Amministrative in provincia di Trieste, per il PD bilancio positivo

Amministrative in provincia di Trieste, per il PD bilancio positivo

È positivo per il PD il bilancio delle elezioni amministrative nei comuni in provincia di Trieste al voto negli scorsi giorni.
A San Dorligo-Dolina viene eletto sindaco Aleksander Coretti, confermando vincente la scelta dell’unità della coalizione di centro sinistra. Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste, augura alla nuova squadra amministrativa

un ottimo lavoro, come ottima è stata la campagna elettorale, piena di spunti e di buone idee.”

La vittoria a Sgonico è “il giusto riconoscimento da parte della comunità per il lavoro svolto dalla sindaca Monica Hrovatin e dalla sua giunta.” afferma Paglia.

Per quanto riguarda il comune di Monrupino, confermata Tanja Kosmina, con uno scarto di 48 voti: “Anche in questo caso, evidentemente si è voluto premiare quanto realizzato dalla sindaca e dalla sua amministrazione nel primo mandato”, conclude Paglia.

Europee, PD Trieste: soddisfazione nelle prime dichiarazioni

Europee, PD Trieste: soddisfazione nelle prime dichiarazioni

Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste, a spoglio ancora da concludere, ma con i risultati ormai evidenti, commenta così l’esito delle elezioni europee:

Il Partito Democratico esprime soddisfazione per i risultati elettorali ottenuti a livello provinciale, che si allineano con i dati nazionali. Con una percentuale di poco più del 24%, il PD si conferma il secondo partito più votato anche nella nostra città, ricevendo ancora una volta la fiducia degli elettori. Questo risultato è un riscontro positivo per il lavoro svolto finora. Siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare, ma i risultati ottenuti ci incoraggiano a continuare sulla strada intrapresa, rafforzando il nostro impegno per rispondere alle esigenze dei cittadini.”

“C’è un dato, però, su cui non possiamo che esprimere il nostro rammarico” continua Paglia “e si tratta dell’alto tasso di astensionismo, di cui riteniamo in larga parte responsabile il partito della destra, la cui campagna elettorale ha diffuso valori negativi e ostili nei confronti dell’Europa. Ma sembra comunque che i loro elettori abbiano compreso e risposto entro le urne in modo adeguato”.

«Insieme per l’Europa che vogliamo», molto partecipata la manifestazione di chiusura della campagna elettorale PD

«Insieme per l’Europa che vogliamo», molto partecipata la manifestazione di chiusura della campagna elettorale PD

Giovedì 6 giugno alle 18:30, in piazza Cavana, si è tenuto l’evento di chiusura campagna elettorale del PD di Trieste con la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia, la segretaria regionale Caterina Conti e il deputato Gianni Cuperlo. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 200 tra iscritti, militanti, sostenitori ed elettori, non sono mancate le presenze di parlmanetari e consiglieri regionali e comunali del Partito Demcoratico.

Al termine un brindisi a un’Europa nella quale i diritti, la democrazia e la solidarietà siano al centro delle politiche del nuovo Parlamento e della nuova Commissione europea.

 

 

Premierato, Rojc (PD): la nostra opposizione è durissima

Premierato, Rojc (PD): la nostra opposizione è durissima

Si è svolto il 4 giugno l’incontro organizzato dal circolo PD di San Dorligo-Dolina nell’ambito della campagna elettorale per le amministrative del Comune di San Dorligo-Dolina: “Premierato e autonomia differenziata: indispensabili o dannose?”

Dopo un’introduzione da parte di Alenka Vazzi, candidata capolista PD e coordinatrice della componente slovena del partito, che ha ringraziato l’intera squadra al lavoro per le amministrative del Comune, la senatrice Tatjana Rojc ha messo a fuoco i punti più critici della riforma, a partire dallo svilimento della figura del Presidente della Repubblica, del ruolo del Parlamento. La senatrice ha anche espresso preoccupazione per la concentrazione del potere governativo nelle mani di un’unica persona e si è detta contraria all’eliminazione della carica di Senatore a vita, in quanto verrebbe meno quella quota di saggezza che la nostra Costituzione prevede necessaria nel nostro Parlamento.

