2 Giugno: Serracchiani “Onore a chi lottò per Italia unita”

2 Giugno: Serracchiani “Onore a chi lottò per Italia unita”

 Siamo in piazza per rendere onore alla forza morale e alla volontà politica di chi lottò per un’Italia libera, democratica e unita, e per giurare a noi stessi che saremo fedeli ai suoi valori. Addolora e preoccupa la scelta di chi ha voluto incidere nella Festa della Repubblica il segno della divisione, anteponendo la contestazione di parte alla superiore appartenenza alla comunità nazionale.‎
Lo ha affermato la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani, presenziando oggi a Trieste all’alzabadiera in occasione delle celebrazioni del 2 Giugno.
‎Sul sangue versato in una guerra sciagurata e in scontri fratricidi – ha aggiunto l’esponente dem –  i partiti seppero insieme costruire la Costituzione della Repubblica, già sancita dal voto popolare: quello sia l’esempio. Perché oggi la memoria di quel vittorioso travaglio si rinnova sotto i colpi di un attacco che ha stroncato oltre 32mila vite in poche settimane, di un pericolo che incombe ancora minaccioso e che spaventa per le conseguenze sociali. Ma la nostra volontà è più forte dello sgomento e – ha concluso – abbiamo le energie per rialzare la testa.
12 giugno: Giunta Dipiazza favorisca comprensione reciproca

12 giugno: Giunta Dipiazza favorisca comprensione reciproca


"Spero che per Trieste finirà prima o poi la corsa verso il passato e che arriveremo al punto in cui le memorie non saranno in competizione. Lavoro con il Pd affinché il ‘900 non sia più per nessuno un repertorio di date da contrapporre, e anche per questo ho condiviso la scelta dell’Amministrazione Cosolini di apporre una targa commemorativa del 12 giugno". Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, dopo che la Giunta Dipiazza ha approvato una delibera che istituisce il 12 giugnocome la Giornata della liberazione della città dall’occupazione dell’esercito jugoslavo.
Per Famulari "nessuno deve essere privato della sua storia e a nessuno deve essere imposta una storia che non sente propria. Chi favorisce la comprensione reciproca e sa moderare dei toni, avvicina e salda la comunità: questo è quello che mi aspetto faccia il Comune di Trieste. Sempre, a prescindere da chi lo governa".

Nave Covid: Serracchiani, è una ferita nel corpo di Trieste

Nave Covid: Serracchiani, è una ferita nel corpo di Trieste

La città che più di tutte è stata colpita dal virus e che più di tutte è stata trascurata dalla Regione, subisce l’onta del cinismo di Fedriga: certo, dopo oltre due mesi dallo scoppio dell’emergenza, la nave non serve più. Ma non è mai servita. Serviva intervenire subito, senza tentare di nascondere quello che succedeva nelle case di riposo, fin quando è stato troppo tardi. Rimane la vergogna delle persone abbandonate in strutture da dove bisognava portarle via subito.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, dopo che il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha confermato che la nave-ospedale GNV “Allegra” non arriverà a Trieste.

Dopo i ritardi e gli errori arriva lo scaricabarile ma – ammonisce la parlamentare – non si scommetta sull’oblio: questa è una ferita nel corpo di Trieste.‎ La Giunta Fedriga deve assumersi l’intera responsabilità di questa tragica vicenda e risponderne: una prova di inefficienza e di arroganza consumata sulla pelle di centinaia di anziani. Non sappiamo se questa vicenda è costata vittime. Certo – puntualizza Serracchiani – è inaccettabile che a Trieste Fedriga e Riccardi si nascondano dietro‎ ai tecnici, mentre a Roma rivendicano il diritto e il dovere della politica di fare scelte anche diverse da quanto indicato da medici e scienziati. Con la differenza che a Roma c’era un comitato scientifico di specialisti, a Trieste no. Settimane gettate, precauzioni non prese, anziani ancora nelle case di riposo da cui dovevano essere trasferiti con urgenza, da accertare se siano‎ stati spesi fondi pubblici‎. Con questo bilancio – conclude – qualcuno dovrebbe trarre delle conclusioni coerenti.

Incompetenza della giunta e assordante silenzio del Sindaco sulla nave traghetto Allegra

Incompetenza della giunta e assordante silenzio del Sindaco sulla nave traghetto Allegra

Le forze di opposizione abbandonano la seduta del Consiglio Comunale per l’assordante silenzio del Sindaco sulla questione della nave traghetto Allegra.

L’arroganza della maggioranza nega l’urgenza della mozione presentata nella conferenza dei copigruppo.

Le forze di opposizione di centro- sinistra hanno abbandonato per protesta la seduta virtuale del Consiglio comunale di martedì 12 maggio 2020 dopo la dichiarazione della consigliera comunale Maria Teresa Bassa Poropat che ha motivato l’uscita dall’aula per le mancate risposte alle domande di attualità che i consiglieri di centro-sinistra hanno rivolto al sindaco, in quanto assente, sulla nave traghetto, tema particolarmente attuale e sentito dalla cittadinanza.

