Amministrative in provincia di Trieste, per il PD bilancio positivo

Amministrative in provincia di Trieste, per il PD bilancio positivo

È positivo per il PD il bilancio delle elezioni amministrative nei comuni in provincia di Trieste al voto negli scorsi giorni.
A San Dorligo-Dolina viene eletto sindaco Aleksander Coretti, confermando vincente la scelta dell’unità della coalizione di centro sinistra. Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste, augura alla nuova squadra amministrativa

un ottimo lavoro, come ottima è stata la campagna elettorale, piena di spunti e di buone idee.”

La vittoria a Sgonico è “il giusto riconoscimento da parte della comunità per il lavoro svolto dalla sindaca Monica Hrovatin e dalla sua giunta.” afferma Paglia.

Per quanto riguarda il comune di Monrupino, confermata Tanja Kosmina, con uno scarto di 48 voti: “Anche in questo caso, evidentemente si è voluto premiare quanto realizzato dalla sindaca e dalla sua amministrazione nel primo mandato”, conclude Paglia.

Premierato, Rojc (PD): la nostra opposizione è durissima

Premierato, Rojc (PD): la nostra opposizione è durissima

Si è svolto il 4 giugno l’incontro organizzato dal circolo PD di San Dorligo-Dolina nell’ambito della campagna elettorale per le amministrative del Comune di San Dorligo-Dolina: “Premierato e autonomia differenziata: indispensabili o dannose?”

Dopo un’introduzione da parte di Alenka Vazzi, candidata capolista PD e coordinatrice della componente slovena del partito, che ha ringraziato l’intera squadra al lavoro per le amministrative del Comune, la senatrice Tatjana Rojc ha messo a fuoco i punti più critici della riforma, a partire dallo svilimento della figura del Presidente della Repubblica, del ruolo del Parlamento. La senatrice ha anche espresso preoccupazione per la concentrazione del potere governativo nelle mani di un’unica persona e si è detta contraria all’eliminazione della carica di Senatore a vita, in quanto verrebbe meno quella quota di saggezza che la nostra Costituzione prevede necessaria nel nostro Parlamento.

“C’è un vulnus potente in questa riforma” afferma Rojc “perché non tiene conto del fatto che le nostre madri e i nostri padri costituenti hanno discusso a lungo su quale fosse il modello migliore da applicare. Da cittadine e cittadini vogliamo sapere quale sia il modello che si vuole lasciare ora ai nostri figli. Di fatto si sta togliendo voce ai cittadini, sminuendo il ruolo del Parlamento. Per questo il nostro è un “no” deciso, perché questa strada ci pare senza uscita e la revisione pericolosa e illiberale.”

“La riforma, inoltre – continua Rojc – non viene condivisa tra maggioranza e opposizione, non c’è confronto, cosa che sarebbe invece fondamentale visto che la Costituzione cementa l’unità del Paese e non deve essere divisiva. Se passa questa riforma – conclude la senatrice – sarà un passaggio grave per il nostro Paese”.

A seguire, l’intervento di Adele Pino, che ha puntualizzato aspetti più specifici della riforma, legati soprattutto alle Regioni e alle relative competenze: “Nel testo della riforma, sono citati tutti i principi costituzionali ma poi non trovano alcun seguito nell’applicazione per fare in modo che i cittadini di varie Regioni godano di una situazione di parità. Il nuovo assetto farebbe invece aumentare la forbice tra Regioni più floride e quelle più povere, creando uno “stato arlecchino”.

A conclusione dell’evento, i saluti del candidato sindaco Coretti e della segretaria del PD provinciale Maria Luisa Paglia.

 

 

 

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Un incontro molto partecipato di confronto e spunti reciproci tra interlocutori e pubblico quello di ieri al Caffè San Marco con Pier Francesco Majorino, responsabile politiche migratorie nella segreteria del Partito democratico, a tema migranti e accoglienza diffusa.

L’accoglienza diffusa può contribuire a ridurre il rischio di ghettizzazione  e favorire un maggiore coinvolgimento della comunità locale nel processo di integrazione e inclusione, promuovendo la coesione sociale, la conoscenza e il rispetto reciproco tra migranti e residenti.”

Così nei saluti introduttivi Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste –

La destra continua a investire sulla non gestione della vicenda e punta addirittura sul fallimento della propria azione politica, perché questa è in questo modo che può coltivare l’emergenza permanente sull’immigrazione e far crescere l’insicurezza e la paura.”

Ha detto Majorino, dopo gli interventi anche di Linda Tomasinsig, sindaca di Gradisca e responsabile immigrazione PD FVG, e Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà.

Occorre cambiare il sapore di una vicenda che è storia di uomini, donne, bambini, deve mutare l’atteggiamento generalizzato e questo cambiamento – ha continuato Majorino – si otterrà necessariamente dopo una battaglia politica giocata in attacco, perché nessuno ce lo regalerà, ma sarà necessario cambiare le regole, a partire dal superamento della legge Bossi-Fini. Dobbiamo insistere sul cambio di narrazione – ha concluso Majorino – e ricordarci che stiamo parlando di persone che non sono solo oggetto di assistenza da programmare, ma anche storie con cui confrontarsi.

 

Rivedi gli interventi di Gianfranco Schiavone, Linda Tomasinsig, Maria Luisa Paglia e Pierfrancesco Majorino e del pubblico in sala

 

Le foto della serata