Gruppo PD Comune di Trieste, “Sindaco Dipiazza sostiene Fascisti 3/o Millennio”

Gruppo PD Comune di Trieste, “Sindaco Dipiazza sostiene Fascisti 3/o Millennio”

Preoccupazione e sdegno per il sostegno dato dal Comune di Trieste a un’iniziativa cui partecipano attivisti affiliati ai ‘Fascisti del Terzo millennio’ condannati per lesioni personali, aggressione e reclutamento di mercenari.
Così il gruppo consiliare del Partito democratico al Comune di Trieste stigmatizza la concessione di un contributo e delle sale comunali all’evento “Karen un popolo in lotta”, una mostra fotografica accompagnata da una conferenza che si terrà alla sala “Bobi Bazlen” di Palazzo Gopcevich il prossimo sabato 18 gennaio.
L’iniziativa – spiegano dal gruppo dem – è organizzata da associazioni vicine al movimento di estrema destra CasaPound e dalla sua casa editrice, che annovera tra i suoi relatori e autori delle foto personaggi dalla fama lugubre e con precedenti penali, non può essere sostenuta dal Comune di Trieste. Nuovamente, il sindaco e la sua Giunta si confermano pienamente legati all’estrema destra, a trazione Lega e Fratelli d’Italia.
Per i consiglieri dem
lo spirito del concerto dei tre Presidenti è solo sbandierato alla bisogna, se poi si negano sale e si vietano manifesti di mostre sulle leggi razziali, si partecipa al comizio fascista di Forza Nuova, si inaugurano statue a Gabriele D’Annunzio nella giornata del centenario della ‘impresa’ di Fiume, si plaude a discorsi guerrafondai alla Foiba di Basovizza, si pubblica in occasione della Festa della Repubblica la carta geografica dell’Italia comprensiva però anche dell’Istria, della Dalmazia e della Corsica.
Il gruppo del Pd ricorda al sindaco le parole del presidente Sandro Pertini
il fascismo non è un’idea, è l’antitesi delle libertà’, e conclude “il fascismo e i suoi propugnatori contemporanei non possono e non devono avere agibilità politica.
Omofobia: Famulari “Su caso Tuiach pesa silenzio sindaco Dipiazza”

Omofobia: Famulari “Su caso Tuiach pesa silenzio sindaco Dipiazza”

Il centrodestra nel Comune di Trieste si rende conto un po’ tardivamente della gravità delle esternazioni del consigliere Tuiach, e comunque pesa il silenzio di Dipiazza. Purtroppo sembrava non sapessero chi fosse questo soggetto quando la Lega lo candidava, quando diceva che il femminicidio non esiste o voleva intitolare ai ‘culimoni’ la sala matrimoni, quando dichiarava che Maometto era un pedofilo o se la prendeva con la Segre.
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, a proposito delle ultime esternazioni omofobe via Facebook del consigliere comunale ex leghista Fabio Tuiach.
Bene ha fatto il presidente del Consiglio comunale Panteca – aggiunge Famulari – a prendere le distanze da Tuiach e l’auspicio è che con le prossime elezioni si dichiari finita la stagione in cui tutto è lecito, pur di portarsi a casa qualche centinaio di voti.
Trieste: Famulari “Dipiazza si candida a gestire decadenza”

Trieste: Famulari “Dipiazza si candida a gestire decadenza”

Ci sono 1500 posti di lavoro a rischio, ogni giorno chiude un negozio, il calo demografico è costante, i nostri giovani se ne vanno, le strade sono sempre più sporche e Dipiazza continua a dipingere Trieste come la città del ‘momento straordinario’. Lui misura il successo sui cantieri, non sulla creazione stabile di ricchezza e di posti di lavoro, sull’opportunità di metter su una famiglia e progettare il futuro. Trieste non può continuare a essere la città in cui ci sono 64,6 individui a carico, ogni 100 che lavorano, perché questo significa la condanna sicura alla decadenza. Dipiazza si ricandida a gestire la decadenza.

Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, commentando le dichiarazioni del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, nell’intervista di fine anno pubblicata oggi dal quotidiano Il Piccolo.
E ribadisco – continua l’esponente dem – che Dipiazza sta ancora vivendo di rendita con i progetti lasciati dal centrosinistra perché, anche se finge di non sapere, il patto di stabilità bloccava la spesa ma non la progettazione e noi abbiamo guardato al futuro. Senza ricordare il piano regolatore e il piano del traffico, i progetti che lui stesso cita li ha trovati pronti: Esof si fa grazie alla sdemanializzazione del Porto vecchio, e così il magazzino 26 e il 18. Quella di via Rossetti è operazione avviata dalla nostra amministrazione con Cdp, e poi ci sono la caserma di Roiano, piazza Libertà, la rotonda di via Caboto, la rotonda di piazza Volontari Giuliani, la caserma ex-Chiarle la scuola San Giovanni), la pavimentazione delle sponde di Ponterosso, il primo piano di Palazzo Biserini….
Per Famulari
sul punto politico, Dipiazza farebbe meglio a guardare in casa del centrodestra, dove è notorio che gli appetiti non mancano. Stia sicuro che il Pd non gli farà alcuno sconto.
Antisemitismo: PD, a Trieste destra vota contro Segre

Antisemitismo: PD, a Trieste destra vota contro Segre

C’è una destra a Trieste che è un soggetto politico scandaloso, che non riesce a contenersi nemmeno quando entra e governa le istituzioni. È una beffa atroce sentire Fedriga che condanna a parole l’antisemitismo mentre i suoi commilitoni di partito decidono di considerare ‘non urgente’ una mozione che chiede di esprimere solidarietà alla senatrice Segre. A fronte di questa decisione vergognosa, il Pd e tutto il centrosinistra hanno sentito il dovere di abbandonare l’aula del Consiglio comunale.

Lo rende noto la segretaria provinciale Laura Famulari, dopo che è stata rifiutata l’urgenza alla discussione di una mozione consiliare che esprimeva solidarietà alla senatrice Liliana Segre e impegnava il sindaco “ad invitare la senatrice Liliana Segre alla solenne celebrazione del Giorno della Memoria alla Risiera di San Sabba e ad intervenire in un Consiglio comunale straordinario indetto in tale occasione” e a conferirle la cittadinanza onoraria.

Mi sento offesa e umiliata – ha spiegato Famulari – come cittadina italiana e come persona, e sento calpestata la dignità di Trieste, la città che più di altre non dovrebbe mai dimenticare, la città dove sono state promulgate le leggi razziali e dove c’era l’unico Lager tedesco sul territorio italiano. Per riguardo al ruolo di consigliera comunale, non era possibile restare un minuto di più in un Aula che non ha voluto dimostrare un rispetto semplicemente doveroso nei confronti di una testimone della Shoah minacciata oggi per il suo essere ebrea. La destra – ha indicato Famulari – si assume un’enorme responsabilità morale prima ancora che politica: il riduzionismo comincia a manifestarsi così è non si sa dove finisce. Stiamo attenti al grande imbroglio”, ha concluso.

Scuola e Ambiente Trieste  : Pd Trieste, “Da riscaldamento eccessivo sprechi e disagi a studenti, finestre aperte per troppo caldo”

Scuola e Ambiente Trieste : Pd Trieste, “Da riscaldamento eccessivo sprechi e disagi a studenti, finestre aperte per troppo caldo”

Troppo caldo nelle scuole e si studia con le finestre aperte.

Così commentano i consiglieri comunali triestini Giovanni Barbo, Valentina Repini e Fabiana Martini del Partito, i quali hanno presentato un’interrogazione sul tema del risparmio energetico

in realtà riguarda tutti gli edifici pubblici e che è di strettissima attualità, vista l’emergenza climatica e ambientale.

Così I consiglieri commentano la situazione climatica attuale :

Siamo all’assurdo, se gli insegnanti sono costretti a tenere aperte le finestre per abbassare la temperatura nelle aule dove studiano i ragazzi.

Per questo, nell’interrogazione si chiede chiaramente

.. come l’Amministrazione comunale intenda evitare disagi, spreco di risorse pubbliche e inquinamento da riscaldamento incontrollato. Oltre a dissipare energia e denaro, bisogna pensare anche alla salute: con temperature sui 20 gradi, riscaldare gli ambienti non fa bene né agli adulti né ai bambini.

