Il Partito Democratico si è mobilitato, anche nel pieno del periodo estivo, per la raccolta firme a sostegno del referendum contro la legge sull’autonomia differenziata e per la legge di iniziativa popolare per il salario minimo. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di volontari, consiglieri comunali, segretari di circolo, si è dimostrata un successo grazie alla partecipazione attiva di tutti.
Nonostante il caldo e le vacanze, i volontari si sono radunati nelle piazze in diverse aree delle città per raggiungere il maggior numero possibile di cittadini. Il lavoro di squadra, guidato dal senso di responsabilità verso il futuro del Paese, ha reso possibile questa mobilitazione. Consiglieri comunali e regionali si sono offerti come certificatori, garantendo la regolarità della raccolta e dimostrando un forte legame con il territorio. Il gruppo comunicazione del PD ha lavorato dietro le quinte per diffondere le informazioni, sensibilizzare l’opinione pubblica e coordinare l’organizzazione, rendendo possibile una campagna capillare e ben strutturata.
La Segreteria provinciale del Partito Democratico Maria Luisa Paglia ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti, sottolineando come l’impegno collettivo sia la vera forza del partito.
La passione e la dedizione dei nostri iscritti e volontari dimostrano che il PD è una comunità viva e determinata. Grazie al contributo di ciascuno, siamo riusciti a portare avanti battaglie fondamentali per i diritti dei cittadini e per un’Italia più giusta. Ad ognuno di loro va il ringraziamento della Segreteria provinciale e mio personale”.
Le immagini dei presidi referendari, che mostrano i volontari in azione, sono la testimonianza di un lavoro instancabile e di un forte spirito di servizio.
Galleria fotografica
Nella gallery è possibile vedere alcuni dei momenti più significativi della raccolta firme. Dai volti sorridenti dei volontari ai cittadini che, firmando, hanno espresso il loro sostegno alle battaglie del Partito Democratico. Ogni immagine racconta una storia di partecipazione e speranza per un futuro migliore.
Sabato 31 agosto il V Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 10:00 alle 12.30 in Campo San Giacomo.
Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Giovedì 29 agosto il V Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 17:00 alle 19.30 in Piazza Perugino.
Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Sabato 24 agosto il IV Circolo PD di Trieste organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 10:00 alle 12.30 in largo Bonifacio (mascheroni). Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Giovedì 29 agosto il Circolo PD di Muggia organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza Repubblica a Muggia. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 30 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 nel comprensorio Stock, nei pressi dell’ingresso del supermercato PAM. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata? Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Martedì 27 agosto il III Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:00 alle 19:00 in Largo a Roiano, innanzi l’ingresso della Coop. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
Venerdì 9 agosto il VII Circolo PD organizza un presidio per la raccolta delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Saremo presenti dalle 16:30 alle 18:00 a Servola all’incrocio tra Via Soncini e Via di Servola ossia sotto il Circolo Arci Falisca. Al banchetto si proseguirà anche con la raccolta delle firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Perché siamo contrari all’autonomia differenziata?
Perché introduce una forma di federalismo competitivo che divide l’Italia, danneggiando sia il Sud che il Nord, compromettendo la necessità vitale di un paese unito e coeso.
La legge impoverisce il lavoro, aumentando la disparità e la precarietà attraverso una distribuzione ineguale delle risorse e delle opportunità. Compromette le politiche ambientali, limitando la capacità di attuare politiche sostenibili su scala nazionale.
Colpisce direttamente l’istruzione e la sanità pubblica, settori in cui la qualità e l’accessibilità dei servizi dovrebbero essere garantiti equamente a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata determinerà lo smantellamento del welfare universalistico, con un impatto negativo su tutte le fasce della popolazione, specialmente quelle più vulnerabili. Colpirà i comuni e le aree interne, aumentando le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Inoltre, questa legge aumenterà la burocrazia complicando la vita alle imprese, rallentando processi che dovrebbero essere snelli e diretti, e di conseguenza frenerà lo sviluppo economico del nostro paese.
I Partiti e le Associazioni che hanno presentato il quesito referendario per l’abrogazione della Legge 86 / 2024 terranno una conferenza stampa per illustrare le ragioni del no a questa legge divisiva per il Paese.
Sebbene la raccolta firme sia già partita con grande successo, gli organizzatori ritengono opportuno vi sia un momento di riflessione collettivo e pubblico per meglio far comprendere la pericolosità di questa legge sull’Autonomia Differenziata e sostenere quindi la campagna referendaria che punta all’abrogazione in toto della norma.
Aderiscono:
Partito Democratico Movimento 5 Stelle Sinistra Italiana Europa Verde – Verdi Trieste Cgil Uil Anpi Comitato Difesa Costituzione WWF