Inoltre la conferenza capigruppo non ha conferito l’urgenza alla mozione presentata dalle forze di centro-sinistra che invita il Sindaco ad esprimere al Presidente della Regione FVG e all’Assessore competente la contrarietà al trasferimento delle persone anziane contagiate da covid-19 sulla nave traghetto Allegra e a favorire la ricerca di soluzioni più consone alla dignità delle persone.

Il tema della nave traghetto ha portato Trieste nuovamente alla ribalta nazionale ed è un tema di primo piano nel discorso politico e pubblico, basti pensare che una petizione lanciata pochi giorni fa ha già superato le 2.000 firme.

L’assordante silenzio del Sindaco che elude regolarmente le domande sulla nave traghetto e l’arroganza della maggioranza che nega l’urgenza a mozioni presentate dall’opposiozione, ostacolando il dibattito in aula su un tema di grande attualità, la dice lunga sulla capacità di confronto democratico di questa amministrazione e della sua maggioranza. Tutto questo dopo che da settimane a vari livelli si chiedono riposte e mentre s’invocano fondamenti scientifici inesistenti, dal momento che la relazione con cui si giustifica la scelta del traghetto è stata firmata dal direttore generale dell’ASUGI Poggiana e non da un comitato di esperti.

Rileviamo inoltre che la maggioranza preferisce accordare l’urgenza a mozioni strumentali che poco hanno a che vedere con le necessità che derivano dalla pandemia, piuttosto che discutere temi drammaticamente attuali.

Il centro-sinistra in consiglio comunale rileva inoltre la scoretezza del Presidene Panteca nel sovraintendere i lavori dell’aula, poiché con poca eleganza istituzionale ha dato l’avvio alla discussione delle mozione urgenti senza avvisare i consiglieri di centro-sinistra che avevano richiesto una pausa per una loro riunione.

 

 

 

Nave Covid: Famulari, Fedriga e Riccardi chiedano scusa a Trieste

Nave Covid: Famulari, Fedriga e Riccardi chiedano scusa a Trieste

"Dipiazza non ha difeso gli anziani della sua città"

"Invece di arrampicarsi sugli specchi Fedriga e Ricardi farebbero prima e meglio a dire ‘abbiamo fatto tardi, scusa Trieste’, perché più passa il tempo più emerge una realtà di ritardi, trascuratezza, scarsa trasparenza. Riconoscano che, come con i tamponi, hanno aspettato che scoppiasse il bubbone e poi si sono mossi. A Genova la nave-Covid è stata annunciata l’11 marzo in piena emergenza ed è attiva dal 23 marzo, a Trieste è stata annunciata il 19 aprile e sarà attiva un mese dopo. E non c’era il tempo per pensare ad alternative?". Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, dopo che il caso del traghetto "Allegra", su cui trasferire dalle case di riposo gli anziani contagiati, è stato rilanciato su giornali e tv nazionali.
"Solo adesso – indica la segretaria dem – veniamo a sapere dalle parole dell’assessore alla Salute in tv che lui stesso ha fatto una scelta che non lo convince, e che scarica tutta la responsabilità sui famosi ‘tecnici’, cioè su Asugi. Il tutto è surreale, ma purtroppo ci sono di mezzo persone umane".
Per Famulari "il sindaco di Trieste doveva farsi sentire in difesa degli anziani della sua città, ma il suo silenzio è stato forse lo scandalo più brutto: il primo cittadino ha ignorato gli appelli di sanitari, sindacati e cittadini. E adesso aspetta muto che gli attracchino una nave-lazzaretto praticamente davanti al Municipio".

Coronavirus: Serracchiani “A Trieste nave dello scandalo”

Coronavirus: Serracchiani “A Trieste nave dello scandalo”

Non bisognerà mai smettere di denunciare lo scandalo della nave-ospedale voluta dalla cocciutaggine inspiegabile di Fedriga e Riccardi, in pratica contro Trieste e ogni buon senso. Ciò che non vogliono ammettere a nessun costo è che hanno fatto tardi e male quanto serviva per mettere in sicurezza le case di riposo cittadine, al punto che l’assessore competente non fornisce i dati precisi sui tamponi effettuati, nemmeno di fronte a interrogazioni in Consiglio regionale e al Senato. Per questa vergogna arriverà anche un’interrogazione alla Camera. Ma intanto sia chiaro che le spese per errori e ritardi della Regione vengono messe in conto allo Stato.

Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, a proposito della nave-ospedale che dovrà ospitare gli anziani contagiati delle case di riposo di Trieste.

Centrodestra si rifiuta di aiutare albergatori

Centrodestra si rifiuta di aiutare albergatori

 

Famulari: differire versamento tassa soggiorno al 31 luglio

 

"Dipiazza si riempie la bocca di turismo ma poi il centrodestra si rifiuta di aiutare gli albergatori. E’ inspiegabile e ingiustificabile che la maggioranza abbia detto ‘no’ all’urgenza per la mozione con cui chiediamo di differire la scadenze per il versamento dell’imposta di soggiorno dal 30 aprile al 31 luglio 2020". lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste, Laura Famulari, che ha sottoscritto una mozione per "aiutare gli operatori del settore turistico, gli imprenditori che stanno affrontando direttamente le ricadute negative dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, con lo slittamento delle scadenze di pagamento dei tributi locali".

