Nomina Consalvo: il Porto non è una pedina, Trieste merita stabilità

Il Partito Democratico di Trieste interviene sulla vicenda della nomina di Consalvo alla presidenza dell’Autorità portuale. Il ritardo della procedura e le proroghe commissariali alimentano incertezza, mentre la città rischia di pagare il prezzo delle liti di palazzo.

Nomina ferma e commissari prorogati

La maggioranza di destra aveva promesso ai triestini un nuovo presidente del Porto entro la fine di settembre. Promessa solenne, ribadita più volte. Risultato? A oggi nessuna nomina definitiva, ma solo proroghe commissariali, mentre la candidatura di Consalvo resta sospesa per almeno due mesi in attesa del parere della Commissioni Trasporti di Camera e Senato”

Sono le parole di Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste. Il PD evidenzia che il continuo ricorso ai commissari mina la credibilità del sistema portuale e allontana investimenti. Un settore cruciale come quello marittimo non può essere lasciato in sospeso per logiche politiche.

Porto di Trieste: risorsa strategica ostaggio delle faide politiche

Intanto, mentre i terminalisti, gli armatori e persino i rapporti geopolitici rendono la situazione sempre più delicata, Trieste assiste al teatrino delle liti di palazzo.

Il Porto non è un palcoscenico per le faide interne della destra, ma il motore economico della città e dell’intera regione, in tutto questo, con la posta in gioco così alta, una domanda sorge spontanea: cosa dice il nostro sindaco? Forse troppo impegnato a fare propaganda sui social o a inseguire progetti irrealizzabili come l’ovovia, invece di occuparsi del cuore economico della città?”

A sottolinearlo è Roberto Zingirian, coordinatore forum lavoro PD.

Propaganda invece di decisioni

Il centrodestra si conferma maestro nel vendere slogan e nel fallire sulle scelte concrete. La vicenda del Porto dimostra come la propaganda abbia sostituito le decisioni strategiche e le responsabilità istituzionali. Il PD ribadisce che Trieste non può essere ostaggio di logiche di spartizione: servono scelte trasparenti e stabilità, non proroghe e rinvii che minano lo sviluppo.

Il Porto come futuro della città

Il Porto non è una pedina di partito è il futuro di Trieste.”

Conclude la segretaria Paglia, ricordando che la competitività internazionale di Trieste dipende da una guida stabile e da una strategia chiara.