Impressiona e stupisce l’assenza del presidente Fedriga di fronte al declino manifatturiero di Trieste. Ogni giorno qualche decina di lavoratori perde il posto in città: uno stillicidio continuo che sta svuotando la città delle sue capacità produttive, addirittura di quelle legate all’economia del mare. Chiediamo al presidente della Regione di cominciare a impegnarsi finalmente su questioni concrete e urgenti, su come tenere sul territorio industria e lavoro, a Trieste e nel resto della regione. Perché tutti gli indicatori dicono che la situazione rischia di diventare gravissima e occorre un impegno istituzionale al massimo livello.
Lo afferma il segretario regionale Cristiano Shaurli, in relazione alle situazioni di crisi industriali aperte nel capoluogo regionale e in particolare della chiusura di Novenco Marine & Offshore Italia srl, col licenziamento di 15 dipendenti.
L’ottimismo dell’assessore Bini e i pannicelli caldi dell’assessore Zilli non possono sostituire la mancanza di una strategia complessiva, di una politica industriale capace di aiutare il tessuto produttivo a fare un salto di qualità, a diventare più strutturato e competitivo, a cogliere le sfide della modernizzazione e della sostenibilità ambientale. I contributi a pioggia forse servono a far consenso, e anche poco, nell’immediato ma non creano nuovi posti di lavoro e non fanno progredire territorio, manifattura e impresa in genere.