Primo soccorso: Laura Famulari, più defibrillatori nei rioni

Primo soccorso: Laura Famulari, più defibrillatori nei rioni

Defibrillatori dovrebbero essere installati sul territorio di tutti i rioni di Trieste, in particolare nei pressi di parchi pubblici dove si pratichino attività ludico-sportive, e contestualmente si dovrebbe informare la cittadinanza sul loro posizionamento, realizzando una mappa degli apparecchi DAE pubblici accessibile sul sito web del Comune di Trieste o ovunque ritenuto utile”.

Lo chiede la vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste Laura Famulari (Pd), in una mozione sottoscritta assieme si colleghi del gruppo dem Francesco Russo, Giovanni Barbo, Valentina Repini, Štefan Čok, Luca Salvati, Rosanna Pucci, Stefano Ukmar.
“L’obiettivo è garantire un servizio salvavita – spiega la consigliera dem – in prossimità dei luoghi maggiormente frequentati creando un sistema di cardioprotezione nella fase di allarme e di risposta extraospedaliera, all’altezza della storia medica di Trieste.
Per cui si deve anche sensibilizzare e informare la cittadinanza sull’utilizzo del defibrillatore come strumento salvavita, indurre associazioni, enti e i privati utilizzatori a segnalare i DAE presenti all’interno dei loro impianti, divulgare al massimo l’informazione sulla prevenzione in particolare di fronte ad arresti cardiocircolatori”.
“Spero che su questo tema davvero privo di colore politico ci sia un’ampia convergenza dato che – precisa Famulari – proponiamo di rafforzare un sistema salvavita di primo livello. Infatti in caso di arresto cardiaco occorre utilizzare un defibrillatore il prima possibile perché la sopravvivenza è strettamente legata alla tempestività dell’intervento di soccorso”.

Palazzo Carciotti: Giovanni Barbo, in 6 anni valore ridotto a 1/3

Palazzo Carciotti: Giovanni Barbo, in 6 anni valore ridotto a 1/3

Il dato certo è che in sei anni il valore di Palazzo Carciotti si ritroverà probabilmente ridotto a meno della metà. Ce n’è abbastanza da farsi delle domande sulla cura che è stata dedicata alla conservazione del valore del bene durante tutto il tempo in cui si tentava di alienarlo e se le procedure messe in atto siano state davvero le migliori per attirare investitori.
Con queste premesse c’è da chiedersi che tipo di investitori si potranno far venire per ‘ricostruire’ un pezzo di città come Porto Vecchio, dove i milioni non si misurano a decine ma a centinaia”.
Lo afferma il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo, in merito alla nuova stima del Palazzo Carciotti, da mettere sul mercato e per cui vi è un’offerta di Generali
“Nel 2018 il prezzo a base d’asta era stato fissato in 22 milioni e 700 mila euro – ricorda Barbo – diventati poi poco meno di 15 milioni, per scivolare ora, a quanto si apprende, sotto i 10 milioni, proprio in un momento in cui il mercato immobiliare è in salute, con società straniere che si sono comprate palazzi interi per farne alberghi.
“A prescindere da quella che sarà la valutazione finale stabilita dagli uffici e dall’esito della trattativa con i possibili acquirenti – aggiunge il capogruppo dem – torniamo a chiedere che si pianifichi la manutenzione ordinaria e straordinaria di monumenti e immobili di pregio della nostra città. Si guardi dall’altro lato del Canale, allo stato in cui versano le facciate di Palazzo Gopcevich”.
“Rispetto alla definitiva destinazione d’uso di Palazzo Carciotti – precisa Barbo –  al sindaco chiediamo rassicurazioni sul mantenimento della fruizione pubblica dell’area nobile dell’edificio”.
Opposizioni TS, si dimetta presidente Commissione Pari Opportunità

