Questo è un momento di reale difficoltà per tante famiglie, ci attende un futuro che non riusciamo a interpretare ma che ci preoccupa tutti, e la città assieme ai suoi vertici istituzionali, politici, sociali e anche religiosi ha un grande bisogno di unità e di solidarietà. Auspico in piena sincerità che il 1° Maggio possa essere l’occasione per rinsaldare la condivisione di quei valori che tengono assieme una comunità, e il lavoro è la base della dignità e della speranza per ognuno e per tutti”.
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, alla vigilia della Festa del Lavoro.
Auspico con altrettanto vigore – aggiunge Famulari – che il 1° Maggio non sia per Trieste un altro giorno di divisione artificiale, capace di rigettare la Città della Scienza indietro di 70 anni. Non esistono più i graniciari, la minaccia comunista è merce che si vende dal robivecchi, e i pochissimi individui che si presentano con certe bandiere, fuori luogo e fuori tempo, esistono solo quando una mozione li riporta sotto i riflettori. Resuscitare per un giorno i fantasmi del passato può servire a qualcuno ma fa perdere il senso delle priorità. E oggi in modo particolare – puntualizza – non ci deve sfuggire che senza lavoro, stabile e sicuro, Trieste non può andare lontano”.