Decarli, continua silenzio dirigenza su tavolo trattativa

Decarli, continua silenzio dirigenza su tavolo trattativa


“I contenuti e l’atmosfera della conferenza stampa dei sindacati della Wartsila  trasmettono la preoccupazione e lo stato d’animo dei lavoratori. A fronte delle sollecitazioni verso l’azienda per aprire un tavolo di trattativa, il silenzio continua e questo chiarisce che la dirigenza aziendale pare di fatto esautorata dal compito primario di non chiudere mai le porte alla trattativa. Corretta l’iniziativa dei sindacati che hanno presentato un esposto contro Wartsila per attività antisindacali, perché di questo si tratta”. Lo dichiara il componente della segreteria provinciale del Pd di Trieste Roberto Decarli, oggi presente alla conferenza stampa convocata dalle sigle sindacali di categoria sulla crisi Wartsila.
Per l’esponente dem “ora non basta più la solidarietà e Trieste tutta si deve mobilitare: è necessaria l’azione, bisogna sostenere la giusta lotta dei lavoratori: se perdono loro la città intera che ne pagherà le conseguenze, come appare evidente dalle numerose industrie che hanno chiuso o si sono trasferite, e dagli oltre mille i posti a rischio, quasi duemila con l’indotto. Perfino il sindaco Dipiazza potrebbe fare qualcosa, ad esempio – aggiunge Decarli – una deviazione dalle escursioni in galleria e un passaggio con la sua automobile davanti ai cancelli della Wartsila”.

Crisi Tirso: Serracchiani-Conti, mediare soluzione con Edison

Crisi Tirso: Serracchiani-Conti, mediare soluzione con Edison

“Una società come Edison negli ultimi sei mesi ha visto tutti gli indici al rialzo e, anche in presenza dell’applicazione dei decreti Aiuti, Taglia prezzi e Sostegni-ter, ha fatto utili importanti. Appare incomprensibile la decisione del management di rigettare la possibilità per Tirso di concordare il rientro delle fatture energetiche insolute. Crediamo di debba porre in atto un’opera di mediazione che permetta di giungere a una soluzione non drammatica per lo stabilimento di Muggia, anche alla luce del fatto che nel Dl Aiuti bis, approvato in CdM e che andrà in aula a settembre, viene prorogato il credito d’imposta sul consumo di gas e luce”. Lo dichiarano la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani e la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in merito alla situazione dello stabilimento tessile Tirso-Fil Man Made Group di Muggia (Trieste), dopo che Edison ha annunciato di rifiutare il piano di rientro dai debiti accumulati, minacciando il taglio della fornitura di energia da settembre.

Movida: Famulari, più controlli contro rumori molesti

Movida: Famulari, più controlli contro rumori molesti

Portare tema in Consiglio comunale

“La qualità della vita di una città non si misura col numero dei decibel che escono dai locali ma anche e molto di più dalla tranquillità notturna che viene garantita alla cittadinanza. Dobbiamo portare questo tema in Consiglio comunale, se non per questa estate pensando al futuro. Non è la prima volta che accade, ma comunque sollevare nuovamente il problema della musica diffusa ad alto volume in orari in cui la maggior parte dei cittadini deve riposare. Si deve trovare una convivenza tra svago giovanile e legittime esigenze di chi vuole dormire o esercita un’attività, senza che la musica si trasformi in una sorta di invasione contro cui non c’è difesa, recando danno anche al valore degli immobili coinvolti. Fare controlli e dare certezza di orari e di rumori molesti a chi vive in un condominio è il minimo che dovrebbe garantire l’Amministrazione comunale. E anche preoccuparsi di mettere a disposizione spazi idonei per i giovani, senza adottare la politica del ‘lasciar fare’  e magari di rassegnarsi ad aspettare l’autunno”. Prende posizione così la vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste Laura Famulari, dopo che il titolare di un albergo ha fatto ricorso al Tar contro la deroga ai limiti d’orario per l’intrattenimento musicale per 14 serate a stagione a chi ne faccia richiesta, mentre condomìni privati del centro città intendo adire le vie legali.