Opposizioni TS, si dimetta presidente Commissione Pari Opportunità

Dopo la bocciatura della Relazione delle attività svolte nel 2023, la presidente della Commissione pari opportunità del comune di Trieste Margherita Paglino dovrebbe prendere atto di non rappresentare la maggioranza dell’organo cui è preposta e trarne le conseguenze.
La Cpo si trova infatti da mesi in una situazione di stallo inaccettabile: la trattazione delle questioni concrete delle donne è ormai in secondo piano rispetto a tensioni e divergenze sugli argomenti da esaminare e programmi dei lavori. Le cause dello stallo si devono ai continui dissidi interni, alla scarsa condivisione e al mancato coinvolgimento delle commissarie sulle tematiche da trattare”.
Lo dichiarano le commissarie di parità Sarà Gattesco e Sabrina Morena, le consigliere comunali del Pd Rosanna Pucci, Valentina Repini e Laura Familiari, la consigliera Giorgia Kakovic (AT) e Alessandra Ricchetti (M5S), a seguito del voto espresso dalla maggioranza della Commissione pari opportunità del comune di Trieste sulla Relazione delle attività svolte lo scorso anno dalla CPO e presentata durante la seduta dello scorso lunedì 26 febbraio.
Una bocciatura che replica il precedente dello scorso ottobre, quando il programma presentato dalla presidente Paglino è stato respinto in quanto, riferiscono Morena e Gattesco, “ritenuto troppo generico e a tratti incompleto”.
Commissarie e consigliere ricordano che “la Commissione è composta da una collegialità di donne scelte a suo tempo per le elevate capacità culturali e imprenditoriali e per il loro impegno nel sociale e nella realtà cittadina, che dovevano operare per evidenziare e mettere in luce le difficoltà delle donne che vivono e lavorano a Trieste”.
“Considerato lo stallo inaccettabile delle attività e le continue divergenze”, per le esponenti della Commissione e del Consiglio comunali “è auspicabile se non necessaria una svolta nella Cpo, che ha bisogno di nuove proposte e di un cambio al vertice”.
“Occorre una ripresa costruttiva delle attività in un clima sereno e di collaborazione – aggiungono – nel rispetto della missione istituzionale della Commissione e soprattutto nell’interesse delle donne e della comunità”.
Parcheggi: Giovanni Barbo, rivedere piano in zona Rive

Parcheggi: Giovanni Barbo, rivedere piano in zona Rive

Meno multe e più stalli carico/scarico merci
Si metta mano a una revisione del piano parcheggi in città in particolare nella zona delle Rive, e in questa operazione si pensi ad aumentare il numero degli stalli per carico/scarico delle merci, individuando le zone che più ne hanno bisogno di concerto con le associazioni di categoria del commercio e della ristorazione.
La conferma della necessità di intervenire la offre anche il numero di verbali e multe comminate nel 2023, in consistente crescita rispetto all’anno precedente”.
E’ quanto propone il capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo in una mozione firmata anche dalla collega Rosanna Pucci.
“Il mutamento delle abitudini d’acquisto – rileva il capogruppo dem – ha portato a un’impennata delle consegne a domicilio che richiedono un maggior numero di stalli per carico/scarico ad uso degli esercizi commerciali. A ciò si aggiunge la diminuzione di parcheggi a disposizione di residenti e negozi, soprattutto nella zona delle rive dove – aggiunge Barbo – la continua presenza di navi da crociera sottrae un consistente numero di parcheggi, al netto del giudizio sul turismo delle crociere”.
“Chi governa la città deve prendere in mano complessivamente il suo sviluppo e – indica Barbo – quando decide quali sono le attività trainanti su cui puntare deve anche tener conto del loro impatto sulla qualità della vita dei cittadini”.
Sanità: oggi a Trieste Pd inizia incontri “Dica 32!”

Sanità: oggi a Trieste Pd inizia incontri “Dica 32!”

Informazione e ascolto sul territorio fino a metà marzo
Inizia oggi 26 febbraio a Trieste, alle 18 al bar libreria Knulp in via Madonna del Mare 7/a, la serie di incontri “Dica 32!”, dedicata alla salute come diritto fondamentale dell’individuo, promossa dal Pd provinciale di Trieste in coordinamento con il Forum Salute e Welfare del partito e i segretari dei circoli.
Dopo i saluti della segretaria provinciale Maria Luisa Paglia e l’introduzione del segretario del IV Circolo Federico Buttò, il coordinatore del Forum Flavio Paoletti inquadrerà il sistema di salute e welfare a livello nazionale, pubblico, accessibile, universale e gratuito come è garantito dall’art. 32 della Costituzione; Maria Grazia Cogliati a nome del Coordinamento per la difesa della Sanità Pubblica farà il punto sull’organizzazione e sulle nuove criticità del sistema sanitario e sociale di Trieste.
“Lo scopo di questi incontri – spiega Paoletti – è informare i cittadini sulle possibili scelte da fare per garantire l’universalità del sistema salute anche a tutela dei più fragili e di quanti sul lato salute sono condizionati da basso reddito, isolamento sociale, problemi legati alla casa e all’istruzione. Il Forum salute e welfare continua a raccogliere le segnalazioni dei cittadini attraverso l’Osservatorio permanente sulla sanità, cui si può scrivere via mail a trieste@pd.fvg.it”.
Gli incontri che iniziano oggi, lunedì 26 febbraio andranno avanti fino alla seconda settimana di marzo, quando inizieranno una serie di banchetti nelle piazze e nei quartieri cittadini, organizzati dal Coordinamento difesa della sanità pubblica cui aderisce anche il Pd.
Asili nido: Rosanna Pucci (Pd), 600 senza posto in strutture comunali 

