Chiusura commissariato Rozzol, PD: “Tagliare un presidio è tagliare sicurezza”.
Il Partito Democratico di Trieste denuncia la soppressione del Commissariato di Rozzol Melara, disposta dal Ministero dell’Interno. Un presidio importante per la sicurezza dei cittadini, in un’area complessa della città. Di seguito la nota della Segretaria Paglia e l’intervento del consigliere Luca Salvati.

 

PD: “Tagliare un presidio è tagliare sicurezza”

La chiusura del Commissariato di Rozzol Melara non può essere derubricata a una semplice -ottimizzazione delle risorse-. Quando si chiude un presidio di prossimità, si fa un taglio sulla sicurezza quotidiana. E questo è un danno per tutti i cittadini, che quella sicurezza la pagano con le tasse.”

È netta la posizione della segretaria provinciale del Partito Democratico, Maria Luisa Paglia, di fronte alla decisione del Ministero dell’Interno – ufficializzata da un decreto del 5 giugno – che ha disposto la soppressione della struttura di Rozzol Melara e l’accentramento delle sue funzioni presso il Commissariato di San Sabba.

Melara è un’area complessa, con esigenze sociali specifiche, dove la presenza della Polizia aveva un valore non solo operativo, ma anche simbolico. Razionalizzare può avere un senso, ma qui si rischia un vero e proprio arretramento dello Stato sul territorio.

Ci aspettiamo ora che l’amministrazione comunale, che ha sempre messo la sicurezza al centro della sua narrazione politica, si faccia finalmente carico della realtà. Chieda spiegazioni e solleciti interventi concreti presso il Ministero dell’Interno. Non si può più restare in silenzio.”

Personale in calo, domanda di sicurezza in aumento

La segretaria dem richiama alla coerenza chi ha fatto della sicurezza uno slogan permanente.

A supportare questa preoccupazione ci sono anche i numeri allarmanti resi noti dalle forze sindacali di categoria: Trieste ha perso il 30% degli agenti negli ultimi anni, passando da 559 a 427 unità. E il 2025 si preannuncia ancora peggiore, con un saldo previsto di -19 agenti.

È un’emorragia continua. E nel frattempo crescono le domande di sicurezza da parte della cittadinanza. Nessuna telecamera può sostituire la presenza umana delle forze dell’ordine nei quartieri. Chi è rimasto in servizio è stremato. Non bastano più attestati di stima: servono organici, mezzi, infrastrutture. Ora.”

Conclude la Segretaria.

 

Salvati: “Nel 2012 i cittadini si mobilitarono”

Sul tema interviene anche il consigliere Luca Salvati.

Era il settembre del 2012 quando, sollecitato dai residenti, di fronte al rischio di chiusura del Presidio, decisi di promuovere una raccolta firme per evitarne la soppressione.”

A questa iniziativa seguì una manifestazione davanti al Commissariato e un incontro pubblico presso l’aula San Luca, alla presenza dell’allora Questore, dottor Padulano. Fu un incontro molto partecipato dai cittadini, durante il quale il Questore dichiarò di non avere alcuna intenzione di chiudere il Commissariato.

Il tema della sicurezza è diventato prioritario per la nostra città. Una cosa è certa: oggi il centrodestra, che ha fatto della sicurezza il proprio slogan, accetta tutto questo senza battere ciglio!”

Conclude il consigliere.

 

Il PD continuerà a denunciare l’ipocrisia della destra sulla sicurezza

Il Partito Democratico di Trieste si impegna a segnalare ogni incoerenza tra la propaganda securitaria della destra e le scelte concrete che indeboliscono i presidi nei quartieri. La sicurezza si costruisce con investimenti e presenza dello Stato, non con slogan.

 

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