serve progetto sviluppo industriale

serve progetto sviluppo industriale


“Il Pd di Trieste è impegnato a tutti i livelli politici e istituzionali per evitare lo scippo della Wartsila dal nostro territorio: il nostro posto è in piazza con i lavoratori. La difesa della capacità produttiva e dei posti di lavoro sono priorità assoluta per un tessuto economico ripetutamente colpito dalle crisi industriali, di cui Wartsila è un vertice esplosivo. Chiediamo un piano di reindustrializzazione all’altezza delle potenzialità anche logistiche e di ricerca che può offrire Trieste. Non basta più intervenire quando le crisi si sono manifestate dopo esser state annunciate dai sindacati, serve un progetto di sviluppo industriale in cui la Regione, il Governo e il territorio facciano sistema e programmino il futuro dell’area”. Lo afferma il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, a nome della rappresentanza del partito che oggi ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori dello stabilimento Wartsila, la società finlandese specializzata nella produzione di motori navali che ha annunciato la chiusura delle attività produttive nella sede di Bagnoli della Rosandra.

Prevenire nuove emergenze incendi sul Carso

Prevenire nuove emergenze incendi sul Carso

“Da ormai due/tre settimane il territorio e le comunità del Carso occidentale, in Italia ed in Slovenia, sono tormentate da incendi diffusi su migliaia di ettari di boscaglia e di landa carsica, che hanno minacciato i centri abitati e distrutto coltivazioni ed altre attività economiche. Una straordinaria mobilitazione dei corpi dello stato, del volontariato organizzato e della popolazione residente e la solidarietà internazionale, a partire dalla collaborazione transfrontaliera fra operatori italiani e sloveni, hanno consentito di riprendere più volte il controllo di situazioni di grave emergenza che si sono rinnovate anche al di là dei fattori naturali (vento, pioggia, polveri sospese).” Dichiara Ugo Poli per il II Circolo Pd Altipiano Est.
Mentre esprime la propria ammirata gratitudine a quanti hanno operato ed operano in prima linea nell’opera di contenimento dell’incendio del Carso perciò, il Secondo Circolo PD Altopiano Est ritiene necessario che sia avviata subito una valutazione generale delle misure di prevenzione esistenti sull’insieme del territorio carsico ed in particolare nel Carso triestino (Circoscrizioni Prima e Seconda del Comune di Trieste). 
“La Regione, ma anche tutti i Comuni, d’intesa con le autorità dello stato, devono realizzare ora un check-up della propria capacità di difesa anti-incendio, che consenta sia interventi migliorativi d’urgenza, sia la pianificazione dell’adeguamento delle risorse umane (organico VV.FF. in primo luogo) e tecniche, e delle politiche di gestione del territorio pertinenti a partire da quella forestale. 
E’ evidente infatti che nella risposta all’emergenza di queste settimane sono emersi problemi importanti relativi alla tempestività e adeguatezza delle risposte dispiegate, che impongono la verifica delle procedure di mobilitazione, coordinamento e comando del sistema.
E’ ormai riconosciuto inoltre che la gravità degli incendi e la molteplicità dei loro focolai è stata favorita non solo da condizioni climatiche estreme ma anche da un degrado della gestione del territorio che si è accumulato nel corso degli anni (piste forestali e taglia fuoco, protezione dei bordi stradali e ferroviari, assenza di cisterne diffuse, gestione dei boschi, ecc.). Anche l’educazione alla prevenzione come all’emergenza ed il sostegno agli organismi locali di uso collettivo dei boschi devono essere rilanciati in collaborazione fra pubblico e volontariato.
Affrontare le criticità emerse in questi giorni è il modo migliore per onorare i coraggiosi operatori dei corpi impegnati a contenere le fiamme (vigili del fuoco, forestali, protezione civile, forze dell’ordine e polizia locale, ma anche tantissimi privati cittadini), che hanno pagato il ritardo di una mobilitazione più tempestiva e più adeguata, e per tutelare un territorio unico come il Carso e la sicurezza della popolazione che vi risiede.
Il Secondo Circolo PD Altopiano Est chiede perciò ai consiglieri regionali, comunali e circoscrizionali del Partito Democratico di sollecitare le rispettive amministrazioni affinché sia avviata con la massima tempestività l’opera di verifica sopra descritta e sia pianificata in forme e tempi adeguati la valutazione e il potenziamento del sistema di protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di prevenzione anti-incendio, assurdamente respinto dalla Giunta regionale in sede di discussione dell’assestamento di bilancio.
Serracchiani, crisi entra in competenza Palazzo Chigi

