Ottobre lo ricordiamo per aver segnato la vergognosa bocciatura da parte della maggioranza di destra della proposta di legge regionale di iniziativa di Francesco Russo, per introdurre la doppia preferenza di genere nell’elezione del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Gli avvenimenti più significativi delle ultime settimane del Consiglio Regionale sono dati dall’approvazione del disegno di legge Roberti sugli enti locali e dall’avvio dell’esame sul disegno di legge di riforma della sanità, che andrà in aula per l’approvazione i primi di dicembre.
Sul primo c’è da dire che completa l’annunciata demolizione delle Uti, senza proporre però una vera alternativa, che favorisca l’aggregazione dei comuni, per migliorare la capacità di erogazione dei servizi ai cittadini.
Dietro al falso slogan della “libertà” delle scelte, si incoraggia, come ha ricordato fra gli altri Francesco Russo, relatore di minoranza, in realtà la frammentazione, che è uno dei mali del sistema degli enti locali del nostro Paese. In realtà così i comuni si indeboliscono, l’Assessore regionale aumenta il suo potere perché invece di confrontarsi con aggregazioni più forti cercherà di condizionare i singoli sindaci, confermando così di guardare più al suo potere immediato che a fare una buona riforma che guardi al futuro.
È iniziata inoltre la riesumazione delle vecchie province, senza nessuna innovazione nell’idea di area vasta, e aumentano le poltrone remunerate e quindi i costi della politica.
Una non-riforma, non a caso definita dallo stesso Capogruppo della Lega con il termine di “normalizzazione”, dimenticando magari il vero e proprio significato di restaurazione, che questo termine comporta.
Sulla sanità segnaliamo l’iniziativa in programma giovedì’ 28 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Tessitori di Piazza Oberdan 5 a Trieste, promossa unitariamente dal Gruppo consiliare PD e dal Gruppo misto Open – Sinistra Fvg che vedrà i consiglieri Roberto Cosolini e Furio Honsell dialogare con operatori e cittadini sui contenuti e le criticità del del Riccardi.
Da segnalare anche come la mozione presentata dal gruppo Consiliare del PD, con primo firmatario Roberto Cosolini, sulle prospettive del Porto in relazione alla cosiddetta Via della Seta, abbia messo in difficoltà la maggioranza consiliare, che ha perciò evitato il voto, viste le divisioni tra Forza Italia da una parte e Lega e Fratelli d’Italia dall’altra.
Infine si conferma la perdurante distrazione dell’Assessore Bini dai problemi della crisi industriale dell’Area Giuliana: risposte burocratiche alle interrogazioni in aula, assenza non giustificata alla seduta del Consiglio comunale sulla ferriera.