Crisi Flex: il bluff di Fair Cap e il silenzio assordante della multinazionale americana

Crisi Flex: il bluff di Fair Cap e il silenzio assordante della multinazionale americana

La vertenza dello stabilimento Flex di Trieste si fa sempre più preoccupante. Il tavolo ministeriale convocato ieri a Roma ha lasciato sul campo solo sconcerto e indignazione, a partire dall’assenza della multinazionale americana, che di fatto si è defilata dalle responsabilità riguardo al futuro del sito industriale.

Ad aggravare la situazione è stato il comportamento del fondo tedesco Fair Cap, subentrato nella gestione dell’impianto attraverso la nuova denominazione Adria Tronics, ma senza alcuna garanzia concreta su occupazione e continuità produttiva. Il piano industriale illustrato al Ministero si è rivelato un documento vuoto, privo di numeri e dettagli concreti, come denunciato dai sindacati, che hanno definito la situazione “una approssimazione inaccettabile”.

Non è accettabile un’operazione senza tutele per i lavoratori.”

A farsi portavoce della preoccupazione crescente è stato il Forum Lavoro del PD, con il suo coordinatore Roberto Zingirian, che ha espresso sconcerto per l’assenza di un piano industriale serio, sottolineando come questa vicenda “sembra assumere aspetti sempre meno chiari”. Sulla stessa linea la segretaria del PD, Maria Luisa Paglia, che ha ribadito l’inaccettabilità di un’operazione che si sta svolgendo senza garanzie precise per il futuro occupazionale e produttivo.

La destra al governo non può limitarsi a constatare il caos in cui versa questa vicenda, serve un intervento deciso per tutelare i lavoratori e impedire che Trieste perda un altro pezzo fondamentale del proprio tessuto industriale.”

Ha aggiunto la segretaria dem.

Una crisi che si aggrava: i nodi irrisolti

Oltre alla mancanza di impegni concreti, i sindacati hanno denunciato un altro punto critico: Fair Cap ha chiesto supporto alle istituzioni solo per la gestione degli ammortizzatori sociali, senza dare alcuna certezza sugli investimenti necessari per rilanciare lo stabilimento. Un approccio che alimenta il sospetto che l’operazione non sia altro che una manovra di smobilitazione a spese dei lavoratori.

Di fronte a questo scenario, il governo si è limitato a dichiarare l’intenzione di individuare eventuali responsabilità anche di carattere penale, senza però mettere sul tavolo soluzioni concrete per il rilancio dell’impianto.

Prossime tappe e la mobilitazione sindacale

Il prossimo appuntamento ufficiale è fissato per il 26 febbraio, quando il fondo Fair Cap sarà chiamato a presentare un vero piano industriale, non un semplice elenco di buone intenzioni. Intanto, già domani è stata convocata un’assemblea dei lavoratori, che si preannuncia come un passaggio cruciale per definire le strategie di mobilitazione.

Il PD al fianco dei lavoratori

Il Partito Democratico continuerà a essere al fianco delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori in questa battaglia, chiedendo chiarezza, trasparenza e responsabilità da parte delle aziende coinvolte e del governo. Non permetteremo che un altro pezzo della storia industriale triestina venga sacrificato senza resistenza.

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Crisi industriale: ampia rappresentanza del PD di Trieste al corteo

Il PD si è presentato numeroso e compatto, questa mattina, a sfilare tra le vie cittadine per difendere il lavoro e denunciare la grave crisi industriale che sta colpendo il nostro territorio.

Il Partito Democratico di Trieste, attraverso il Forum Lavoro, ha portato avanti un percorso di ascolto e confronto con le realtà produttive in difficoltà, dando voce alle aziende in crisi e ai lavoratori. In particolare, segue da anni da vicino la situazione della Flex, simbolo di un sistema industriale che necessita di risposte immediate e di un piano strategico di rilancio.”

Lo afferma il coordinatore del Forum Lavoro PD Roberto Zingirian. 

La difesa del lavoro non può avere colore politico: servono soluzioni condivise e un’azione concreta per proteggere il tessuto produttivo della nostra città. La crisi non si affronta con indifferenza o con slogan, ma con un impegno serio e costante per il rilancio industriale del nostro territorio. Trieste ha bisogno di lavoro, non di promesse.”

Aggiunge la segretaria Maria Luisa Paglia

Crisi industria: sabato PD presente alla manifestazione perché la soluzione sia condivisa

Crisi industria: sabato PD presente alla manifestazione perché la soluzione sia condivisa

La segretaria provinciale del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia, e il coordinatore del Forum Lavoro PD Roberto Zingirian saranno presenti alla manifestazione in difesa del lavoro, promossa da Cgil, Cisl e Uil, con l’adesione di Usb e Ugl, per denunciare la grave crisi industriale che sta colpendo il nostro territorio.

Accanto a loro, anche  la responsabile lavoro della segreteria regionale PD, Valentina Francescon.

Il Partito Democratico di Trieste, attraverso il Forum Lavoro, ha portato avanti un percorso di ascolto e confronto con le realtà produttive in difficoltà, dando voce alle aziende in crisi e ai lavoratori. In particolare, segue da anni da vicino la situazione della Flex, simbolo di un sistema industriale che necessita di risposte immediate e di un piano strategico di rilancio.”

Lo ricorda Roberto Zingirian.

Di fronte a un’emergenza occupazionale che mette a rischio il futuro economico di Trieste e delle famiglie che vi abitano, il PD ha lanciato un appello alla partecipazione insieme a tutte le forze politiche del centrosinistra che saranno presenti in modo unitario. 

La difesa del lavoro non può avere colore politico: servono soluzioni condivise e un’azione concreta per proteggere il tessuto produttivo della nostra città. La crisi non si affronta con indifferenza o con slogan, ma con un impegno serio e costante per il rilancio industriale del nostro territorio. Trieste ha bisogno di lavoro, non di promesse.”