Inoltre I consiglieri del  gruppo chiedono anche che

  le scuole siano provviste di termostato di regolazione della temperatura dell’ambiente e se sui radiatori siano installate le valvole termostatiche. Servono dispositivi che permettano al riscaldamento di spegnersi o accendersi quando la temperatura raggiunge i gradi desiderati.  Proprio perché il problema riguarda tutti gli edifici pubblici chiediamo se vi è stata mantenuta la riduzione di un grado centigrado prevista dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) del 2014, che prevedeva una serie di azioni per ridurre l’emissione di CO2 del 20% entro il 2020

Fermare l’offensiva armata turca contro il popolo curdo di Siria, mozione urgente PD

Fermare l’offensiva armata turca contro il popolo curdo di Siria, mozione urgente PD

Il PD invita il Comune di Trieste a prendere una posizione ufficiale sul conflitto che contrappone le milizie curde attive nel nord-est della Siria e la Turchia di Erdogan. Posizione da far pervenire al Governo italiano invitandolo a fare pressione sul Governo turco affinché interrompa l’offensiva armata.

 

Mozione urgente

Fermare l’offensiva armata turca verso i curdi

Il Consiglio comunale,

Premesso che:

  • il 9 ottobre 2019 il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’inizio dell’operazione militare “Sorgente di pace” contro i combattenti e la popolazione curda nel nord-est della Siria’ Un’offensiva lanciata dalle Forze armate turche, insieme all’Esercito nazionale siriano, e agevolata dall’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di ritirare i soldati americani presenti nella zona;
  • Erdogan ha dichiarato che lo scopo dell’operazione è quello di creare una “zona cuscinetto” nel nordest della Siria a est del fiume Eufrate che allontani dal confine con la Turchia le milizie dell’Ypg, le unità combattenti di protezione popolare curde, considerate dal governo turco un gruppo terroristico allo stesso modo del Pkk, i paramilitari del Partito dei lavoratori curdo, che da decenni si batte per vedere riconosciuta l’autonomia curda in territorio turco;
  • gli Stati Uniti hanno sostenuto e finanziato le Forze democratiche siriane, le Sdf, composte in gran parte dalle Ypg, le milizie curde che hanno combattuto sul territorio lo Stato lslamico, liberando tra le altre città anche Raqqa;
  • ad agosto, a seguito di un accordo Usa-Turchia che prevedeva la creazione di una “safe zone” che avrebbe dovuto dividere le forze turche da quelle curde, il governo americano aveva convinto i curdi a ritirarsi da alcuni avamposti di frontiera con la Turchia, promettendo loro protezione e sicurezza;
  • a settembre Erdogan ha minacciato l’Unione europea, con cui ha siglato un accordo nel 2016 per il controllo dei migranti, sostenendo di essere pronto ad “aprire le porte” ai rifugiati se non verrà creata una zona di sicurezza nel nord della Siria;
  • a sorpresa, a inizio ottobre Trump ha annunciato il ritiro dei soldati americani presenti nel nordest della Siria in modo da non interferire nelle operazioni militari turche. Per i curdi si tratta di “una pugnalata alle spalle”;
  • davanti all’ampiezza delle reazioni negative, il presidente Trump ha fatto un voltafaccia, affermando che non aveva dato il via libera alla Turchia per intervenire in Siria e ha limitato la portata del numero di militari da ritirare;
  • la conseguenza più rilevante di un’invasione turca nel nordest della Siria riguarda l’lSlS, che non è ancora stato completamente sconfitto, né in lraq né in Siria: nonostante da diversi mesi non esista più il Califfato, l’lSlS è tornato a organizzarsi in piccole cellule, riattivando le sue reti di finanziamento, ricominciando a reclutare nuovi membri, provocando attentati nelle città già liberate;
  • i miliziani dell’lsis attualmente nelle carceri siriane, che i curdi stimano in 12mila, e dei loro70mila familiari, sono una grande e rischiosa incognita, in quanto la necessità di disporre di tutti gli uomini abili al combattimento sta spingendo le forze curde a lasciare pressoché incustodite le prigioni in cui sono rinchiusi decine di migliaia di jihadisti dello Stato islamico;
  • in Siria rischia di prodursi una tragedia umanitaria e politica dalle conseguenze devastanti per I’intera regione mediorientale e per I’Europa,

Per tutto ciò premesso,

IMPEGNA IL SINDACO

 

  • a far pervenire per vie ufficiali al Governo nazionale la fortissima preoccupazione del Comune di Trieste per il precipitare degli eventi in Siria a causa dell’attacco deciso dalla Turchia;
  • ferma restando la volontà di mantenere i pacifici rapporti bilaterali con la Turchia, a chiedere al
    Governo nazionale di esercitare ogni più efficace pressione nei confronti del Governo turco affinché interrompa I’offensiva armata in atto e apra canali di dialogo;
  • a far pervenire al Governo la richiesta di assumere iniziative al Consiglio europeo e presso la Commissione Europea affinché l’Unione dimostri la volontà politica e offra la sua capacità militare a garanzia della pace e della sicurezza dell’area, chiedendo agli USA di fare altrettanto.

