Colpiscono i numeri in crescita vertiginosa di case vacanze in città, con una conversione a ritmi giornalieri di immobili residenziali in bed&breakfast e alloggi ad affitto breve.
Una situazione che porta sicuro compiacimento al sindaco e alla sua giunta, focalizzati su portare turisti a Trieste senza alcuna visione costruttiva se non quella di accumulare introiti, a partire dalle imposte di soggiorno fino a tutto l’indotto.
La situazione è in realtà preoccupante. Per chi ha bisogno di una casa residenziale a Trieste la ricerca è diventata impossibile, tra la scarsa offerta e i prezzi esorbitanti. E questo atteggiamento di apertura totale al turismo, a qualsiasi costo, comporta grosse difficoltà a chi si trova a Trieste non per turismo, ma per vivere.”
Lo fa notare Maria Luisa Paglia, segretaria del Pd di Trieste.
Siamo a conoscenza che intere palazzine in centro stanno per essere lasciate dagli attuali locatari, sfrattati perché, dagli appartamenti attualmente abitati dalle loro famiglie, verranno ricavate unità di metratura più ridotta, finalizzate ad affitti a breve termine.
Non si può permettere che tutto sia finalizzato alla rendita, senza nessuna visione per la città. Occorre attenzione a non trasformare la città in una realtà in cui, chi ci lavora o studia, vede aprirsi una voragine tra chi può permettersi quel poco che resta e chi, con grandi sacrifici, dovrà trovare soluzioni diverse”
Conclude Paglia.