Con importanti tagli ai servizi sociali e alla cultura e l’aumento delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti), il bilancio del Comune per il 2019 si presenta sciatto e fallimentare. La giunta di centrodestra ha deciso infatti di far pagare a tutti noi la conclamata assenza di qualsiasi politica seria e pluriennale per il miglioramento della raccolta differenziata e il risultato è che, a fine maggio, ci ritroveremo tutti tariffe Tari più salate! E servizi sempre uguali, purtroppo, con l’eccezione di qualche contenitore per deiezioni canine in più e qualche giardino ripulito. Inoltre, cosa mai accaduta fino ad ora, sono stati tagliati importanti fondi destinati al sociale e alla cultura, con procedure poco trasparenti e nella totale mancanza di dialogo con le opposizioni.

Il gruppo consiliare del Pd ha cercato di fare un’opposizione ferma ma costruttiva e ha presentato diversi emendamenti, dalla richiesta di aumento dei posti negli asili nido convenzionati, all’aumento delle corse degli autobus nel fine settimana, a un ulteriore incremento delle risorse per la ristrutturazione dei serramenti nelle scuole. Esito? Tutti bocciati.

Persiste dunque l’atteggiamento di chiusura da parte dell’attuale amministrazione, che nega sistematicamente all’opposizione una discussione nel merito dei contenuti e sembra essersi dimenticata che il suo compito è gestire il presente e costruire il futuro della città: da mesi, infatti, preferisce concentrare tutta la sua attenzione sul passato, strumentalizzandolo quotidianamente a fini politici.

 

Rassegna stampa

Il Piccolo di Trieste
TriestePrima.it