Conclude la Segretaria Maria Luisa Paglia.

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

Crisi Flex, Zingirian (PD): situazione inaccettabile

La situazione emersa dall’incontro presso il MIMIT è allarmante e inaccettabile. La conferma da parte di Flex della trattativa con il fondo Fair Cap, senza alcuna garanzia occupazionale o industriale per il sito di Trieste, rappresenta un grave atto di irresponsabilità nei confronti dei lavoratori, delle loro famiglie e dell’intero tessuto economico della città.

Non possiamo tollerare che Flex, ignorando gli appelli delle organizzazioni sindacali, tenti un’uscita di scena senza assumersi alcuna responsabilità. Ancora più grave è il rifiuto di considerare soluzioni alternative che potrebbero garantire un futuro solido e sostenibile al sito industriale, lasciando invece la porta aperta a un fondo che non offre alcun piano credibile né garanzie di tutela per i lavoratori. Il Partito Democratico di Trieste sostiene con forza la richiesta di risposte chiare e impegni concreti, avanzata dai sindacati, che ha condannato la condotta di Flex e dichiarato di voler adottare ogni misura necessaria, anche di carattere legale, per tutelare il sito e i suoi dipendenti.”

Lo dichiara Roberto Zingirian, coordinatore del Forum Lavoro del partito. 

Trieste non può permettersi di perdere un altro pezzo del suo patrimonio industriale. Rivolgiamo un appello all’amministrazione comunale affinché non si limiti a concentrarsi sul turismo, ma intervenga con determinazione per contrastare questa crisi che rischia di devastare ulteriormente il tessuto economico e sociale della città.

Il PD di Trieste assicura il proprio impegno nel monitorare l’evoluzione della vicenda e nell’operare al fianco dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni per garantire un futuro al sito industriale e preservare i livelli occupazionali. La difesa del lavoro e dell’industria a Trieste deve essere una priorità per tutti.”

Aggiunge la segretaria, Maria Luisa Paglia

Crisi Flex, Zingirian: Trieste rischia la desertificazione industriale

Crisi Flex, Zingirian: Trieste rischia la desertificazione industriale

Davanti ai cancelli della FLEX, questa mattina, anche una delegazione del Partito Democratico, rappresentato da tre componenti della segreteria provinciale, Roberto Zingirian, Manuela Mandler e Fiorella Benčič, per portare la solidarietà del partito e la nostra vicinanza ai lavoratori della Flex e delle altre aziende in crisi. 

A fianco dei lavoratori dimostriamo la nostra indignazione per come Flex sta portando avanti il suo piano di disimpegno dal sito locale, senza condividere gli accordi presi con il fondo tedesco e senza garanzia e rispetto per i lavoratori. 

In un breve intervento, Roberto Zingirian, coordinatore del forum lavoro del PD, ha ricordato come la crisi del settore industriale a Trieste continui ad aggravarsi.

TIRSO, FLEX e U-BLOX sono le crisi del momento ma sono anni che continuano a chiudere industrie importanti del nostro territorio e il rischio di una desertificazione industriale è quanto mai concreto. Domani al tavolo ministeriale confidiamo ci sia un chiarimento sul futuro dei 350 lavoratori della Flex, ma ribadiamo che la nostra città non può vivere solo di turismo e logistica.

L’amministrazione locale cittadina è completamente assente e immobile davanti alle tante situazioni di crisi industriale del nostro territorio. Ci sarebbe bisogno di una nuova mobilitazione cittadina, come quella per la Wärtsilä, non solo per esprimere solidarietà ai lavoratori, che temono per il loro posto di lavoro, ma per chiedere un’inversione di rotta all’amministrazione locale e una promozione efficace del tessuto industriale cittadino, prima che sia troppo tardi.

 

 

Crisi comparto industriale: Zingirian (PD), difendiamo il lavoro e il futuro dei lavoratori FLEX e Wärtsilä

Crisi comparto industriale: Zingirian (PD), difendiamo il lavoro e il futuro dei lavoratori FLEX e Wärtsilä

Il Forum lavoro del Partito Democratico, tramite il suo responsabile Roberto Zingirian, esprime profonda preoccupazione per la mancanza di risposte concrete sulla crisi dello stabilimento FLEX, emersa dall’incontro al MIMIT.

Questa situazione di stallo non è accettabile. La FLEX rappresenta un pezzo fondamentale della manifattura triestina e un simbolo della capacità produttiva del nostro territorio.

Siamo al fianco dei lavoratori riuniti oggi in assemblea e ribadiamo con forza che va trovata una soluzione che tuteli l’occupazione e salvaguardi le competenze locali, assicurando nel frattempo l’accesso agli ammortizzatori sociali. La tutela dei lavoratori non è negoziabile.

A destare ulteriore allarme è la proposta di Wärtsilä di esternalizzare l’attività di manualistica tecnica, con il conseguente trasferimento a un’altra azienda di 23 lavoratori. Questa decisione è un chiaro atto di violazione degli accordi sottoscritti poche settimane fa, che non può passare sotto silenzio.

La difesa del comparto industriale di Trieste non può essere messa in discussione. Una città che punta a un futuro stabile e prospero non può vivere di solo turismo. Serve un’azione chiara e determinata per garantire livelli occupazionali stabili e una visione industriale concreta, affinché Trieste resti una città dove si produce, si innova e si lavora.

La segretaria del PD di Trieste, Maria Luisa Paglia lancia un appello.

Invitiamo le istituzioni e tutte le forze politiche a unirsi in questa battaglia per il lavoro e per il futuro della nostra comunità: il lavoro è dignità, e difenderlo è il nostro impegno.”