Accoglienza diffusa: investimento per creare integrazione e sicurezza

Accoglienza diffusa: investimento per creare integrazione e sicurezza

10 Maggio ore 20:30 23:00

Un incontro necessario per discutere dell’importanza dell’accoglienza diffusa come strategia vincente per favorire l’integrazione sociale e garantire la sicurezza nella nostra comunità.

Intervengono:

  • Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale PD Trieste
  • Linda Tomasinsig, sindaco di Gradisca e responsabile immigrazione PD FVG
  • Gianfranco Schiavone, presidente ICS
  • Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD Regione Lombardia e responsabile politiche migratorie Segreteria nazionale PD
via Cesare Battisti 18
Trieste, Trieste 34125 Italia
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Sciopero giornalisti RAI, il PD a sostegno dell’iniziativa

Sciopero giornalisti RAI, il PD a sostegno dell’iniziativa

Il Partito Democratico di Trieste esprime il suo pieno sostegno ai giornalisti della Rai che hanno annunciato lo sciopero per difendere l’indipendenza e la libertà dell’informazione. È fondamentale riaffermare il ruolo imprescindibile dei giornalisti nel garantire una informazione libera, imparziale e di qualità, pilastro fondamentale della democrazia.

Il diritto dei giornalisti di esercitare la propria professione senza pressioni esterne o interferenze politiche è sacrosanto e deve essere tutelato in ogni circostanza. Lo sciopero proclamato rappresenta un segnale forte e chiaro della determinazione dei giornalisti a difendere la propria autonomia e a garantire un servizio pubblico di informazione di qualità” sostiene Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste.

Il PD di Trieste si schiera al fianco dei giornalisti nella loro battaglia per una Rai libera da condizionamenti politici o economici, in particolar modo in un momento in cui la principale emittente radiotelevisiva pubblica italiana sta muovendo un’accusa gravissima nei confronti di tutti i suoi giornalisti e giornaliste, accusandoli di mettere in circolo fake news e screditando in tal modo un’intera categoria.

Invitiamo le istituzioni competenti a prendere seriamente in considerazione le richieste di questi professionisti e a garantire un clima di lavoro sereno e rispettoso dei principi fondamentali della libertà di stampa. Solo attraverso il rispetto della libertà di informazione possiamo preservare la democrazia e il pluralismo delle idee.

Il partito Democratico ha portato la propria solidarietà al presidio dei giornalisti in sciopero sotto la sede regionale della RAI, presenti Manuela Mandler, Francesco Russo, Michele Tarlao e Roberto Treu.

Attuazione controllo del vicinato a San Vito, PD critico e preoccupato

Attuazione controllo del vicinato a San Vito, PD critico e preoccupato

Il PD esprime preoccupazione per l’iniziativa di istituire un patto di vicinato a San Vito e Campi Elisi, sottolineando la necessità di una preventiva discussione e obbligatoria regolamentazione adeguata, evitando il rischio di strumentalizzazione politica.

Michele Tarlao, coordinatore del forum Sicurezza e Coesione sociale del PD di Trieste sostiene:

Se da un lato l’idea di coinvolgere i cittadini nel prestare maggior cura e attenzione delle proprie comunità potrebbe essere condivisibile, qualora servisse ad aumentare la solidarietà e la coesione sociale, dall’altro è fondamentale sottolineare che la sicurezza, compito prioritario delle istituzioni a essa deputate, non può essere delegata ai cittadini. Questo potrebbe comportare la degenerazione in situazioni non auspicabili, come le Ronde, più volte invocate da rappresentanti del Cdx.”

È evidente che l’aumento dei furti e dei tentativi di intrusione nelle abitazioni ha generato un legittimo senso di preoccupazione tra i residenti. Tuttavia, la soluzione proposta sembra concentrarsi esclusivamente sulla partecipazione dei cittadini, trascurando il ruolo delle istituzioni nel garantire la sicurezza pubblica.”

Aggiunge Maria Luisa Paglia, segretaria del PD triestino.

Ci chiediamo se il Comune abbia sollecitato un intervento delle autorità competenti per aumentare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, anziché promuovere iniziative che potrebbero comportare rischi legali e di sicurezza.

