa riceverà i 500mila euro che in un primo momento erano stati tagliati dal riparto. Il Governo si è impegnato e ha mantenuto la parola, andando incontro alle giuste richieste della comunità scientifica.

Lo rendono noto la senatrice Tatjana Rojc e la deputata Debora Serracchiani, dopo che nella notte al Senato è maturata la soluzione normativa che permette di ristorare il taglio ai finanziamenti di circa mezzo milione di euro alla Scuola internazionale di Studi Superiori Avanzati, previsto dal Decreto ministeriale sulla programmazione delle università 2019-2021 e dal decreto sul Fondo di Finanziamento Ordinario 2019.

Ricordando che
da subito il Governo era stato sensibilizzato e aveva risposto positivamente,
le due parlamentari dem spiegano che
nell’ambito del confronto fra maggioranza e opposizione è stata scelta una soluzione che evidenzia la volontà di intervenire in modo bipartisan a favore della Sissa. La decisione di accogliere e finanziare un emendamento dell’opposizione esprime una chiara posizione del Governo: ci sono temi su cui non ci si deve dividere. Il Pd e noi in particolare siamo soddisfatte che sia stato raggiunto l’obiettivo, e che stavolta – concludono – sulle polemiche abbia vinto il buon senso.
Dl Fisco: Serracchiani, ok a odg per esentare Punto franco Trieste da IMU

Dl Fisco: Serracchiani, ok a odg per esentare Punto franco Trieste da IMU

Si apre la strada per rendere più competitivi il porto di Trieste e le Zone economiche speciali, con l’impegno del Governo a esentare dal pagamento dell’IMU le infrastrutture a servizio delle operazioni logistiche e commerciali.
Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, rendendo nota l’approvazione, oggi alla Camera durante la discussione del dl Fisco, di un suo ordine del giorno, sottoscritto anche dai colleghi Andrea Romano e Davide Gariglio, che impegna il Governo
A valutare l’opportunità di dare valenza di norma di interpretazione autentica alla disposizione che prevede di censire nella categoria E/1 le aree dei porti di competenza delle Autorità di sistema portuale adibite alle operazioni e ai servizi portuali, ai depositi, alle infrastrutture stradali e ferroviarie, anche se affidati a privati e a qualunque titolo, situati nelle aree di Punto franco del porto di Trieste e nelle Zone economiche speciali.
Nel documento approvato dall’Aula si ricordano gli articoli della legge di bilancio 2018 che
sono diretti, a decorrere dal 2020, a inquadrare nella categoria catastale E1, e quindi esentati ex lege dal pagamento dell’IMU, le banchine e le aree scoperte adibite alle operazioni e ai servizi portuali nei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale rientranti in un’Autorità di sistema portuale, nonché le aree adibite al servizio passeggeri.
Ferriera: Serracchiani, “Governo valuti ingresso Cdp”

Ferriera: Serracchiani, “Governo valuti ingresso Cdp”

Nel rinnovo dell’accordo di programma bisogna inserire l’ipotesi di un ingresso di Cassa depositi e prestiti a fianco di Arvedi. La ghisa che si produce a Trieste è strategica come l’acciaio di Taranto e anche se le dimensioni sono diverse l’attenzione dev’essere la stessa e così anche il possibile impegno del Governo.
Lo afferma la deputata dem Debora Serracchiani.
Il rilancio dell’intera area necessita di un approccio globale e di lungo periodo. La politica deve assumersi la responsabilità di misurarsi con una sfida complessa, che coinvolge valori primari di rango costituzionale, quali il lavoro, la salute e l’ambiente, tutti meritevoli della massima tutela, senza che la difesa dell’uno possa sacrificare gli altri’: sono le parole del presidente del Consiglio – indica Serracchiani – e credo vadano sottoscritte per Taranto come per Trieste. Bisogna agire al più presto, perché la Ferriera non deve essere lasciata a se stessa, allo scorrere dei giorni che portano al 31 dicembre e alla chiusura irreversibile dell’area a caldo, senza alternative di riconversione.
Per la parlamentare dem
a Trieste non si pone nemmeno la questione di una nazionalizzazione come a Taranto, le condizioni ambientali e sanitarie sono decisamente migliori, ampie le potenzialità di sviluppo industriale e logistico. Lo Stato non deve arrendersi alla chiusura anche se – conclude – questo è stato l’obiettivo di alcune amministrazioni locali.
Trieste: Serracchiani, con crisi finito “momento magico”

Trieste: Serracchiani, con crisi finito “momento magico”

 Se mai c’è stato, è terminato il ‘momento magico’. È arrivata una crisi che investe settori diversi, dalla siderurgia alla metalmeccanica all’agroalimentare: stanno venendo al pettine tutti i nodi di un’industria che non ha fatto i passi necessari per stare sul mercato. Ma Trieste ha nell’industria un motore di sviluppo importante al quale non si può rinunciare, anche se non pesa più del 10% del Pil. C’è la necessità di reinventare interi settori.

