Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

Ovovia: Conti, tanti cittadini condividono partecipazione

“E’ bello vedere tanti cittadini oggi in fila sotto la pioggia che condividono e danno corpo alla nostra idea di ampia partecipazione democratica. Il ‘no’ all’ovovia nasce all’interno del centrosinistra e molti esponenti del Pd hanno firmato stamattina per fermare un progetto che non ci convince e su cui chiediamo che la cittadinanza sia coinvolta. E’ un progetto che a nostro avviso non risolverebbe il problema dell’accesso alla città dal nord, con rilevanti aspetti di impatto paesaggistico e ambientale, e i cui costi rischierebbero di ricadere in futuro sui triestini. Chiediamo che l’Amministrazione ascolti i cittadini senza pregiudizi: spendere non significa per forza spendere bene”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, commentando l’alto afflusso di cittadini ai punti di raccolta firme allestiti in città per richiedere un referendum sulla realizzazione della cosiddetta “ovovia”.

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

Conti, basta “no greenpass” contro istituzioni

La destra a Roma è contro emergenza, a Trieste a favore
“Il teppista ‘no greenpass’ che ha interrotto il Consiglio comunale dopo aver hackerato il sistema online ha commesso un violenza ingiustificabile, è stata l’ennesima squallida prevaricazione di chi distorce il concetto di libertà per imporre la propria presenza. Basta aggressioni alle istituzioni”. Lo afferma la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che la riunione del Consiglio comunale del capoluogo è stata interrotta dall’intrusione di un hacker “no greenpass” che ha postato una serie di messaggi contro il Governo instaurando parallelismi con il nazismo.
La segretaria dem auspica che “si agisca a norma di legge sporgendo denuncia per interruzione di pubblico servizio” e chiede che “i lavori del Consiglio comunale riprendano in presenza, non solo per evitare il rischio di altre intrusioni ma soprattutto perché, mentre le forze di destra protestano a Roma contro lo stato di emergenza, a Trieste lo tengono in vita per motivi inspiegabili”

Salvati, per Dipiazza niente problemi a Trieste

Salvati, per Dipiazza niente problemi a Trieste

Evidentemente per il sindaco Dipiazza a Trieste è tutto tranquillo e non ci sono problemi di sicurezza  disagio sociale, e il Consiglio comunale non deve discutere di quanto sta accadendo nel centro e nelle periferie della nostra città. Il centrodestra ha deciso che non è urgente la mozione presentata dal PD che chiede di rafforzare i controlli delle forze dell’ordine nella zona di via Bonomo, una richiesta che ora vale per tante zone della città centro incluso: cosa vogliono che accada perché ci sia un’urgenza?”. Lo afferma il consigliere comunale Luca Salvati (Pd), dopo che nel centro di Trieste, all’alba di sabato, due giovani stranieri sono stati aggrediti con arma da taglio.

Per Salvati “è inutile che il sindaco faccia la voce grossa dopo ogni episodio di violenza, è ridicolo che l’assessore Roberti invochi più competenze per la polizia locale, è irresponsabile continuare a raccontare una Trieste assai cambiata e sofferente dopo due anni di pandemia. Soffrono in primo luogo i cittadini più esposti, ragazzi e anziani, ma – conclude il consigliere dem – non se ne deve parlare”.

Resistenza: Conti, Anpi-Vzpi Trieste vigili su neofascismi

Resistenza: Conti, Anpi-Vzpi Trieste vigili su neofascismi

Preziosa l’autonomia Anpi dal sistema dei partiti
“Serve  un’Anpi-Vzpi vigile e forte, che lavori sulle nuove generazioni per preservare la memoria della Resistenza e dell’antifascismo, dato che sempre meno sono i testimoni diretti e che gli uomini tendono a dimenticare ciò che danno per scontato. Per vigilare su ogni forma di neofascismo e su ogni tentativo di strumentalizzare la storia e le memorie di questo territorio, plurale e complesso”. Lo ha detto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, intervenendo all’apertura dei lavori del 14/mo Congresso provinciale dell’Anpi-Vzpi di Trieste, alla presenza del presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo.
“Libertà, eguaglianza, democrazia, solidarietà, pace – ha riflettuto Conti – sono i pilastri valoriali della Resistenza successivamente incarnati nella Costituzione e sono gli ideali fondamentali dell’Anpi: la loro funzione è di essere guida permanente, di dare senso, significato e traguardo alle azioni che vengono condotte. Il ‘come’ vengano condotte queste azioni – ha puntualizzato la segretaria dem – è lo spazio in cui agisce la politica, cui spetta il ruolo della rappresentanza, della mediazione e, quando investita di questa responsabilità, del governo. Questa differenza specifica è ciò che nella consonanza dei valori rende preziosa l’autonomia dell’Anpi dal sistema dei partiti, anche quando – ha concluso – le storie personali si sovrappongono”.

