Europa: serve ripensarne il ruolo e le strategie

Europa: serve ripensarne il ruolo e le strategie

Ricchi di spunti e di riflessioni gli interventi dei relatori all’incontro organizzato dal PD di Trieste, tenutosi questa mattina, Il coraggio delle scelte in un’Europa che cambia, cui hanno preso parte Caterina Conti, Fabio Spitaleri e Gianni Cuperlo.

A introdurre, Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale.

Viviamo un momento di grandi trasformazioni politiche e internazionali, che pongono l’Europa di fronte a scelte decisive per il proprio futuro. Trieste, per la sua storia e la sua posizione strategica, può essere un crocevia naturale delle trasformazioni che stanno interessando l’Europa. Il dibattito sul futuro dell’Europa e sulle nuove alleanze toccherà anche il ruolo del porto e Trieste dovrà cercare di cogliere i cambiamenti come opportunità di crescita.”

A seguire l’intervento della segretaria regionale Caterina Conti, che sottolinea quanto la politica internazionale in questo momento storico ci stia togliendo il sonno e che è il momento in cui, fatti gli europei, occorre fare l’Europa e portarla all’altezza della situazione in cui ci troviamo.

Quindi l’intervento di Fabio Spitaleri, Professore Diritto dell’Unione Europea, il quale ha innanzi tutto posto in evidenza la scomparsa dei tre pilastri su cui si sono fondate la stabilità e la crescita economica negli ultimi 30 anni: la difesa militare, affidata essenzialmente agli Stati Uniti nel contesto della NATO; il libero commercio, fondato su filiere internazionali, che per molti beni partono dalla Cina; l’approvvigionamento energetico, a basso costo, dalla Russia.

“Questo mondo non esiste più.” afferma il Professore. 

Conclude gli interventi il deputato dem Gianni Cuperlo che si auspica, in questo mondo che è in fiamme e in cui l’Europa è afona e la democrazia molto fragile, che torni una politica con tutta la sapienza e la saggezza che le tragedie del passato ci hanno lasciato in eredità.    

Molti e profondi gli interventi successivi da parte del pubblico.