Lavoratori sottopagati Euro&Promos: serve una verifica immediata

Lavoratori sottopagati Euro&Promos: serve una verifica immediata

«Piena solidarietà con il personale della Euro&Promos precario e sottopagato che lavora nei musei di Trieste, per il quale è in corso una mobilitazione di sensibilizzazione. Chiediamo all’azionista di controllo della società, che è anche assessore regionale al Turismo e ha un un imponibile di circa 850 mila euro nella dichiarazione 2021, di intervenire a fronte di una situazione che vede ripetersi un disagio che confina con lo sfruttamento. Un malessere che è già venuto alla luce in passato a Trieste e più recentemente a Ferrara, e al quale non è accettabile si risponda con toni minacciosi. Anzi, ci aspettiamo che il Comune di Trieste, che paga Euro&Promos per i servizi, verifichi il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori. Non ci si arricchisce alle spalle dei lavoratori.» Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che è stata annunciata una raccolta di firme per sensibilizzare il pubblico dei musei del capoluogo giuliano sulle condizioni di lavoro personale assunto dalla società Euro&Promos, che ha in appalto la gestione dei servizi museali ed espositivi triestini.

Della segreteria provinciale del partito intervengono anche Marina Coricciati, delegata alla cultura, e Giancarlo Ressani, delegato al lavoro, per i quali «è molto grave ciò che sta emergendo dalle denunce dei sindacati sulla condizione dei lavoratori nei nostri musei. Sarebbe ora di smetterla di pensare che chi lavora nel settore culturale debba venire sfruttato. Alcuni dicono che “con la cultura non si mangia” e in un certo senso – evidenziano i due esponenti dem – è vero se le condizioni sono quelle che si stanno palesando anche nella nostra città. Le denunce che riportano una retribuzione diversa e più bassa alle mansioni svolte sono indicative di una preoccupante situazione di irregolarità e sfruttamento dei lavoratori della cultura di Trieste. Esiste un CCNL ad hoc per i lavoratori del settore culturale, l’Amministrazione comunale appaltatrice si impegni a farlo applicare», concludono Coricciati e Ressani.

Museo del Mare in Porto Vecchio: progressi e interrogativi aperti

Museo del Mare in Porto Vecchio: progressi e interrogativi aperti

Il futuro del Museo del Mare in Porto Vecchio è stato oggetto di discussione in commissione la scorsa settimana: si tratta di un tema di grande rilevanza per l’assetto dell’offerta culturale della città, sul quale un’interrogazione presentata dal nostro consigliere Giovanni Barbo nell’agosto 2018 è ancora in attesa di risposta.

Nel frattempo, il progetto è andato avanti: il Comune è in attesa di un certificato prevenzione incendi che consenta di aumentare la capacità ricettiva del Magazzino 26 (attualmente limitata a 300 persone) e intende spostare lì entro primavera 2020 il contenuto dell’attuale Museo del Mare e quello del Magazzino 18. Tra gli elementi positivi emersi in commissione, vi è la notizia che il Museo della Bora e il Museo dell’Antartide andranno a far parte del nuovo Museo del Mare, così come la disponibilità da parte dell’amministrazione a ragionare sull’intitolazione del nuovo museo a Ressel.

Lascia invece estremamente perplessi il fatto che non ci sia ancora un’ipotesi o un modello di gestione: con che personale il Comune intende far funzionare il Museo? Con quali collaborazioni scientifiche, dall’Università agli enti di ricerca? I rappresentanti Pd in commissione hanno anche chiesto che venga ripreso il dialogo con Italia Marittima per il passaggio al Comune di quella consistente parte dell’archivio del Lloyd Triestino che ancora giace nei loro archivi.

È invece decaduta la suggestiva ipotesi di utilizzo a fini anche espositivi del bacino 0, attiguo ai magazzini 24 e 25. Si tratta, in un certo senso, di dettagli, ma considerato che il polo museale dovrebbe diventare uno dei grandi attrattori della città, l’intero gruppo del Partito Democratico intende approfondire ogni aspetto del progetto, continuando a chiedere chiarimenti e a proporre idee.