Si apre la strada per rendere più competitivi il porto di Trieste e le Zone economiche speciali, con l’impegno del Governo a esentare dal pagamento dell’IMU le infrastrutture a servizio delle operazioni logistiche e commerciali.
Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, rendendo nota l’approvazione, oggi alla Camera durante la discussione del dl Fisco, di un suo ordine del giorno, sottoscritto anche dai colleghi Andrea Romano e Davide Gariglio, che impegna il Governo
A valutare l’opportunità di dare valenza di norma di interpretazione autentica alla disposizione che prevede di censire nella categoria E/1 le aree dei porti di competenza delle Autorità di sistema portuale adibite alle operazioni e ai servizi portuali, ai depositi, alle infrastrutture stradali e ferroviarie, anche se affidati a privati e a qualunque titolo, situati nelle aree di Punto franco del porto di Trieste e nelle Zone economiche speciali.
Nel documento approvato dall’Aula si ricordano gli articoli della legge di bilancio 2018 che
sono diretti, a decorrere dal 2020, a inquadrare nella categoria catastale E1, e quindi esentati ex lege dal pagamento dell’IMU, le banchine e le aree scoperte adibite alle operazioni e ai servizi portuali nei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale rientranti in un’Autorità di sistema portuale, nonché le aree adibite al servizio passeggeri.