Da oggi il Comune di Trieste è in gestione provvisoria, non solo per non aver licenziato in Giunta, ma nemmeno predisposto, una proposta di bilancio di previsione che avrebbe dovuto essere già stato approvato, avendo pure beneficiato di una proroga dalla Regione. Il Partito Democratico chiede che si spieghi ai cittadini per quanto tempo durerà questa sorta di blocco della spesa e come il centrodestra intenda tutelare i servizi indispensabili ai cittadini durante questo periodo di gestione provvisoria ben sapendo che i poteri dell’amministrazione comunale vengono radicalmente ridotti fino al ripristino di una situazione ordinaria.
Nel merito del bilancio, che attualmente non c’è, rassicura il Sindaco, non sono previsti aumenti delle imposte per l’anno corrente: non specifica però Dipiazza che questa non è una scelta politica, ma un divieto previsto dalla legge di stabilità del governo Renzi, per cui nessun merito può vantare l’amministrazione locale di centrodestra. Sulla base di una relazione dell’assessore al bilancio Rossi invece, il “merito” della Giunta sta nella riduzione per l’anno corrente delle spese per i servizi sociali e per il personale, insieme ad un previsto e cospicuo aumento delle entrate per le multe comminate dalla Polizia locale, chiamata a fare cassa. In aggiunta alle voci già evidenziate, ulteriori “meriti” previsti per gli anni successivi, sono un significativo incremento del canone di occupazione del suolo pubblico che ricadrà sulle spalle degli esercenti di bar, ristoranti, ecc. oltre all’introduzione della tassa di soggiorno, il tutto a danno di una città che proprio in questi anni ha dimostrato una vivace e sempre più consolidata vocazione turistica, a un incremento del costo dei parcheggi, delle tariffe per le mense scolastiche e a una curiosa riduzione della spesa per l’illuminazione pubblica che non si sa come possa andare d’accordo con i numerosi proclami di investimenti a favore della sicurezza cittadina. Numerosi proclami ed annunci che forse, visti i contenuti di una manovra piena di tagli e incrementi di costi per i cittadini, risultano essere privi di copertura finanziaria. Il bilancio fantasma è infatti la dimostrazione di una frattura evidente tra la Giunta e la maggioranza del centrodestra in Consiglio comunale, già manifestata in precedenza ma che ora emerge in maniera chiara sul più importante documento che l’amministrazione dovrebbe approvare, per cui non è lontano dal vero chi riconosce nel Sindaco un ostaggio della propria maggioranza in Consiglio comunale.
Di fronte a questa situazione, il Partito Democratico, conscio che le politiche di risparmio delle spese sono tuttavia necessarie, domanda chiarezza nei confronti dei cittadini chiedendo all’amministrazione di spiegare se è in grado di individuare riduzioni di spesa non necessari e non a danno della cittadinanza, o se invece, come emerso dalle anticipazioni ricevute a proposito di spese sociali e del persone, si tratta solo una politica fine a se stessa di tagli con l’accetta.