“C’è un vulnus potente in questa riforma” afferma Rojc “perché non tiene conto del fatto che le nostre madri e i nostri padri costituenti hanno discusso a lungo su quale fosse il modello migliore da applicare. Da cittadine e cittadini vogliamo sapere quale sia il modello che si vuole lasciare ora ai nostri figli. Di fatto si sta togliendo voce ai cittadini, sminuendo il ruolo del Parlamento. Per questo il nostro è un “no” deciso, perché questa strada ci pare senza uscita e la revisione pericolosa e illiberale.”

“La riforma, inoltre – continua Rojc – non viene condivisa tra maggioranza e opposizione, non c’è confronto, cosa che sarebbe invece fondamentale visto che la Costituzione cementa l’unità del Paese e non deve essere divisiva. Se passa questa riforma – conclude la senatrice – sarà un passaggio grave per il nostro Paese”.

A seguire, l’intervento di Adele Pino, che ha puntualizzato aspetti più specifici della riforma, legati soprattutto alle Regioni e alle relative competenze: “Nel testo della riforma, sono citati tutti i principi costituzionali ma poi non trovano alcun seguito nell’applicazione per fare in modo che i cittadini di varie Regioni godano di una situazione di parità. Il nuovo assetto farebbe invece aumentare la forbice tra Regioni più floride e quelle più povere, creando uno “stato arlecchino”.

A conclusione dell’evento, i saluti del candidato sindaco Coretti e della segretaria del PD provinciale Maria Luisa Paglia.

 

 

 

No all’ovovia: PD, un futuro diverso per Trieste centro d’Europa

No all’ovovia: PD, un futuro diverso per Trieste centro d’Europa

Si è tenuto questa mattina presso l’Antico Caffè San Marco di Trieste un incontro molto affollato, che ha visto la partecipazione della Deputata europea Elisabetta Gualmini, il Presidente del Comitato NO OVOVIA William Starc e il Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Russo.

La riunione è stata introdotta dalla Segretaria Provinciale del PD, Maria Luisa Paglia, che ha ringraziato la Deputata Gualmini per la sua “capacità di ascolto durante gli ultimi cinque anni e l’impegno costante nel portare avanti le istanze del territorio di Trieste con determinazione”.

Il Presidente Starc ha sottolineato “l’importanza di non arrendersi nella battaglia per contrastare il progetto dell’amministrazione comunale dell’ovovia”, ribadendo così la volontà del Comitato di continuare la lotta contro il progetto.

Francesco Russo ha evidenziato come la Deputata Gualmini sia stata “rappresentativa del territorio e attiva sia sul campo del contrasto del progetto ovovia sia nel campo dei diritti del lavoro”.

La Deputata Gualmini, facendo un excursus su quanto realizzato durante il suo precedente mandato, ha ribadito “l’importanza della difesa dei diritti dei lavoratori” e ha condannato “certi lavori automatizzati che rischiano la disumanizzazione”.

È stata un’occasione per discutere sia del progetto NO OVOVIA che di tematiche di rilevanza generale e per ribadire l’importanza delle future elezioni europee, nonché della collaborazione tra istituzioni e cittadini nell’affrontare le sfide presenti e future.

 

Video dell’evento con gli interventi di Maria Luisa Paglia, Francesco Russo, William Starc e le conclusioni di Elisabetta Gualmini

 

Le foto dell’incontro

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Migranti: Majorino (PD), la destra alimenta la cultura dell’emergenza permanente per consenso politico

Un incontro molto partecipato di confronto e spunti reciproci tra interlocutori e pubblico quello di ieri al Caffè San Marco con Pier Francesco Majorino, responsabile politiche migratorie nella segreteria del Partito democratico, a tema migranti e accoglienza diffusa.

