“In un ambito tuttora delicato, la competenza scientifica delle università e di storici di chiara fama può rappresentare un arricchimento e un innalzamento qualitativo delle iniziative previste dalla legge che il Consiglio regionale si appresta a discutere, per sostenere attività dirette a diffondere e valorizzare il patrimonio storico e culturale della memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo. L’auspicio del Partito democratico provinciale di Trieste è che sia possibile raggiungere un punto di equilibrio, rispettoso della memoria, coerente con attività educative e capace di evitare contrapposizioni dannose”. Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste, Laura Famulari, alla vigilia del ritorno nell’Aula di piazza Oberdan della proposta di legge n. 21 “Interventi volti alla conoscenza, alla diffusione e al ricordo del dramma delle foibe e dell’esodo istriano-fiumano-dalmata”, la cui illustrazione e la discussione generale sui contenuti erano state svolte come ultimo punto all’ordine del giorno della scorsa seduta.
“I consiglieri regionali del Pd hanno proposto emendamenti ragionevoli – spiega l’esponente dem – intesi a coinvolgere figure istituzionali che si occupano di Storia contemporanea come i Dipartimenti di Storia delle nostre Università o l’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea”.
Per Famulari “il rispetto di tutte le memorie e il rigore della ricerca delle verità storiche possono convivere senza sovrapporsi, in nome di una tolleranza che proprio le tragiche vicende del confine orientale ci ammoniscono a coltivare”.