Sabato 31 agosto il V Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 10:00 alle 12.30 in Campo San Giacomo.
Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Giovedì 29 agosto il V Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 17:00 alle 19.30 in Piazza Perugino.
Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Sabato 24 agosto il IV Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 10:00 alle 12.30 in largo Bonifacio (mascheroni). Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Giovedì 29 agosto il Circolo PD di Muggia organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza Repubblica a Muggia. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 30 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 nel comprensorio Stock, nei pressi dell’ingresso del supermercato PAM. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Martedì 27 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 in Largo a Roiano, innanzi l’ingresso della Coop. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 9 agosto il VII Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:30 alle 18:00 a Servola all’incrocio tra Via Soncini e Via di Servola ossia sotto il Circolo Arci Falisca. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
I Partiti e le Associazioni che hanno presentato il quesito referendario per l’abrogazione della Legge 86 / 2024 terranno una conferenza stampa per illustrare le ragioni del no a questa legge divisiva per il Paese.
Sebbene la raccolta firme sia già partita con grande successo, gli organizzatori ritengono opportuno vi sia un momento di riflessione collettivo e pubblico per meglio far comprendere la pericolosità di questa legge sull’Autonomia Differenziata e sostenere quindi la campagna referendaria che punta all’abrogazione in toto della norma.
Aderiscono:
Partito Democratico Movimento 5 Stelle Sinistra Italiana Europa Verde – Verdi Trieste Cgil Uil Anpi Comitato Difesa Costituzione WWF