L’accoglienza diffusa può contribuire a ridurre il rischio di ghettizzazione  e favorire un maggiore coinvolgimento della comunità locale nel processo di integrazione e inclusione, promuovendo la coesione sociale, la conoscenza e il rispetto reciproco tra migranti e residenti.”

Così nei saluti introduttivi Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste –

La destra continua a investire sulla non gestione della vicenda e punta addirittura sul fallimento della propria azione politica, perché questa è in questo modo che può coltivare l’emergenza permanente sull’immigrazione e far crescere l’insicurezza e la paura.”

Ha detto Majorino, dopo gli interventi anche di Linda Tomasinsig, sindaca di Gradisca e responsabile immigrazione PD FVG, e Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà.

Occorre cambiare il sapore di una vicenda che è storia di uomini, donne, bambini, deve mutare l’atteggiamento generalizzato e questo cambiamento – ha continuato Majorino – si otterrà necessariamente dopo una battaglia politica giocata in attacco, perché nessuno ce lo regalerà, ma sarà necessario cambiare le regole, a partire dal superamento della legge Bossi-Fini. Dobbiamo insistere sul cambio di narrazione – ha concluso Majorino – e ricordarci che stiamo parlando di persone che non sono solo oggetto di assistenza da programmare, ma anche storie con cui confrontarsi.

 

Rivedi gli interventi di Gianfranco Schiavone, Linda Tomasinsig, Maria Luisa Paglia e Pierfrancesco Majorino e del pubblico in sala

 

Le foto della serata

 

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Europee: inaugurazione campagna elettorale con Bonaccini e Vito

Si è tenuta sabato 4 maggio al Caffè San Marco di Trieste, alla presenza di oltre 200 iscritti e sostenitori, l’apertura della campagna elettorale PD per le Europee di giugno, alla presenza di Stefano Bonaccini, candidato capolista nella circoscrizione Nordest, e Sara Vito, unica candidata FVG. Presenti anche Caterina Conti e Maria Luisa Paglia, rispettivamente segretaria regionale e provinciale PD.

Paglia esprime profonda gratitudine per l’impegno di entrambi i candidati, sottolineando quanto il Presidente Nazionale del PD, Stefano Bonaccini, nel panorama della politica italiana sia un esempio di operosità e vicinanza ai territori. La sua dedizione nel conoscere le realtà locali e le esigenze delle persone dimostra un’autentica sensibilità verso le sfide quotidiane dei cittadini.

È importante sottolineare come Bonaccini rappresenti un politico in grado di ascoltare e comprendere le necessità della gente comune, – dichiara Paglia – evidenziando l’importanza di un partito capace di dialogare con tutti, senza distinzioni di estrazione sociale o culturale. Il PD di Trieste riconosce in Bonaccini un leader che porta avanti valori di inclusione e solidarietà, fondamentali per costruire una società più equa e solidale”.

La sua candidatura come capolista nella circoscrizione Nordest rafforza la nostra convinzione che si tratti del candidato che tutelerà e potenzierà il ruolo di Trieste e del FVG presso l’UE, senza dimenticare le fasce più vulnerabili della società, così come siamo convinti che Sara Vito rappresenterà adeguatamente le istanze dei cittadini della nostra Regione.

 

Rivedi gli interventi di Stefano Bonaccini, Sara Vito, Maria Luisa Paglia e Caterina Conti

Intervista di Tele Quattro alla Segretaria provinciale Maria Luisa Paglia

Le foto di Stefano Bonaccini nella tappa in provincia di Trieste

Conti propone rosa di nomi per Parlamento

Conti propone rosa di nomi per Parlamento

Assemblea e Direzione votano Serracchiani, Rojc, Russo e Conti

L’Assemblea e la Direzione provinciali di Trieste del Partito democratico, tenendo conto della discussione politica, delle riflessioni collettive, del pluralismo e della specificità territoriale di Trieste, tenendo conto dei parlamentari uscenti, di una necessaria e fondamentale condizione di rinnovamento e di una condizione di valorizzazione delle competenze nella diversità, propone alla Direzione regionale del Partito la seguente ‘rosa’ di nomi per le liste del PD: Debora Serracchiani, Tatjana Rojc, Francesco Russo, Caterina Conti. Gli organismi danno mandato pieno alla segretaria provinciale per individuare ulteriori candidature esterne al partito che possano rappresentare un valore aggiunto”. Lo rende noto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, al termine della riunione della direzione provinciale del partito che si è tenuta nella sede di via Geppa.