È necessario, infatti, che Comune e Regione si facciano parte attiva nel richiedere al Ministro dell’Interno una maggior presenza di polizia sul territorio, anziché spingere i cittadini a iniziative che, se non regolamentate correttamente, potrebbero avere implicazioni negative anche dal punto di vista penale, come ad esempio violazioni della legge sulla privacy.

Inoltre, è importante sottolineare che il Controllo del Vicinato non deve essere strumentalizzato a fini politici. Le attività di vigilanza e monitoraggio devono essere regolamentate e condotte in modo trasparente e imparziale, al di fuori da logiche partitiche o di interesse personale.

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Si è tenuta sabato 4 maggio al Caffè San Marco di Trieste, alla presenza di oltre 200 iscritti e sostenitori, l’apertura della campagna elettorale PD per le Europee di giugno, alla presenza di Stefano Bonaccini, candidato capolista nella circoscrizione Nordest, e Sara Vito, unica candidata FVG. Presenti anche Caterina Conti e Maria Luisa Paglia, rispettivamente segretaria regionale e provinciale PD.

Paglia esprime profonda gratitudine per l’impegno di entrambi i candidati, sottolineando quanto il Presidente Nazionale del PD, Stefano Bonaccini, nel panorama della politica italiana sia un esempio di operosità e vicinanza ai territori. La sua dedizione nel conoscere le realtà locali e le esigenze delle persone dimostra un’autentica sensibilità verso le sfide quotidiane dei cittadini.

È importante sottolineare come Bonaccini rappresenti un politico in grado di ascoltare e comprendere le necessità della gente comune, – dichiara Paglia – evidenziando l’importanza di un partito capace di dialogare con tutti, senza distinzioni di estrazione sociale o culturale. Il PD di Trieste riconosce in Bonaccini un leader che porta avanti valori di inclusione e solidarietà, fondamentali per costruire una società più equa e solidale”.

La sua candidatura come capolista nella circoscrizione Nordest rafforza la nostra convinzione che si tratti del candidato che tutelerà e potenzierà il ruolo di Trieste e del FVG presso l’UE, senza dimenticare le fasce più vulnerabili della società, così come siamo convinti che Sara Vito rappresenterà adeguatamente le istanze dei cittadini della nostra Regione.

 

Rivedi gli interventi di Stefano Bonaccini, Sara Vito, Maria Luisa Paglia e Caterina Conti

Intervista di Tele Quattro alla Segretaria provinciale Maria Luisa Paglia

Le foto di Stefano Bonaccini nella tappa in provincia di Trieste

Sospensione autovelox Muggia, soddisfazione dal PD

Sospensione autovelox Muggia, soddisfazione dal PD

Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Muggia di sospendere il servizio di autovelox-telelaser in attesa degli aggiornamenti necessari dei sistemi di rilevamento della velocità. Dopo la presentazione delle interrogazioni al Comune di Muggia e al Comune di Trieste riguardo alla mancata omologazione dei suddetti sistemi, siamo lieti di constatare che il Comune di Muggia abbia deciso di agire prontamente in conformità con le recenti decisioni della Suprema Corte di Cassazione.

Così Michele Tarlao, coordinatore del forum Sicurezza e Coesione sociale del PD di Trieste:
Ribadiamo l’importanza della sensibilizzazione al rispetto delle norme sulla sicurezza stradale e sottolineiamo l’importanza di garantire la legalità nell’accertamento delle violazioni commesse da conducenti indisciplinati attraverso l’uso di sistemi elettronici.”
Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale PD aggiunge:
Auspicando che anche il Comune di Trieste si allinei a tali decisioni rimaniamo vigili nel nostro impegno per promuovere una cultura della sicurezza stradale e del rispetto delle normative vigenti.”
25 Aprile, scontro Fedriga-ANPI: il Partito Democratico al fianco della presidente Rizzetto

