Ovovia: cambiare progetto con fondi PNRR. Interrogazioni parlamentari

Ovovia: cambiare progetto con fondi PNRR. Interrogazioni parlamentari

Le parlamentari del Partito Democratico, Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, hanno fatto appello al Ministero delle Infrastrutture per promuovere un significativo cambiamento nella gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) assegnati a Trieste.


Il MIT dovrebbe tempestivamente “suggerire” al Comune di abbandonare il progetto della cabinovia, per orientarsi verso soluzioni di mobilità sostenibile più coerenti e fruibili, ecologiche, sostenibili. Sarebbe così possibile tentare di recuperare i 48 milioni di Euro di finanziamento stanziati per la cabinovia ma non assegnabili.


In un’interrogazione parlamentare congiunta, presentata sia alla Camera che al Senato, le parlamentari hanno chiesto ai Ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e della Cultura di intervenire per prevenire l’uso di risorse statali ulteriori in un progetto che ha già mostrato limiti sostanziali, tra cui la non conformità ai criteri di biodiversità europei e le numerose restrizioni imposte dalla soprintendenza.


Serracchiani e Rojc evidenziano come la decisione del governo e dell’amministrazione comunale di proseguire con la cabinovia Trieste-Porto Vecchio-Carso non solo ignori le preoccupazioni della cittadinanza ma rischi anche di trasformarsi in un fallimento costoso e inutile. Attraverso le loro interrogazioni, sollecitano una riflessione profonda e un cambio di direzione che ponga fine all’ostinazione attuale e apra la strada a iniziative più adatte e sostenibili.


Questo momento critico richiede una risposta attenta e innovativa che sappia valorizzare i fondi disponibili in modo responsabile, evitando sprechi e concentrando gli sforzi su progetti che garantiscano benefici reali e duraturi per la comunità di Trieste.


Le possibilità non mancano: c’è la proposta del Comitato No Ovovia per una linea di tram moderna ed ecologica tra Park Bovedo e Largo Irneri, oppure il prolungamento del tram di Opicina verso Barcola con la messa in servizio, accanto alle vetture storiche, di convogli moderni, ancora c’è la possibilità di accelerare la conversione elettrica degli autobus della città. Le opportunità sono molteplici ma è necessaria la volontà politica di esplorarle.