Assemblea e Direzione votano Serracchiani, Rojc, Russo e Conti
“L’Assemblea e la Direzione provinciali di Trieste del Partito democratico, tenendo conto della discussione politica, delle riflessioni collettive, del pluralismo e della specificità territoriale di Trieste, tenendo conto dei parlamentari uscenti, di una necessaria e fondamentale condizione di rinnovamento e di una condizione di valorizzazione delle competenze nella diversità, propone alla Direzione regionale del Partito la seguente ‘rosa’ di nomi per le liste del PD: Debora Serracchiani, Tatjana Rojc, Francesco Russo, Caterina Conti. Gli organismi danno mandato pieno alla segretaria provinciale per individuare ulteriori candidature esterne al partito che possano rappresentare un valore aggiunto”. Lo rende noto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, al termine della riunione della direzione provinciale del partito che si è tenuta nella sede di via Geppa.
Nella sua relazione la segretaria ha stigmatizzato “il clamoroso errore di chi ha innescato la crisi e lo sciagurato e irresponsabile cinismo di chi ne ha approfittato” sottolineando tuttavia che “il Pd diTrieste è pronto, la segreteria è rodata, i segretari dei circoli sono attivi con i loro direttivi, il tesseramento è aperto, la comunità è unita. Siamo presenti sul territorio e – ha aggiunto Conti – come partito abbiamo costruito un’interlocuzione forte con le forze sociali, politiche, con le realtà produttive, con i mondi culturali. Un lavoro fatto in questi mesi che ora ci fa trovare pronti”.
Parlando delle parlamentari uscenti, la segretaria ha ricordato che Serracchiani “è capogruppo alla Camera, ha un consolidato ruolo nazionale, è vicepresidente nazionale del Partito, è un volto noto ormai da anni e rappresenta l’intero territorio regionale e con tutta evidenza non solo il territorio di Trieste”, mentre Tatjana Rojc “cinque anni fa sembrava una persona nuova alla politica e si è invece dimostrata una parlamentare preparata, rappresentante della comunità slovena ma non solo di questa, presente in tutto il nostro territorio regionale plurale e complesso”. Facendo anche i nomi di Francesco Russo e Roberto Cosolini (che ha declinato), la segretaria ha così indicato i criteri da adottare nella selezione delle candidature: “parlamentari uscenti, personalità rilevanti del partito o che vanno indicate per funzione e per quello che rappresentano e pluralismo”.