25 Aprile, scontro Fedriga-ANPI: il Partito Democratico al fianco della presidente Rizzetto

Durante le celebrazioni dello scorso 25 aprile alla Risiera di San Sabba, la presidente dell’ANPI di Padova Floriana Rizzetto, nel corso del suo intervento, sembra aver irritato il presidente della Regione Fedriga nel passaggio: “Anche le complesse vicende del confine orientale continuano a essere strumentalizzate per portare acqua alla propria parte politica spesso con autentiche manipolazioni di quanto è stato”.
Messaggio che è stato probabilmente travisato e che condividiamo come Partito Democratico perché si proietta verso la costruzione di un’Europa unita, senza più confini o filo spinato, senza respingimenti per coloro che scappano da guerre e persecuzioni, in cerca di un loro 25 aprile di speranza e democrazia.
Dichiara la segretaria del PD provinciale, Maria Luisa Paglia.
La presidente dell’ANPI ha definito “complesse” le vicende del confine orientale e che non meritano riduzionismo da parte di nessuno. A chi, da rappresentante delle istituzioni, parla di riduzionismo, replichiamo che dire che sui conflitti del passato ci sono forze politiche che speculano non è riduzionismo – tranne per chi, da esponente politico, si sente tirato in causa, evidentemente.
Continua Paglia: “La Resistenza non è solo un importante fatto storico, ma costituisce memoria vivente, attiva ed educante, in quanto da questo movimento di persone e idee hanno preso forma quelle Istituzioni che garantiscono oggi la convivenza dei cittadini in libertà anche con la coesistenza di opinioni diverse.”
Il modello migliore come riferimento può essere lo spirito dell’incontro tra i due Presidenti, non da ultimo ribadito in occasione del conferimento della laurea honoris causa a entrambi da parte dell’Università di Trieste, dove è stata ribadita la necessità di costruire un percorso sulla base degli elementi che ci uniscono e non che ci dividono, per continuare a costruire un cammino di pace per le nostre terre. Ed è questa la responsabilità maggiore a cui siamo chiamati oggi, con il voto alle europee, continuare a garantire anche questa libertà.
25 Aprile: imbrattato il monumento ai caduti nella Guerra di Liberazione di Servola, Sant’Anna e Coloncovez

25 Aprile: imbrattato il monumento ai caduti nella Guerra di Liberazione di Servola, Sant’Anna e Coloncovez

È un gesto incivile e inaccettabile uno sfregio che rappresenta un’offesa gravissima e un’ulteriore ferita a chi, anche a costo della vita, scelse senza esitazioni da che parte stare: dalla parte della libertà, della giustizia, della democrazia – dalla parte giusta. Questo è un luogo in cui si diffondono quotidianamente messaggi di pace, di rispetto della  Costituzione e con l’impegno costante affinché il pensiero delle giovani generazioni trovi spazio e rappresentanza. Proprio ieri sono state ospitate, infatti, diverse scolaresche in visita al Monumento che hanno reso onore ai caduti.

Lo affermano la consigliera comunale PD Valentina Repini e la consigliera circoscrizionale Majda Kodrič, che fanno parte del Comitato per il monumento, mentre la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia ha commentato che

La memoria è il fondamento su cui si costruisce il futuro. Chiediamo alle istituzioni locali di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo gesto e di assicurarli alla giustizia. Non possiamo permettere che la memoria dei nostri eroi venga macchiata dall’ignoranza e dalla mancanza di rispetto”

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

25 aprile: giorno di memoria e impegno per la libertà e la democrazia

Il 25 aprile rappresenta una pietra miliare nella storia del nostro Paese, un simbolo di resistenza e di liberazione dall’oppressione nazifascista, un momento in cui l’Italia ha abbracciato i valori fondamentali della democrazia.

È un dovere morale per tutti noi onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la democrazia. Dobbiamo impegnarci senza riserve affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Non possiamo permettere che il ricordo di questi avvenimenti cruciali sfumi nel tempo o venga distorto dalla manipolazione politica o dalla totale ignoranza dei fatti.

Il 25 aprile non è solo una data nel calendario, ma una tappa cruciale nella nostra storia nazionale. È il momento in cui abbiamo abbandonato lo status di sudditi per abbracciare appieno il ruolo di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili della nostra nazione.