"Questa iniziativa – spiega la segretaria dem – va incontro alla richiesta delle strutture ricettive presenti nel Comune di Trieste colpite dalla scarsa liquidità presente, e in alcuni casi avrebbe consentito di anticipare la cassa integrazione per i dipendenti. Peraltro non rappresenta neanche un unicum straordinario, dato che – puntualizza Famulari – lo slittamento delle scadenza di pagamento è un provvedimento che è stato adottato in parecchi comuni italiani".

"I divieti imposti dai vari decreti legge – aggiunge Famulari – hanno prodotto l’effetto immediato dell’annullamento, anche ad oltranza, di tutte le prenotazioni presso le strutture ricettive e alberghiere presenti sul territorio comunale: è evidente che occorrono misure straordinarie per aiutare uno principali asset dell’economia triestina, che era giunta ad essere il terzo polo turistico della regione".

Coronavirus: Famulari “Volevano nave-ospedale e se la sono presa”

Coronavirus: Famulari “Volevano nave-ospedale e se la sono presa”

Il balletto di una settimana sulla nave-ospedale era solo fumo negli occhi: la volevano e se la sono presa, come tutto, a prescidere da qualunque obiezione e proposta alternativa, a prescindere da cosa ne pensasse la città, con il vcesindaco Polidori a far da garante per Fedriga e Riccardi, con Dipiazza che non conta più niente. Le nostre mozioni passate oggi in Consiglio comunale sono la prova che siamo pronti a collaborare, quando siamo messi nelle condizioni di farlo.

Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste, a margine dei lavori del Consiglio comunale del capoluogo regionale.

Noi avevamo mozioni – spiega Famulari – in sostegno del comparto alberghiero colpito dalla crisi e ad abbattimento degli ostacoli burocratici per le imprese, ma per il centrodestra queste non sono priorità ed è stata negata l’urgenza. Per il centrodestra è invece importante discutere di mozioni puramente ideologiche e del tutto slegate dalla situazione drammatica di Trieste: a un Consiglio comunale di questo tipo – conclude – è inaccettabile partecipare

finalmente tamponi in case di riposo

finalmente tamponi in case di riposo

Dipiazza ombra di se stesso è al guinzaglio della Lega 

 

"Drammaticamente tardi ma alla fine sono arrivati i tamponi nelle case di riposo. Messo di fronte a una realtà fuori controllo, Riccardi ha finalmente permesso che si faccia quanto gli veniva richiesto da tempo e da soggetti diversi. Purtroppo si è perso del tempo prezioso, che poteva essere impiegato per separare le persone sane dai contagiati e allestire strutture adeguate per trasferire i positivi. Su tutto questo il sindaco Dipiazza non ha detto una parola, assistendo indifferente alla strage dei nostri anziani. Apre invece bocca per chiedere, in una delle città del nord più colpite dal virus, riaperture anticipate: è ormai l’ombra del sindaco ‘autonomo’ di una volta, sempre più al guinzaglio della Lega". Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, a proposito della campagna di tamponi nelle case di riposo lanciata dalla Regione e delle dichiarazioni del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza sulla ripresa delle attività economiche.

assessore Fvg autodenuncia ritardo su case	di riposo

assessore Fvg autodenuncia ritardo su case di riposo

Coronavirus: Pd Trieste, assessore Fvg autodenuncia ritardo su case di riposo

 

"A 50 giorni dell’ordinanza anti-Covid19 di Fedriga, l’assessore Riccardi deve inventarsi la nave-lazzaretto perché scopre che a Trieste non ci sono strutture per accogliere i contagiati delle case di riposo. Questa è un’autentica autodenuncia: la Regione ha dimenticato Trieste e i suoi vecchi e ora corre ai ripari mettendo toppe. Subito bisognava occuparsene, perché le caratteristiche demografiche, il numero e la tipologia delle strutture per anziani devono essere note all’assessore competente, lui deve conoscerne le criticità e doveva provvedere subito a un piano specifico per questa emergenza. Spazi da allestire per ricoveri d’emergenza a Trieste esistono: bisognava prevedere e fare, invece siamo alla ricerca della nave". Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste, Laura Famulari, commentando la dichiarazione dell’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, in merito all’ipotesi di trasferire su una nave gli anziani contagiati nelle case di riposo.

"Quanto sta accadendo a Cattinara aggiunge preoccupazione – puntualizza Famulari – all’angoscia per i tanti morti, una percentuale molto più alta del resto della regione. No, presidente Fedriga, qui non siamo in un’oasi felice e non c’è da vantarsi. Oggi ci mettiamo le mascherine e anche i guanti, ma ci sono responsabilità su cui si dovrà tornare quando saremo fuori emergenza".