Migranti all’addiaccio: Trieste umiliata da ordinanze disumane

Migranti all’addiaccio: Trieste umiliata da ordinanze disumane

È inaccettabile e vergognoso che l’amministrazione comunale di Trieste non sia stata in grado di mettere in atto in tempo un piano freddo per migranti e senzatetto, costringendo intere famiglie, inclusi bambini, a trascorrere le notti per strada, esposti alla pioggia, alla bora e al freddo gelido. E non è pensabile che debba iniziare a pensarci appena a gennaio. Questa negligenza non è solo una dimostrazione lampante di incapacità organizzativa, ma evidenzia una disumanità e una crudeltà che marchiano tristemente la nostra città di fronte al mondo intero.”
Durissime le parole di Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste, in merito alle condizioni dei migranti in piazza Libertà, soprattutto in questi giorni di meteo avverso.

Come se non bastasse l’incapacità dimostrata da questa giunta nel garantire un piano efficace per offrire rifugio a chi ne ha più bisogno, il sindaco, anziché affrontare seriamente la crisi umanitaria in corso, sceglie di concentrarsi su provvedimenti di facciata, come un’ordinanza che vieta l’uso di bevande in vetro e lattine dalle 21. Un gesto che sembra più una distrazione che una soluzione concreta ai veri problemi della città.

È ora di dare priorità alle persone e non alle misure superficiali.

Trieste si sta distinguendo non per solidarietà, ma per politiche di repressione verso chi non ha nulla, di fronte allo sguardo attonito di cittadini e volontari che assistono impotenti a questo scempio. La cittadinanza è stanca di un’amministrazione che invece di tutelare i diritti umani, continua a sfoggiare una disumanità insopportabile.

Basta con le politiche dell’abbandono e della repressione. La città di Trieste non può accettare di essere associata a simili atti di ingiustizia e mancanza di umanità.