Ieri a Lubiana si è costituito un Comitato transnazionale di 41 membri che ha protestato contro le lunghe pene detentive inflitte ai nove leader separatisti catalani e, stigmatizzando il silenzio delle istituzioni UE, ha adottato come atto fondamentale un Documento di protesta per la violazione dei diritti democratici in Europa. Promosso dal primo presidente della Repubblica di Slovenia Milan Kučan e consegnato al delegato del Governo catalano nell’area dei Balcani Eric Hauck, il documento vede tra i primi firmatari gli intellettuali sloveni Spomenka Hribar e Rudi Rizman e l’ex ministro degli Esteri sloveno Ivo Vajgl. Hanno aderito personalità della politica e del mondo della cultura, tra cui eurodeputati e deputati austriaci e la senatrice italiana Tatjana Rojc. La quale dichiara che:
La carcerazione dei nove politici catalani democraticamente eletti ha delle implicazioni gravi, capaci di scardinare il sistema dei valori fondamentali dell’Unione europea, in quanto vengono lesi dei diritti che sono al di sopra della legge dei singoli Stati. Tra l’altro, agli europarlamentari democraticamente eletti viene impedito di onorare il mandato. La crisi catalana va risolta col dialogo e non con gli scontri di piazza e la repressione violenta.