Dobbiamo preservare e difendere il significato di questa giornata, non solo per onorare il passato, ma anche per garantire un futuro di pace, democrazia e giustizia per le generazioni a venire. Il 25 aprile è un richiamo costante alla nostra responsabilità di custodi della libertà e della democrazia, e una promessa solenne di non dimenticare mai il prezzo pagato per conquistarle.”

Così Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste.

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Antiabortisti nei consultori, un nuovo attacco alle donne. Mozione urgente

Lo scorso martedì è stata approvata in fretta e furia e inserita senza dibattito nel brevissimo iter di esame del provvedimento in commissione una norma con il solo scopo di fare entrare nei consultori associazioni antiabortiste.

La stessa legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza prevede già che i consultori possano avvalersi della «collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possano anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita».

È evidente che lo scopo sia quello di garantire un finanziamento pubblico a realtà vicine al governo: quelle contro l’aborto.

Lo dichiarano congiuntamente Monica Hrovatin, portavoce Donne Democratiche Trieste e Maria Luisa Paglia Segretaria provinciale PD Trieste.

Riteniamo si tratti di un attacco ai principi fondamentali della Legge 194 se, in un Paese come l’Italia dove il tasso di accesso all’aborto è tra i più bassi a livello globale, dove l’obiezione di coscienza è garantita dalla legge e in alcune regioni non si trovano medici non obiettori nelle strutture pubbliche, dove servirebbero più risorse per potenziare e riqualificare l’attività dei consultori, il Governo piazza i volontari anti-aborto nei consultori femminili. 

E lo fa con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), continuando a sottrarre risorse alla sanità pubblica, che potrebbero invece essere indirizzate ad attuare soluzioni per migliorare interi settori della sanità come quella delle lunghe liste di attesa per visite specialistiche.

Ci opporremo con fermezza in difesa del diritto delle donne di decidere del loro corpo, diritto conquistato grazie alla determinazione delle donne italiane, che, evidentemente, non possiamo dare ancora per acquisito.

Per questo, i consiglieri del PD con Laura Famulari prima firmataria, in data 18 aprile 2024, hanno presentato una mozione urgente, chiedendo che risorse pubbliche non vengano destinate al finanziamento delle associazioni che dovessero intervenire nei consultori pubblici per favorire l’applicazione di questa nuova norma.

Mozione urgente in difesa della Legge 194

Premesso che:

  • Il 12 aprile la Commissione Bilancio della Camera ha approvato il disegno di legge per la conversione in legge del decreto 2 marzo 2024, n. 19  “Pnrr-quater” che contiene una serie di misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
  • nel testo definitivo, all’articolo 44-quinquies, è stato inserito un emendamento, presentato dal Deputato Lorenzo  Malagola del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia,  approvato con voto di fiducia richiesto dal Governo, che recita : «Le Regioni organizzano i servizi consultoriali nell’ambito della Missione 6, Componente 1, del Pnrr e possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità».
  •  l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica;
  •  l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, cosicché neanche il Parlamento all’unanimità potrebbe imporre ad alcuno qualcosa che violi il rispetto della sua persona;
  •   la Corte costituzionale, nella sentenza numero 438 del 2008, ha affermato che il diritto del paziente al consenso informato è sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello alla salute e quello all’autodeterminazione, al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, contestualmente, la sua stessa libertà personale conformemente all’art. 32, comma 2, della Costituzione;
  • nel caso del diritto alla salute o di altri diritti essenziali di pari rango a causa del loro carattere essenziale di inerenza alla persona che essi rivestono, la rilevanza centrale del principio di autodeterminazione vale a qualificarli come veri e proprio diritti di libertà.
  • l’articolo 2 della legge 194/1978, che quest’anno compie 46 anni, recita: “I consultori familiari assistono la donna in stato di gravidanza: a) informandola sui diritti a lei spettanti […] e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio; b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante; d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.
  • Il Decreto legislativo 196/2003 relativo alla tutela della riservatezza dei dati personali, prevede che, per la sanità, la privacy entra in gioco in diverse situazioni. Oltre al trattamento dei dati personali, infatti, è importante che vengano garantiti la riservatezza durante i colloqui, la distanza di cortesia e che le notizie al pronto soccorso o nei reparti (sulla presenza o meno di una persona) vengano date solamente a persone legittimate (es. famigliari e conoscenti) previo accordo con l’interessato.