 

 

Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

Salute Trieste: Mozione Gruppo PD Consiglio Comunale, riguardo la situazione della sanità triestina

I problemi dell’ospedale di Cattinara, le ripetute segnalazioni sindacali in merito alla penuria di organico attivo e il blocco del cantiere per la riqualificazione architettonica degli edifici dell Hub ospedaliero Triestino, richiedono  risposte chiare da parte del Comune e dalla Regione;  pertanto il gruppo PD ha presentato in consiglio comunale, la seguente mozione :

 

PARTITO DEMOCRATICO
Mozione urgente: situazione sanità triestina

Considerato che ampiamente documentato dagli ultimi mesi di cronache cittadine, la situazione della sanità triestina ha raggiunto un preoccupante livello di criticità.

Viste le ripetute segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali in merito alla precarietà delle dotazioni organiche, probabilmente insufficienti oggi a garantire l’erogazione di servizi tempestivi e sicuri (il sistema sta garantendo il riposo di 11 ore previsto dalle norme europee?),nonché il mancato sblocco  al tetto di spesa per il personale sanitario da parte dell’assessore Riccardi – sebbene una norma nazionale già lo consenta- richiamano una responsabile presa d’atto di fronte ad una situazione da “allarme rosso”.

Considerato che al  dato drammatico degli organici si aggiunge la notizia, del blocco definitivo del cantiere per la riqualificazione dell’ospedale di Cattinara, uno dei due ospedali Hub del FVG. Dopo due anni di ping-pong incomprensibile ai cittadini, apprendiamo da notizie di stampa della rottura unilaterale del contratto. Il braccio di ferro legale già annunciato mette un pesante punto interrogativo sul futuro dei lavori, ed evidentemente  condanna l’ospedale di Cattinara a dover funzionare in condizioni di estremo disagio e con un forte ridimensionamento degli spazi da dedicare alle attività di cura. E non sappiamo per quanto tempo.

Ovviamente questa vicenda riguarda anche il Burlo, dove ci sono criticità non marginali.

Questa situazione va ulteriormente soppesata alla luce di quanto previsto dalla “controriforma” Riccardi-Fedriga, ovvero la fusione con Gorizia e Monfalcone e pur non essendo ora in grado di valutare ora l’impatto che la fusione avrà, possiamo immaginare che un sistema già provato come quello triestino, farà ulteriore fatica.

Avremmo voluto apprendere dagli atti di programmazione di ASUITS che questi aspetti sono stati presi in considerazione, attentamente valutati e ragionevolmente affrontati.

Purtroppo il Piano Attuativo Locale (PAL) approvato recentemente non riporta nulla che faccia capire che la situazione di lungo disagio per cittadini e operatori sarà affrontata con azioni e interventi mirati.

 

Valutato tutto ciò, preso atto dell’approvazione formale del PAL di ASUITS pronunciata dal Comune di Trieste in sede di Conferenza delle autonomie locali, e richiamata la funzione di tutela dei bisogni di salute della popolazione e delle comunità locali attribuita al Sindaco della città di Trieste,

si chiede

che il Sindaco si faccia urgentemente parte attiva nel rappresentare tali istanze all’assessore Riccardi e al Commissario Straordinario di ASUITS dott. Poggiana, oltre alle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati riferendo in Aula o in sede di audizione dei sindacati.