Nella sua relazione la segretaria ha stigmatizzato “il clamoroso errore di chi ha innescato la crisi e lo sciagurato e irresponsabile cinismo di chi ne ha approfittato” sottolineando tuttavia che “il Pd diTrieste è pronto, la segreteria è rodata, i segretari dei circoli sono attivi con i loro direttivi, il tesseramento è aperto, la comunità è unita. Siamo presenti sul territorio e – ha aggiunto Conti – come partito abbiamo costruito un’interlocuzione forte con le forze sociali, politiche, con le realtà produttive, con i mondi culturali. Un lavoro fatto in questi mesi che ora ci fa trovare pronti”.

Parlando delle parlamentari uscenti, la segretaria ha ricordato che Serracchiani “è capogruppo alla Camera, ha un consolidato ruolo nazionale, è vicepresidente nazionale del Partito, è un volto noto ormai da anni e rappresenta l’intero territorio regionale e con tutta evidenza non solo il territorio di Trieste”, mentre Tatjana Rojc “cinque anni fa sembrava una persona nuova alla politica e si è invece dimostrata una parlamentare preparata, rappresentante della comunità slovena ma non solo di questa, presente in tutto il nostro territorio regionale plurale e complesso”. Facendo anche i nomi di Francesco Russo e Roberto Cosolini (che ha declinato), la segretaria ha così indicato i criteri da adottare nella selezione delle candidature: “parlamentari uscenti, personalità rilevanti del partito o che vanno indicate per funzione e per quello che rappresentano e pluralismo”.

Conti, a Duino si cambia

Conti, a Duino si cambia

Rojc: ha vinto volontà di buon governo
 “Solo insieme si vince. Ritorniamo alla guida del Comune dopo 5 anni, per cambiare Duino-Aurisina. Siamo orgogliosi di aver creduto in questa sfida e di aver contribuito alla vittoria con la nostra lista. Da domani si cambia, con umiltà e coraggio”. Sono le parole della segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo la conferma che Igor Gabrovec è il nuovo sindaco di Duino Aurisina (Trieste).
Per la senatrice Tatjana Rojc (Pd) “ha vinto la comunità, ha vinto la volontà del buon governo, della visione di un futuro, la politica della collaborazione. Hanno vinto i valori della convivenza e dell’operosità. Il comune gira una pagina imporrante per lo sviluppo delle sue peculiarità e la valorizzazione delle potenzialità”.

È il momento di una «Trieste Calling»: attrarre 5mila giovani in 10 anni.  Una nuova progettualità contro la comfort zone dei rimpianti e della decadenza

È il momento di una «Trieste Calling»: attrarre 5mila giovani in 10 anni. Una nuova progettualità contro la comfort zone dei rimpianti e della decadenza

È per definizione la città delle contraddizioni e dei paradossi, dove ad esempio eccellenze radicate da tempo, penso al sistema dell’alta formazione e della ricerca, al tessuto multiculturale, o più recenti, il rilancio della portualità e la svolta di porto vecchio, non sembrano incidere su una prospettiva demografica che ci vede da decenni in declino. Siamo ormai sotto i 200mila (72.000 in meno rispetto a 50 anni fa), e sempre più vecchi. E se non bastassero le attuali opportunità a invertire questa tendenza? Se fosse necessario un colpo d’ala, qualcosa di più?