Asili nido: Rosanna Pucci (Pd), 600 senza posto in strutture comunali 

A Trieste più di 600 bambini rimarranno fuori dagli asili nido pubblici nel prossimo anno scolastico 2024-2025, poiché ci sono state richieste d’iscrizione per 1182 posti a fronte di un’offerta comunale di 551, che copre meno della metà delle domande.

Questi numeri ci parlano chiaro e ci dicono per l’ennesima volta nei fatti ciò che questa giunta di centrodestra non è riuscita a fare, e cioè a fornire un servizio fondamentale per la cittadinanza. Negli ultimi tre anni, inoltre, la situazione anziché migliorare è peggiorata e chissà quale sorpresa ci aspetta il prossimo anno se non si corre per tempo ai ripari”.
Lo afferma la consigliera comunale Pd, Rosanna Pucci, dopo la pubblicazione dei dati relativi alle iscrizioni negli asili comunali da parte del Comune di Trieste.
“Il centrodestra chiede ai giovani di metter su famiglia, di far figli – aggiunge la consigliera dem – ma a questa richiesta dovrebbero seguire delle azioni politiche concrete di sostegno, in primis quelle che agevolano la genitorialità. E il servizio dell’asilo nido è forse la più importante tra tutte, oltre ad essere significativo per lo sviluppo del bambino”.
Per Pucci “è imbarazzante far arrangiare così tante famiglie triestine fra asili privati e disponibilità dei nonni per un servizio che un Comune dal bilancio fiorente come quello di Trieste potrebbe dare”.

Mobilità: Giovanni Barbo, ciclabile in Porto Vecchio non adeguata

Mobilità: Giovanni Barbo, ciclabile in Porto Vecchio non adeguata

Peretti: superficie per bici troppo esigua e niente cordolo
Viste le tempistiche, la consistenza dei fondi impiegati e lo spazio a disposizione, si poteva far decisamente di meglio, si poteva dare reale attenzione alla mobilità sostenibile come si fa in tutte le moderne città europee, si poteva avere una ciclabile degna di questo nome.
Per tacere del fatto la trionfalistica inaugurazione dello stradone avviene in un Porto Vecchio del cui destino ancora non si sa nulla, perché oggi, e per molti anni ancora, abbiamo una strada riasfaltata che attraverserà il deserto, mentre questa area dovrebbe essere un fulcro di sviluppo per la Trieste del futuro”.
Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Giovanni Barbo commenta l’apertura della nuova strada con pista ciclabile e percorso pedonale che collegherà il centro cittadino al Porto vecchio.
Il responsabile per infrastrutture e mobilità nella segreteria provinciale del Pd di Trieste Paolo Peretti spiega che “è inadeguata la corsia delle biciclette che divide lo spazio con la carreggiata, troppo esigua la superficie ‘riservata’.
Non ci sono grate di scolo e manca del tutto un cordolo che delimiti la corsia, segnalata solo da una linea gialla sull’asfalto. Questo progetto poteva essere esemplare perché c’erano spazio e soldi e invece – aggiunge l’esponente dem – hanno fatto un’opera che va contro l’incentivazione delle biciclette come mezzo di trasporto quotidiano”.
Pd: Paglia, auguri a Monica Hrovatin portavoce Donne Dem Trieste