Serracchiani, crisi entra in competenza Palazzo Chigi

Con il sottosegretario Amendola ho discusso il dossier della Wartsila di Trieste, una crisi che, come abbiamo concordato, deve essere seguita al massimo livello dal Governo, congiuntamente dal Mise e dal Dipartimento degli Affari europei di Palazzo Chigi per quanto di competenza nei rapporti con la Finlandia”. Lo rende noto la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, che stamane ha incontrato il sottosegretario per le Politiche europee alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’attenzione e l’immediato intervento di Amendola verso il Governo finlandese – ha osservato la deputata – significa che la crisi Wartsila entra nella sfera di competenza della Presidenza del Consiglio, ossia il più alto livello istituzionale del Governo Draghi. Nell’approccio con Bruxelles sarà da utilizzare il complesso delle normative sottolineando l’intenzione di Wartsila di utilizzare i fondi Pnrr. Teniamo aperto il ventaglio più ampio di ipotesi – ha concluso Serracchiani – dando priorità a produzione industriale e occupazione”.

Conti propone rosa di nomi per Parlamento

Conti propone rosa di nomi per Parlamento

Assemblea e Direzione votano Serracchiani, Rojc, Russo e Conti

L’Assemblea e la Direzione provinciali di Trieste del Partito democratico, tenendo conto della discussione politica, delle riflessioni collettive, del pluralismo e della specificità territoriale di Trieste, tenendo conto dei parlamentari uscenti, di una necessaria e fondamentale condizione di rinnovamento e di una condizione di valorizzazione delle competenze nella diversità, propone alla Direzione regionale del Partito la seguente ‘rosa’ di nomi per le liste del PD: Debora Serracchiani, Tatjana Rojc, Francesco Russo, Caterina Conti. Gli organismi danno mandato pieno alla segretaria provinciale per individuare ulteriori candidature esterne al partito che possano rappresentare un valore aggiunto”. Lo rende noto la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, al termine della riunione della direzione provinciale del partito che si è tenuta nella sede di via Geppa.

Nella sua relazione la segretaria ha stigmatizzato “il clamoroso errore di chi ha innescato la crisi e lo sciagurato e irresponsabile cinismo di chi ne ha approfittato” sottolineando tuttavia che “il Pd diTrieste è pronto, la segreteria è rodata, i segretari dei circoli sono attivi con i loro direttivi, il tesseramento è aperto, la comunità è unita. Siamo presenti sul territorio e – ha aggiunto Conti – come partito abbiamo costruito un’interlocuzione forte con le forze sociali, politiche, con le realtà produttive, con i mondi culturali. Un lavoro fatto in questi mesi che ora ci fa trovare pronti”.

Parlando delle parlamentari uscenti, la segretaria ha ricordato che Serracchiani “è capogruppo alla Camera, ha un consolidato ruolo nazionale, è vicepresidente nazionale del Partito, è un volto noto ormai da anni e rappresenta l’intero territorio regionale e con tutta evidenza non solo il territorio di Trieste”, mentre Tatjana Rojc “cinque anni fa sembrava una persona nuova alla politica e si è invece dimostrata una parlamentare preparata, rappresentante della comunità slovena ma non solo di questa, presente in tutto il nostro territorio regionale plurale e complesso”. Facendo anche i nomi di Francesco Russo e Roberto Cosolini (che ha declinato), la segretaria ha così indicato i criteri da adottare nella selezione delle candidature: “parlamentari uscenti, personalità rilevanti del partito o che vanno indicate per funzione e per quello che rappresentano e pluralismo”.