Alpini: Conti, orgoglio per 100 anni sezione “Corsi” Trieste

Alpini: Conti, orgoglio per 100 anni sezione “Corsi” Trieste

Trieste ha un legame speciale con la montagna e con gli alpini, siamo tutti orgogliosi di una storia di amor di Patria e generosa presenza nella comunità. Siamo fieri di come il corpo degli Alpini ha rappresentato il Paese e Trieste nei fatti d’arme e nelle missioni internazionali, e di come è parte attiva della vita cittadina, in quanto associazione impegnata nel volontariato specie nell’ambito dellaProtezione civile. I 100 anni della ‘Guido Corsi’ di Trieste sono un bell’anniversario ma soprattutto auspicio per un futuro operoso”. Lo ha dichiarato la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, partecipando alla cerimonia per il centenario della sezione Ana “Guido Corsi” del capoluogo giuliano, presso il Monumento agli Alpini, alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, del presidente della Sezione Guido Corsi Pierpaolo Candotti e del comandante dell’8° reggimento Alpini colonnello David Colussi.

Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Giorno Ricordo: Conti (Pd), riconosco in me dramma esuli

Nel Giorno del Ricordo riviviamo il dramma che hanno vissuto moltissime famiglie a Trieste, che con l’Esodo sono arrivate in fuga dalla Jugoslavia. La nostra storia locale si colloca nella storia più generale dell’Europa del secondo dopoguerra, quando centinaia di migliaia e talvolta milioni di persone in tutto il continente hanno subito spostamenti forzati e lo sradicamento dalla propria terra. Gli esuli d’Istria Fiume e Dalmazia hanno molto spesso patito una condizione precaria fino ai campi profughi, la derisione, il silenzio delle Istituzioni, il negazionismo. Io stessa, nipote di esuli istriani, riconosco in me la parte d’identità familiare che viene da questa storia. La conservo nel cuore, protetta dal tumulto della politica”.

Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in occasione del Giorno del Ricordo.

Le memorie non saranno mai condivise – ribadisce Conti – ma la pietà umana, la comprensione e gli approfonditi studi storici aiutano ad avvicinarsi, da sponde opposte, a riconoscere la follia di tutte le sopraffazioni etniche e ideologiche, a lavorare per vincere sospetti e rancori, a convivere in pace. Le Istituzioni – conclude – siano garanti di questo processo”.

Video della dichiarazione di Caterina Conti 

Barbo, dotare scuole Trieste di sanificatori aria

Barbo, dotare scuole Trieste di sanificatori aria

“Le risorse ci sono e la convergenza è trasversale”
“Il Sindaco e la Giunta valutino l’opportunità di dotare di sanificatori d’aria di ultima generazione tutti gli istituti scolastici di competenza comunale e le relative palestre. E’ un impegno già preso all’unanimità dal Consiglio comunale di Udine su proposta centrodestra, prima era una norma di legge proposta dal Pd in Consiglio regionale, ed è un’iniziativa già presa da Regioni e Istituti scolastici con risultati positivi. Il Comune di Trieste non resti indietro e faccia la sua parte per dare sollievo a alunni, famiglie e personale scolastico alle prese con una situazione pesantissima”. Così il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, rendendo nota una sua mozione.Barbo ricorda che “nel dl Sostegni e nel Sostegni bis sono stati stanziati fondi per permettere l’acquisto di strumenti per l’aerazione”. “E’ dovere delle Istituzioni fare di tutto – spiega il capogruppo dem – per evitare ulteriori interruzioni alla didattica in presenza, e quindi dotare gli Istituti scolastici di tutti gli strumenti per garantire la sicurezza degli alunni, degli insegnanti e degli operatori. I protocolli covid-19 prevedono per le scuole un frequente ricambio dell’aria e con lo sviluppo di nuove varianti queste prassi potrebbero permanere anche in futuro”.“A fronte di una convergenza trasversale che va dal ministro Bianchi alla Lega a FdI e al Pd – conclude Barbo – auspichiamo non voglia far eccezione la Giunta Dipiazza”.