Viene in mente la storia di questa città, quando la crescita del porto attorno al punto franco e la condizione di piattaforma logistica ante litteram di una parte d’Europa determinarono una grande chiamata, una «CALL spontanea», per usare un’espressione moderna e globale, verso una moltitudine di giovani: greci, serbi, armeni, austriaci, ungheresi, italiani e altri ancora, spinti a venire qui a realizzare  progetti di vita, a costruire le proprie fortune, a scrivere  una storia collettiva di imprenditorialità e innovazione, che ha lasciato segni indelebili nella crescita della Trieste moderna e  nel patrimonio religioso, artistico, culturale, architettonico che rendono questa città unica. È una storia che ci parla anche di futuro, un futuro che a qui sembra aver tanto bisogno di… Next Generation.

Come dicevo il contesto esiste, ma va rafforzato con azioni coordinate che abbiano come filo conduttore il voler attrarre e trattenere giovani. Un insieme di attrattori specifici quindi, che creino un’immagine da promuovere di «Trieste Calling, invita i giovani a realizzare i loro progetti».

Qualche seme in questo senso lo avevamo piantato negli anni alla guida della città: penso al progetto che avevamo avviato perché il contenitore di Corso Cavour (oggi  Urban Center) fosse destinato ad ospitare e facilitare progetti di impresa e di professione avviati da giovani, o all’idea di trasformare le residenze già studentesche di Cittavecchia in opportunità abitative autonome per giovani coppie, all’aumento di asili nido, o ancora al tentativo dell’ Hackathon, fatto  per coinvolgere le intelligenze e le capacità giovanili nella progettazione di servizi urbani avanzati.

Oggi Istituzioni, comunità scientifica, imprese potrebbero condividere questa priorità e promuovere una «Trieste Calling young people», destinando a queste scelte di indirizzo risorse adeguate. Cito ad esempio:

  • caratterizzare l’offerta di alta formazione universitaria e post, anche con un sistema di incentivi, verso i giovani del centro est Europa affinché questa sia la città di riferimento culturale del mondo a est di Trieste
  • offrire contenitori e servizi a condizioni agevolate a progetti d’impresa, di lavoro, di cultura in modo da favorirne insediamento, nascita e sviluppo
  • creare un’offerta integrata di soluzioni abitative, a partire dal tanto patrimonio immobiliare libero, e con loro asili, verde, servizi, e una mentalità children friendly
  • promuovere le diverse opportunità formative e di lavoro collegate a tutta l’economia del mare
  • attirare a Trieste, ad esempio in Porto Vecchio, un centro di formazione di un grande player dell’economia digitale e dei settori ad alta innovazione
  • sostenere ed allargare lo scouting di idee per start up che viene portato avanti da soggetti come la Biovalley Investments

 

Abbiamo esempi, nel rispetto delle proporzioni: penso alla trasformazione di Berlino grazie ad una grande forza attrattiva verso i giovani. O penso alle aree a maggior densità di innovazione in giro per il mondo, da Israele alla Silicon Valley, contraddistinte dalla multiculturalità come fattore che apporta freschezza, stimoli ed opportunità.

Qui vorrebbe dire riproporre una vocazione che in passato ha determinato la nostra fortuna, ma anche favorire una biodiversità di stili di vita, dove fantasia, voglia di vivere e nuove idee disegnino la nuova Trieste.

Forse è un sogno, ma vorrei che questa città si unisse nella sfida di lanciare una vera e propria CALL, per far sì che nei prossimi 10 anni 5000 giovani, compresi i triestini che se ne sono andati, potessero sceglierla per il proprio futuro e, insieme, per il nostro.

Tanti possono concorrere ma è fondamentale una leadership politica che guidi e diriga in una logica d’insieme i diversi apporti in questa direzione. E che orienti in questo senso gli investimenti. Dobbiamo decidere se sarà questa la mission della politica oppure se siamo destinati a continuare a coltivare una comfort zone, tra rimpianti e decadenza, rimanendo, come ci ricorda una splendida canzone di Otis Redding, «sittin’ on the dock of the bay, wastin’ time» (seduto sul pontile della baia, sprecando il mio tempo)

 

Roberto Cosolini
Consigliere regionale PD