Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Nel Giorno del Ricordo riviviamo il dramma che hanno vissuto moltissime famiglie a Trieste, che con l’Esodo sono arrivate in fuga dalla Jugoslavia. La nostra storia locale si colloca nella storia più generale dell’Europa del secondo dopoguerra, quando centinaia di migliaia e talvolta milioni di persone in tutto il continente hanno subito spostamenti forzati e lo sradicamento dalla propria terra. Gli esuli d’Istria Fiume e Dalmazia hanno molto spesso patito una condizione precaria fino ai campi profughi, la derisione, il silenzio delle Istituzioni, il negazionismo. Io stessa, nipote di esuli istriani, riconosco in me la parte d’identità familiare che viene da questa storia. La conservo nel cuore, protetta dal tumulto della politica”.

Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione del Giorno del Ricordo.

Le memorie non saranno mai condivise – ribadisce Conti – ma la pietà umana, la comprensione e gli approfonditi studi storici aiutano ad avvicinarsi, da sponde opposte, a riconoscere la follia di tutte le sopraffazioni etniche e ideologiche, a lavorare per vincere sospetti e rancori, a convivere in pace. Le Istituzioni – conclude – siano garanti di questo processo”.

Video della dichiarazione di Caterina Conti 

Famulari: il Comune difenda dagli estremisti il Giorno del Ricordo

Famulari: il Comune difenda dagli estremisti il Giorno del Ricordo

“Le Istituzioni e il Comune di Trieste in modo speciale hanno il dovere di difendere il Giorno del Ricordo da estremisti di qualunque estrazione ideologica. Il 10 Febbraio non sia stravolto in occasione di ritrovo per nostalgici del Ventennio”. Lo afferma la segretaria proviciale del Pd di Trieste Laura Famulari, commentando il calendario degli eventi programmati dal Comune di Trieste in occasione del Giorno del Ricordo, tra cui si trovano iniziative dedicate al “fasullo vittimismo sloveno usato contro gli italiani” o ai “terroristi jugoslavi responsabili dell’incendio del Balkan”.
“Dal giorno del Concerto dei tre Presidenti spesso citato dal Sindaco – spiega Famulari – invece di fare passi avanti sembra che torniamo indietro e riprendano corpo i fantasmi del passato. Purtroppo tutto questo non aiuta a rasserenare gli animi e c’è da augurarsi che quest’anno la Foiba di Basovizza sia rispettata come conviene a una tomba e a monumento nazionale e – conclude – non torni a essere usata a sproposito come palcoscenico”.