Conti nuova segretaria, tirar fuori il meglio dal partito

Conti nuova segretaria, tirar fuori il meglio dal partito


Silvano Magnelli “autorevole e equilibrato” sarà presidente dell’Assemblea

 “Raccogliere le istanze di cambiamento emerse della campagna elettorale, dal congresso e dai tempi mutati. Non cambiare il Pd ma tirarne fuori il meglio, con una presenza continua sul territorio, rafforzando i circoli, in un raccordo tra partito, consiglieri regionali, comunali e circoscrizionali. E poi opposizione dura in Consiglio comunale e fuori, avendo le priorità del lavoro, della sanità pubblica, dell’ambiente del ruolo internazionale di Trieste e della cultura”. Sono alcuni dei concetti guida illustrati da Caterina Conti, nuova segretaria del Pd provinciale di Trieste, eletta oggi dall’Assemblea provinciale del partito, che ha indicato anche il nuovo presidente in Silvano Magnelli.

Nella sua analisi, Conti ha evidenziato che “dall’ultima campagna elettorale abbiamo imparato molto. Ci siamo andati vicini, ma ci è mancato qualcosa, che possiamo e dobbiamo attuare adesso, già in quest’anno”. Di qui, la sua esortazione a “fare fatica” e alla “ mobilitazione permanente su ogni elemento critico da evidenziare su Trieste e sui Comuni circostanti in cui non governiamo”.

Il lavoro deve essere la nostra preoccupazione costante – ha spiegato Conti – vogliamo stare vicini non solo al nostro elettorato classico, ma anche riallacciare il dialogo con il lavoro autonomo”, e dunque “passare dalla difesa dei diritti civili individuali alla promozione dei diritti sociali, collettivi, da promuovere con una costante lotta alle disuguaglianze. E questi diritti sono da esigere anche dove il lavoratore magari è solo con la sua partita Iva”.

Per la neosegretaria il partito non deve mancare sui grandi temi “dal collegamento di Trieste con la rete ferroviaria e aerea, all’acciaieria, alla partita di Generali e Fincantieri, di Watsila e Flex, ai temi fondamentali del ruolo nelle partecipate, il Pd deve essere informato e aperto, capace di comprendere e di giocare un ruolo”.

Dal punto di vista dei rapporti con le altre forze politiche e sociali, Conti ha esortato il Pd “anche in vista delle prossime sfide elettorali, a configurarsi sempre più come il cardine di un’alleanza larga, civica, che raccoglie tutti coloro che si riconoscono nei valori del lavoro e del merito, di ambiente, solidarietà, sanità e scuola pubblica, di lotta alle diseguaglianze”.

Il 16% è un punto di partenza verso le prossime scadenze elettorali, uno stimolo per radicarci ed essere il perno di un’alleanza aperta e inclusiva, soprattutto – ha rimarcato – un’alleanza vincente”.

Sloveno in Consiglio comunale: mozione urgente

Sloveno in Consiglio comunale: mozione urgente

“Speravamo che l’episodio avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio del 2021, in cui abbiamo sentito dire che lo sloveno a Trieste sarebbe una lingua straniera, potesse essere considerato uno spiacevole incidente” lo dichiarano i consiglieri comunali del PD Čok, Repini, Ukmar. “Purtroppo così non è stato: nel consiglio del 25 gennaio il Presidente del Consiglio Comunale ha dichiarato che l’uso dello sloveno non è previsto dalla legislazione. Organismi elettivi presenti nel territorio del comune di Trieste si sono avvalsi e si avvalgono proprio delle norme citate dal Presidente del Consiglio. Esistono inoltre comuni, come quello di Gorizia, del tutto paragonabili al comune di Trieste, che si avvalgono degli stessi strumenti.
Per questo motivo i sottoscritti, con il sostegno dei gruppi consiliari di PD, Punto Franco, Adesso Trieste e Movimento 5 stelle, preannunciano che prima del prossimo consiglio verrà presentata una mozione urgente. L’urgenza è dovuta alla necessità di sanare una situazione che riteniamo vada invece effettivamente contro la lettera e lo spirito della legislazione adottata dalla Repubblica italiana in materia di tutela della minoranza slovena. Una mozione che chiederà quindi un ripensamento su quanto già espresso dal presidente Panteca; e che al contempo chieda all’amministrazione comunale di seguire l’esempio di altri comuni della Regione, anche peraltro amministrati dallo stesso centrodestra, consentendo l’uso della lingua slovena durante i lavori. Non possiamo che rammaricarci per la totale contradditorietà fra queste posizioni e quanto più volte dichiarato dal Sindaco e da vari componenti della Giunta sull’attenzione verso il mondo sloveno. Le dichiarazioni di apertura, se non seguite da alcun atto amministrativo e politico concreto, restano parole vuote.