Lo ha detto la deputata Debora Serracchiani oggi a Trieste, durante un incontro dedicato alle crisi industriali dell’area triestina, con il segretario provinciale della Cgil Michele Piga.

Lanciando un allarme sul “rischio di perdere una centralità geopolitica e capacità di fare sistema”, la parlamentare ha osservato che

si tenta di intervenire ma solo nella fase patologica, mentre dovremmo pensare alle soluzioni prima che determinate crisi si presentino. Perché alcune di queste crisi vengono da lontano e possono essere accompagnate prima che esplodano e l’unica via sono gli ammortizzatori sociali. l periodo più nero per il Fvg è stato il 2015 quando governava il centrosinistra e – ha ricordato Serracchiani – abbiamo affrontato le crisi accompagnandole con politiche industriali”. Ha portato l’esempio di Electrolux, dove anche con fondi pubblici si è riusciti a modificare la produzione puntando verso la qualità. O l’esempio della Ferriera, in cui “abbiamo creduto che per avere sostenibilità ambientale era necessario che proseguisse la produzione, mentre ora per una scelta politica oggi al Mise c’è un tavolo in cui si lavora per chiudere un’azienda”.

Emblematico, per Serracchiani, anche il caso Wartsila in cui

è stato fatto un importante investimento in ricerca e sviluppo e per un periodo ha funzionato. Quando questa strada non è stata più percorsa con la medesima forza di prima, la società ha denunciato difficoltà e sono annunciati esuberi.

A proposito della Ferriera, Serracchiani ha ragionato sulle conseguenze della crisi del mercato dell’acciaio e sulle opzioni tra metodi diversi di produzione, ricordando i fondi per la decarbonizzazione e per la transizione industriale previsti nella manovra nazionale. Per la deputata

a città deve svegliarsi e decidere: la vera sfida è far coesistere ambiente salute e lavoro. E chi governa Regione e città ci dica da che parte vogliono portarci, come vogliono diversificare e quale è il loro obiettivo per Trieste e per la regione. Ma sia chiaro che se perdiamo questi posti di lavoro avremo anche un grande problema di domanda interna che metterà in ginocchio la città di .

Migranti: Serracchiani “Soddisfazione per attenzione Viminale verso Fvg”

Migranti: Serracchiani “Soddisfazione per attenzione Viminale verso Fvg”

Esprimiamo soddisfazione per l’attenzione dimostrata concretamente dal Viminale verso il Friuli Venezia Giulia, che ha ascoltato le esigenze di un territorio esposto più di altri ai transiti via terra. Il raddoppio dei pattugliamenti è una decisione significativa che risponde alle richieste di implementazione fatte pervenire al ministro Lamorgese e al viceministro Mauri, e che auspichiamo siano il primo passo verso un rafforzamento del dispositivo di sicurezza in Friuli Venezia Giulia, trascurato dal precedente Governo

Lo afferma la deputata dem Debora Serracchiani, commentando l’annuncio che raddoppieranno i pattugliamenti misti tra Polizia italiana e slovena lungo la fascia confinaria delle province di Trieste e Gorizia.

Per la parlamentare:

bisogna riconoscere lungimiranza all’accordo sottoscritto nel 2007 assieme al Governo sloveno dal Governo Prodi con il ministro dell’Interno Amato, che permette oggi una collaborazione rafforzata tra i due Paesi.

 

 

Ferriera: Serracchiani “Serve impegno Fedriga e Patuanelli

Ferriera: Serracchiani “Serve impegno Fedriga e Patuanelli

Per i posti di lavoro che si stanno perdendo e per quelli che sono a rischio già nei prossimi mesi ci sono responsabilità precise della politica, regionale e anche nazionale. La volontà di chiudere la Ferriera, al più presto e comunque, è stato uno dei pochi punti chiari del programma della destra e dei 5Stelle, e pur di raggiungerlo hanno messo in un angolo il sacrificio dei lavoratori. L’assenza più grave all’incontro con i lavoratori era quella del commissario del Governo per la Ferriera, cioè Fedriga, che al Circolo Ferriera avrebbe dovuto esserci e portare risposte a chi aveva negli occhi l’angoscia del futuro.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, alla luce dell’intenzione, ribadita dalla proprietà della Ferriera di Servola a Trieste, di fermare la produzione di acciaio entro il prossimo 31 dicembre.
Per la parlamentare

siamo ancora in tempo per guidare un processo che eviti la deindustrializzazione di Trieste, che costringa l’imprenditore a sedersi a un tavolo nazionale con istituzioni e lavoratori. Ma deve volerlo Fedriga e deve volerlo il ministro Patuanelli: nessuno dei due può voltare le spalle a un territorio che sta precipitando verso una crisi industriale diffusa. È difficile impegnarsi e mostrare la faccia – aggiunge Serracchiani – quando arriva la tempesta sull’economia ma devono farlo e senza delegare, perché più passa il tempo e meno si può fare: non aspettino che passi la nottata”.