Bussani: supermercati e mega opere non sono risposte giuste
“Dopo quasi sei anni di amministrazione Dipiazza i nodi vengono al pettine. Comincino col riconoscere che il ‘momento magico’ non esiste e che è necessario cambiare rotta, mettere le mani nel corpo vivo dell’economia triestina e darle una direzione. Intanto si parta dal fatto che il terziario e in specie il commercio non vive sospeso nell’aria ma è parte di un tessuto produttivo che crea valore aggiunto, che non solo consuma beni”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti che commenta, assieme al delegato per lo sviluppo economico Francesco Bussani, i dati che segnalano la scomparsa a Trieste di 500 attività commerciali negli ultimi nove anni.
“Degli elementi segnalati come criticità alcuni come l’e-commerce – osserva Bussani – sono probabilmente irreversibili e allora bisogna puntare a renderli opportunità, altri come la pandemia potevano essere gestiti meglio. L’incognita della guerra è ancora insondabile. Comunque difficile credere che il fiorire di nuovi supermercati e la realizzazione di mega opere siano le risposte giuste a questa crisi”.
“Il calo demografico non è solo una concausa delle criticità del commercio ma – aggiunge Bussani – è esso stesso una questione fondamentale che il Comune non ha ancora affrontato con la necessaria incisività”.