Nel Giorno del Ricordo riviviamo il dramma che hanno vissuto moltissime famiglie a Trieste, che con l’Esodo sono arrivate in fuga dalla Jugoslavia. La nostra storia locale si colloca nella storia più generale dell’Europa del secondo dopoguerra, quando centinaia di migliaia e talvolta milioni di persone in tutto il continente hanno subito spostamenti forzati e lo sradicamento dalla propria terra. Gli esuli d’Istria Fiume e Dalmazia hanno molto spesso patito una condizione precaria fino ai campi profughi, la derisione, il silenzio delle Istituzioni, il negazionismo. Io stessa, nipote di esuli istriani, riconosco in me la parte d’identità familiare che viene da questa storia. La conservo nel cuore, protetta dal tumulto della politica”.
Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione del Giorno del Ricordo.
Le memorie non saranno mai condivise – ribadisce Conti – ma la pietà umana, la comprensione e gli approfonditi studi storici aiutano ad avvicinarsi, da sponde opposte, a riconoscere la follia di tutte le sopraffazioni etniche e ideologiche, a lavorare per vincere sospetti e rancori, a convivere in pace. Le Istituzioni – conclude – siano garanti di questo processo”.