 

Tiskovno sporočilo

 

“Upali smo, da bo dogodek, ki se je pripetil na zadnji seji občinskega sveta v letu 2021, ko smo slišali, da je slovenščina v Trstu tuj jezik, ostal zapečaten kot klavrn in neprijeten spodrsljaj” izjavljajo občinski svetniki DS Čok, Repini, Ukmar. “Na žalost ni bilo tako: v občinskem svetu 25. januara je Predsednik občinskega sveta izjavil, da zakonodaja ne predvideva uporabe slovenščine. Izvoljeni organi, ki so prisotni na ozemlju občine Trst, so uporabljali in uporabljajo ravno zakone, ki jih je navedel Predsednik občinskega sveta. Obstajajo tudi občine, kot je občina Gorica, ki so povsem primerljive z občino Trst, in se poslužujejo istih inštrumentov.

Iz teh razlogov podpisniki, s podporo svetniških skupin DS, Punto Franco, Zdaj Trst in Gibanja petih zvezd napovedujemo, da bomo pred naslednjo sejo občinskega sveta predložili nujno resolucijo. Nujnost je vezana na potrebo, da se popravi nastalo situacijo, za katero menimo, da gre res proti vsebinam in smislu zakonodaje, ki jo je Republika Italija sprejela glede zaščite slovenske manjšine. Resolucija bo torej zahtevala premislek glede izjav, ki jih je predsednik občinskega sveta že izrekel. Istočasno bo od občinske uprave zahtevala, naj sledi zgledu drugih občin v deželi (gre omeniti, da nekaterim izmed teh vlada tudi desna sredina), da bi udejanila rabo slovenskega jezika v občinskem svetu. Izražamo globoko razočaranje nad dogodki in opozarjamo na protislovnost med temi stališči in številnimi izjavami župana ter raznih predstavnikov občinskega odbora o pozornosti, ki jo namenjajo slovenskemu svetu. Izjave o odprtosti ostajajo le prazne besede, če jim ne sledi noben politični in upravni ukrep.

 

Degrado via Bonomo: Salvati-Barbo, per Dipiazza non è priorità

Degrado via Bonomo: Salvati-Barbo, per Dipiazza non è priorità

Conferenza capigruppo nega urgenza a mozione dem
“E’ grave e irresponsabile che il centrodestra abbia deciso di non concedere l’urgenza alla mozione presentata dal PD che chiede di rafforzare i controlli da parte delle forze dell’ordine nella zona di Via Bonomo. La maggioranza della conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale mostra disinteresse per la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) all’indomani delle deliberazioni della conferenza dei capigruppo nel Consiglio comunale di Trieste.
“La giunta e la maggioranza di Dipiazza – aggiunge Salvati – non si smuovono neanche di fronte a un omicidio: dopo aver fatto orecchie da mercante a tutti gli appelli già in passato lanciati dai cittadini continuano a non occuparsi di un pezzo della città, dove da tempo persone alterate dall’abuso di alcool e stupefacenti arrecano disagio a residenti e passanti con comportamenti spesso minacciosi e incivili”.
“Il centrodestra si illude che i problemi scompaiano nascondendoli e si rifiuta di discutere temi scomodi che – sottolinea il capogruppo dem Giovanni Barbo – mettono in luce anni di amministrazione in cui si è lasciato crescere il disagio sociale e hanno portato pure al fallimento sul fronte della sicurezza, bandiera elettorale della destra”.
“A pagare il prezzo di questa incapacità cronica nel dare risposte sono i cittadini, in questo caso ai residenti di via Bonomo, che dovranno mettersi il cuore in pace e continuare a sopportare degrado e inciviltà. Per noi non è così: i recenti fatti di sangue che hanno interessato la nostra città – concludono Salvati e Barbo – impongono di assumersi responsabilità e soprattutto di cambiare modo di amministrare il territorio”.