Trieste: Famulari, ok a Porto Vecchio per aggregazione. Ma bisogna programmare non improvvisare

Trieste: Famulari, ok a Porto Vecchio per aggregazione. Ma bisogna programmare non improvvisare

Porto vecchio può offrire soluzioni alle esigenze di aggregazione e di svago della città e diventare un polo di attrazione per tutto l’hinterland, ma bisogna pensarci per tempo, programmare e non improvvisare. Se Dipiazza intende andare seriamente in quella direzione cominciamo a discutere modi e tempi con esperti, e all’interno di una visione complessiva dell’area. Al momento questa visione è ancora molto parziale, e non si può tirar fuori dal taschino Porto vecchio come risposta alle varie domande che di volta in volta la città presenta, dai parcheggi alla scienza agli spazi per i giovani”.
 
Lo afferma la segretaria provinciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando l’ipotesi del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, secondo il quale in Porto vecchio “sarà giusto prevedere anche per i giovani delle situazioni in cui divertirsi in sicurezza”. Per la segretaria dem
 
Trieste non può diventare la città dei ‘no’, soprattutto se sono quelli di Polidori con cui ci facciamo ridere addosso da mezza Europa quando va bene. Ma per fortuna c’è una differenza sostanziale tra la ‘sicurezza’ e il ‘comune senso del pudore’ del vicesindaco e il lavoro quotidiano della Questura e della Polizia locale. E allora ok alla prevenzione di situazioni che possono essere pericolose o moleste, ma guidati dal buon senso. Soprattutto non restiamo a guardare – aggiunge Famulari – i fenomeni che crescono sotto i nostri occhi senza far niente. Sappiamo che Trieste diventerà sempre più una città in cui si viene da fuori anche per l’offerta di qualità del tempo libero: una buona amministrazione deve guidare questo sviluppo”.
Consiglio Comunale vota variazioni di bilancio: soldi ai teatri ma nulla sul sociale

Consiglio Comunale vota variazioni di bilancio: soldi ai teatri ma nulla sul sociale

Lunedì sono state votate le variazioni di bilancio: il tanto atteso cambio di passo, lo slancio strategico visto il rimpasto di giunta fatto dopo il 26 maggio, non sono arrivati.  Il dato più importante – motivo per cui i nostri consiglieri non hanno votato contro ma si sono astenuti – è la posta a bilancio a favore dei #teatri cittadini. Il resto mera ordinaria amministrazione, con una grande preoccupazione: nessun ristoro sul Sociale massacrato ad aprile nel bilancio previsionale.
Si è anche discussa la nostra mozione contro la chiusura del centro diurno di via Udine. Abbiamo appreso in aula dell’assessore che è stata fatta una marcia indietro, non si chiuderà il centro ma andranno ridefinite le competenze. Non ci è stata data però alcuna indicazione rispetto a quali obiettivi verranno perseguiti come prioritari. Continuiamo vigili e aspettando i necessari chiarimenti.

Trieste: uffici chiusi per tessere bus invalidi

Trieste: uffici chiusi per tessere bus invalidi

È stato più che dimezzato l’orario di apertura dello sportello dedicato alle tessere bus per persone appartenenti a categorie particolari, invalidi civili: da cinque mattine a settimana il servizio è ridotto a sole due. La giunta Dipiazza si muova e chieda alla Regione di ripristinare gli orari precedenti”.
 
La denuncia è della consigliera comunale Antonella Grim (Pd), che ha raccolto segnalazioni e lamentele dopo che, dallo scorso primo maggio, gli orari di apertura dello sportello tessere agevolate per il trasporto pubblico locale presso la Motorizzazione civile adibito al rilascio dei titoli di viaggio agevolati è stato tagliato, passando da un’apertura prevista dal lunedì al venerdì dalle 8.30  alle 12.00, ad un apertura al pubblico prevista solo il martedì dalle 8.30 alle 12.00 e il giovedì dalle 8.30 alle 12.00. 
 
Ho presentato una interrogazione all’assessore comunale competente – spiega Grim – affinché si attivi presso la Regione Fvg a tutela dei nostri concittadini più deboli. Un simile taglio è inaccettabile, proprio perché questo servizio è dedicato a una porzione della popolazione più fragile e quindi bisognosa di un servizio più strutturato e continuo. Inoltre, non vorrei che questa riduzione oraria fosse legata ad un ridimensionamento del personale dedicato agli uffici della motorizzazione civile di Trieste”. Per la consigliera dem “il nostro Comune non deve accettare alcuna ipotesi di ridimensionamento di uffici regionali presenti nel capoluogo. Auspico pertanto un intervento deciso della nostra giunta comunale”.