Pd: Paglia, auguri a Monica Hrovatin portavoce Donne Dem Trieste

Hrovatin (Pd), a disposizione con esperienza e relazioni
E’ una soddisfazione e una responsabilità che assumo mettendomi a disposizione di tutte le donne che vorranno impegnarsi e contribuire a un progresso collettivo. Offro l’esperienza amministrativa e la ricchezza delle relazioni che ho avuto modo di tessere con persone, associazioni e istituzioni in questi anni, per creare uno spazio di confronto e condivisione, che possa accogliere donne provenienti da diverse comunità, origini e generazioni.
E’ la prima dichiarazione della neoeletta portavoce provinciale delle Donne Dem di Trieste Monica Hrovatin, sindaca del Comune di Sgonico. La sera dello scorso 22 gennaio si è tenuto il congresso provinciale della Conferenza delle Donne Democratiche che ha eletto all’unanimità Monica Hrovatin come nuova Portavoce provinciale, alla presenza di Anna Paola Peratoner per la segreteria regionale Pd Fvg, e la portavoce regionale Fvg delle Donne Dem in pectore Ilaria Celledoni.
“Grazie alle iscritte alla Conferenza per il percorso fatto insieme – ha detto passando le consegne la portavoce uscente e attuale segretaria provinciale Maria Luisa Paglia – per la collaborazione e il continuo supporto in tutte le azioni e attività condivise. Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Monica Hrovatin, che di diritto entrerà a far parte della segreteria provinciale del Pd. Sono certa di una forte e propositiva collaborazione sulle tematiche di genere e – ha aggiunto Paglia – quale autorevole interlocuzione in rappresentanza dei Comuni del territorio”.
Ovovia: Pd Trieste, a Bruxelles le ragioni del ‘no’ al progetto

Ovovia: Pd Trieste, a Bruxelles le ragioni del ‘no’ al progetto

“Abbiamo portato direttamente a Bruxelles le ragioni sempre più forti del nostro ‘no’ all’Ovovia di Trieste.

Grazie all’europarlamentare dem Elisabetta Gualmini abbiamo potuto esporre alla vice direttrice dell’Unità della Commissione europea per il Pnrr Adelaide Mozzi l’assurdo progetto che dovrebbe essere finanziato proprio con i fondi del Next Generation EU. Una vera contraddizione”.
Lo rendono noto i componenti della segreteria provinciale del Pd di Trieste Manuela Mandler e Daniele Vatta, che ieri a Bruxelles hanno partecipato a una serie di incontri e panel al Parlamento europeo, dedicati al Pnrr italiano, alle politiche di coesione, ai Fondi strutturali europei e alle opportunità per gli amministratori locali in Europa.
“Con l’eurodeputata Gualmini e con altri esponenti di primo piano – hanno aggiunto Mandler e Vatta – ci stiamo coordinando in vista delle prossime tappe che assieme al Comitato No ovovia verranno portate avanti nella nostra opposizione al progetto”.

Poligono Opicina: Pd-Punto Franco, Giunta si muova

Poligono Opicina: Pd-Punto Franco, Giunta si muova

L’Amministrazione comunale si muova e ponga finalmente rimedio alle problematiche del Poligono di Opicina-Opčine, un luogo che per gli abitanti ha un potente significato memoriale e un forte impatto sulla vita quotidiana per le attività che vi si svolgono. L’intervento della Magistratura è l’ultimo episodio di una situazione lasciata deplorevolmente fuori controllo”.
Lo chiedono i consiglieri comunali Štefan Čok, Valentina Repini e Stefano Ukmar del Pd e Giorgio Sclip della lista Punto Franco.
“Negli ultimi anni abbiamo più volte posto l’accento – ricordano i consiglieri di opposizione – con emendamenti e ordini del giorno sulle irrisolte questioni gravitanti attorno a questa struttura. Nessuna risposta sostanziale è venuta dalla Giunta alle basilari richieste di ridare dignità a un luogo della memoria e della sofferenza del nostro territorio, di evitare gli spari nelle giornate in cui vi si tengono commemorazioni, di intervenire per mitigare il disagio arrecato ai residenti da livelli sonori e orari di sparo spesso fuori regola”.
“Apprendere che è stato necessario fare dei lavori a causa della cessione di un’area per la realizzazione del Parco della Pace – aggiungono gli esponenti del Pd e di PF – suona quasi come una beffa, dato che quel luogo non ha ancora trovato la sua pace, né per il passato né per il presente”.