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“Con la sanità al collasso, per noi è assurdo mandare via da Asugi cento lavoratori, senza prevedere alcuna seria alternativa, anche di superamento del lavoro somministrato. Significa altri inevitabili tagli di servizi ai cittadini, alla faccia dei milioni che ogni giorno Riccardi dice di spendere in sanità, vedremo se ancora nel silenzio dei sindaci di centrodestra. L’assessore e le strutture che lui ha nominato non si possono nascondere dietro norme e paletti assunzionali che loro stessi hanno stabilito”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in merito al rischio di mancato rinnovo del contratto per un centinaio di interinali impegnati in Asugi tra Trieste e l'Isontino.
Sottolineando che “in sostanza si fa cassa eliminando le spese di personale”, la segretaria dem evidenzia che “già l’anno scorso questi lavoratori hanno saputo del rinnovo dei contratti solo qualche giorno prima e ora si trovano in questa situazione”.
“Siamo solidali con lavoratori che da mesi vivono nell’incertezza e – aggiunge Conti – porteremo nelle sedi opportune l’emergenza rappresentata da quest’altra situazione, che si somma a una lunga lista di criticità nella sanità”.
Sottolineando che “in sostanza si fa cassa eliminando le spese di personale”, la segretaria dem evidenzia che “già l’anno scorso questi lavoratori hanno saputo del rinnovo dei contratti solo qualche giorno prima e ora si trovano in questa situazione”.
“Siamo solidali con lavoratori che da mesi vivono nell’incertezza e – aggiunge Conti – porteremo nelle sedi opportune l’emergenza rappresentata da quest’altra situazione, che si somma a una lunga lista di criticità nella sanità”.
E sempre in tema sanità il consigliere regionale Roberto Cosolini ha presentato un’interrogazione sulla riduzione da 4 a 2 dei consultori, ma le risposte date oggi dalla giunta regionale oltre a non motivare la riduzione sembrano dimenticare che una norma di legge fissa parametri ben precisi per i consultori: 1 ogni 20.000 abitanti. Parametro che la riduzione porterebbe a 1 ogni 100.000 con inevitabili disservizi per i cittadini.
Continua, a tutti i livelli istituzionali, il nostro impegno per una buona sanità pubblica!