Considerato che:

  •  la maggioranza di governo e parlamentare non dovrebbe intervenire al fine di sostituire le proprie decisioni a quelle libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni.
  • dopo un lungo iter, il Congresso francese ha approvato il progetto di legge firmato da Emmanuel Macron per riconoscere nella Costituzione la libertà garantita ad ogni donna di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza.
  • il Parlamento europeo pochi giorni fa ha votato a favore dell’inserimento  della interruzione di gravidanza nella Carta dei Diritti fondamentali della Unione Europea;
  • l’approvazione dell’emendamento del deputato Malagola consentirà alla Associazioni anti abortiste di presidiare i consultori pubblici dove le donne si recano per avviare le pratiche di interruzione della gravidanza violando il loro diritto alla riservatezza e alla autodeterminazione in tema di maternità consapevole.
  • I consultori fanno prevenzione finalizzata alla salute riproduttiva per le gravidanze consapevoli e danno sostegno psicologico informato e assistenza medica alla libera decisione in merito al proseguimento o alla interruzione della gravidanza.

Il Consiglio Comunale: 

esprime la sua ferma disapprovazione per una Norma che considera una vera e propria minaccia alla libertà delle donne e un attacco ben specifico alla laicità delle Istituzioni pubbliche;

invita il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore competente a non favorire chi si oppone all’applicazione delle Norme che ledono il diritto delle donne, delle coppie e delle famiglie ad una decisione libera anche da impropri condizionamenti, informata, consapevole e autonoma e dunque di non favorire la presenza di tali Associazioni nei consultori del territorio regionale.

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

Sicurezza: è ora di affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli

In merito all’accoltellamento avvenuto in una scuola superiore di Trieste tra ragazzi quindicenni, ci sentiamo di esprimere la nostra più profonda preoccupazione per il ripetersi di questi episodi e l’assenza di iniziative concrete per porvi rimedio, a tutti i livelli.

Lo dichiarano Michele Tarlao, coordinatore del Forum Sicurezza e Coesione Sociale del PD di Trieste e Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del PD, commentando i fatti di questa mattina.

Uno degli assi portanti dell’impegno del PD è sempre stato migliorare la sicurezza delle nostre strade, anche attraverso la riduzione della cosiddetta “criminalità da coltello”.

Si tratta di un progetto che non può essere risolto solo dalle “agenzie di sicurezza” o dalla sola legislazione, ma dall’azione mirata, coordinata e congiunta di tutti i diversi attori coinvolti: polizia, servizi per i giovani, servizi sociali, fornitori di servizi di salute mentale, scuole, aziende tecnologiche, supporto alle famiglie, tribunali per i minorenni, e il ruolo chiave svolto dalle organizzazioni/associazioni caritatevoli e comunitarie che possono fornire un intervento tempestivo e precoce sul territorio.

I nostri obiettivi sono contrasto alla “criminalità da coltello” e lotta alle cause di questo tipo di reati, da ottenersi tramite punizione rapida con un’applicazione più efficace delle norme esistenti e, prima di tutto, tramite prevenzione, devono essere affrontate le cause di questo tipo di criminalità in modo precoce e sistematico, prevenendo l’attrazione dei giovani per questi crimini, individuando le persone più a rischio di esservi coinvolte e creando un pacchetto di sostegno che impedisca loro di prendere in mano un’arma.

Sicuramente vanno rinforzate le leggi esistenti anche per reprimere la vendita incontrollata di questo tipo di armi.

Finora il Governo, la Regione, il Comune, con messaggi allarmistici di varia natura che hanno contribuito a innalzare la percezione di insicurezza dei cittadini, hanno promesso di risolvere il problema della sicurezza. È ora che si diano da fare per affrontare seriamente il problema, a tutti i livelli.