Serracchiani, approfondire strada nazionalizzazione

Serracchiani, approfondire strada nazionalizzazione

Conti: stabilimento Trieste ha interesse strategico

“La proposta di salvare la Wärtsilä di Trieste attraverso una qualche forma di intervento dello Stato merita attenzione da parte delle istituzioni ed è una strada da approfondire e intraprendere, se ci sono le condizioni. Sappiamo che esistono delle limitazioni rispetto a questo tipo di interventi ma, se si può aprire uno spazio praticabile, il Pd c’è”. Lo afferma la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani assieme alla segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, dopo che, a seguito dell’annuncio di Wartsila della cessazione di produzione dei motori navali nel territorio triestino, sono state formulate ipotesi di nazionalizzazione.
Per Conti “va considerata sia la congiuntura eccezionale sia l’interesse strategico nazionale della produzione dello stabilimento di Bagnoli. Francia e Germania hanno già annunciato in totale autonomia piani di salvataggio pubblico e nazionalizzazioni dei loro più importanti gruppi energetici”.
“Il Pd intende fare la sua parte nell’interesse del tessuto produttivo, dei lavoratori e soprattutto – aggiunge la segretaria dem – di una prospettiva di crescita economica del territorio fondata sulla creazione di valore aggiunto”.

Mobilità: Barbo, Dipiazza ammetta errori su Galleria Foraggi

Mobilità: Barbo, Dipiazza ammetta errori su Galleria Foraggi

“Prima giugno, poi luglio, adesso ottobre: la galleria di piazza Foraggi come il tram, la Giunta fa annunci che poi puntualmente vengono smentiti dai fatti. Solo sfortuna? Un imprevisto in un cantiere più capitare, ma così come è svelto a prendersi meriti non suoi, il sindaco ammetta i propri errori. Ammetta di essersi intestardito con l’idea di non chiudere la galleria durante i lavori e di aver ignorato il progetto già pronto che ha trovato nel 2016”. Lo chiede il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, dopo che il sindaco Roberto Dipiazza, oggi in conferenza stampa ha annunciato la proroga per lavori della chiusura della Galleria di piazza Foraggi.
Il capogruppo dem evidenzia che “proroga al 31 ottobre significa piena coincidenza con la ripresa delle scuole: ci auguriamo per il bene dei cittadini che si farà un’adeguata pianificazione degli altri interventi sulle strade della città, al contrario di questi mesi, con lavori in Corso Italia, rotatoria in via dell’Istria ed ennesima chiusura di via Ginnastica. Evitiamo di ritrovarci altri cantieri a mettere ulteriormente in sofferenza le persone che devono spostarsi nelle aree limitrofe alla galleria”.
“Dipiazza ha perso anni e ora che i nodi vengono al pettine – conclude Barbo – ci dice che andrà a guardare i cantieri”.

Pd, ieri a presidio circoli Trieste, Muggia e San Dorligo

Pd, ieri a presidio circoli Trieste, Muggia e San Dorligo

“Oggi dei rappresentanti di tutti i circoli del Pd di Trieste, assieme a quelli di Muggia e San Dorligo, al capogruppo in Consiglio comunale Giovanni Barbo e al componente della segreteria regionale Marcello Guaiana, sono stati al presidio Wartsila per portare il sostegno dei nostri territori ai lavoratori in lotta. Ci siamo confrontati con le Rsu presenti al presidio e abbiamo confermato la necessità di essere uniti nella dialettica dura con l’azienda, che non può chiudere e andarsene”. Lo riferisce Marcello Guaiana, della segreteria Pd Fvg.