Resistenza: Serracchiani, a Trieste sfregiato monumento partigiana

Resistenza: Serracchiani, a Trieste sfregiato monumento partigiana

“La mano di qualche teppista fascisteggiante ha infierito contro il monumento ad Alma Vivoda, donna, comunista, combattente, caduta a Trieste nel 1943. Un altro sfregio alla memoria della Resistenza, un altro atto vile verso la figura di una partigiana che ha dato la vita combattendo il fascismo nel Litorale adriatico. Non so se sia il clima di una campagna elettorale che sta alzando troppo i toni, ma certo non è la prima volta che in questa terra già martoriata si rifanno vivi i segni dell’intolleranza”. Lo afferma la capogruppo Pd Debora Serracchiani, dopo che le è stata riportata la notizia dell’atto vandalico commesso oggi da ignoti contro il monumento situato nel parco del Ferdinandeo a Trieste, dove è stata verosimilmente data alle fiamme la corona d’alloro deposta ai piedi del monumento bronzeo con la targa in memoria della partigiana. Alma Vivoda, originaria di Muggia e attivista in Istria, fu ferita proprio nell’area dove ora sorge il monumento, morendo poi per le ferite.

Conti, impegno Orlando tiene aperta partita

Conti, impegno Orlando tiene aperta partita

“L’impegno del ministro Orlando tiene aperta la partita della Wartsila. La sua presenza oggi a Trieste è un importante segno di attenzione alla situazione occupazionale del nostro territorio, risultato anche della costante applicazione delle nostre parlamentari. Nella difficile battaglia contro multinazionali che delocalizzano dalla sera alla mattina, le rappresentanze sindacali chiedono un impegno sul futuro industriale di Trieste. Noi ci siamo e confidiamo che tutte le forze politiche saranno dalla stessa parte”. Così la segretaria del Pd provinciale di Trieste e candidata alla Camera Caterina Conti, oggi assieme al ministro del Lavoro Andrea Orlando e alle parlamentari Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, al presidio dei lavoratori alla Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra.

Conti: il tema carceri entri in campagna elettorale

Conti: il tema carceri entri in campagna elettorale

Va raccolto l'appello del Garante nazionale delle persone detenute, facendo entrare nel dibattito elettorale l’enorme questione sommersa del mondo carcerario. Il livello di civiltà e l’attuazione dello Stato di diritto si misura dalle condizioni degli ultimi, e tra questi vi sono i carcerati. Sono persone che pagano alla società la pena per i loro delitti con la finalità della riabilitazione e del reinserimento, non della vendetta tribale. Invece i 57 suicidi in carcere nei primi otto mesi dell’anno sono l’indicatore di una situazione drammatica, peggiorata con la pandemia. Dunque tra gli obiettivi che ci poniamo ci sono investimenti in più personale di custodia ed educatori, più istruzione e formazione dei detenuti, la riduzione del sovraffollamento, snellimento dei tempi della giustizia”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste e candidata alla Camera Caterina Conti, dopo che il Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha lanciato un appello a tutti i partiti politici e ai loro leader, denunciando che “il carcere è assente perché porta pochi voti”.

Conti, Fedriga smentisca sito centrale a Monfalcone

Conti, Fedriga smentisca sito centrale a Monfalcone


Il presidente Fedriga assicuri ai cittadini che non sarà nemmeno presa in ipotesi il sito di Monfalcone per una centrale nucleare. Purtroppo non è la prima volta che lo spettro di una centrale atomica incombe sui monfalconesi e quindi su tutta la nostra regione: non vorremmo che a forza di ripetere qualcuno cominci a crederlo possibile”.
“L’indipendenza energetica è un tema strategico che va affrontato con la massima serietà e parlare con leggerezza di nucleare non è il metodo per uscire dall’emergenza. Tanto più in Friuli Venezia Giulia, dove non dimentichiamo mai che a pochi km sorge la centrale di Krsko, con tutte le problematiche annesse, inclusa l’alta sismicità del territorio”.
Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste e candidata alla Camera Caterina Conti, dopo che è stata diffusa una mappa, attribuita al centrodestra, con i siti di centrali nucleari da costruire, tra cui è compresa Monfalcone (Gorizia).

Serracchiani, da prefetto di Trieste per tavolo Mise

Serracchiani, da prefetto di Trieste per tavolo Mise

“Non lasceremo nulla di intentato, percorreremo tutte le strade possibili per evitare una catastrofe per l’industria triestina e regionale. Oggi al prefetto di Trieste abbiamo affidato le nostre gravissime preoccupazioni per il futuro dei lavoratori e soprattutto abbiamo rinnovato a Giorgetti, attraverso il rappresentante del Governo, la richiesta urgentissima di convocazione del tavolo al Mise. Appaiono tuttora incomprensibili le ragioni che si sono intermesse a un’azione concreta del ministro, al di là delle deprecazioni iniziali”. Lo afferma la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani, che oggi assieme alla segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, ha incontrato il prefetto del capoluogo regionale e Commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia Annunziato Vardè.

Serracchiani, Giorgetti riconvochi subito tavolo a Mise

Serracchiani, Giorgetti riconvochi subito tavolo a Mise


“E’ urgente che il ministro Giorgetti si attivi al più presto e riconvochi il tavolo di crisi al Mise per affrontare la crisi Wartsila. Dopo quattro settimane dalla prima convocazione, occorre che il Governo riprenda l’iniziativa, perché l’azienda non aspetta che finisca la campagna elettorale, le procedure di mobilità stanno andando avanti e i licenziamenti si avvicinano. Perciò deve continuare la pressione e il confronto con i finlandesi, a livello adeguato”. Lo ha dichiarato a Trieste la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, che oggi si è recata nuovamente al presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento Wartsila di Bagnoli della Rosandra.

Piscina Terapeutica: Decarli, Giunta Dipiazza acceleri ricostruzione

Piscina Terapeutica: Decarli, Giunta Dipiazza acceleri ricostruzione


“La Giunta e lo stesso sindaco Dipiazza in persona che si era impegnato pubblicamente devono esprimere una più chiara volontà di accelerare il processo di ricostruzione della piscina terapeutica. La tempistica che è stata illustrata dal Comitato, guardando sia al passato che al futuro, traccia i contorni di un vero e proprio ‘buco’ di anni nei servizi riabilitativi offerti ai cittadini. Finisca il tempo delle chiacchiere e delle rassicurazioni e il sindaco, oltre al cantiere della Galleria di Montebello, vada ogni settimana a vedere il cumulo di macerie sulle rive e si ricordi di tutti i suoi cittadini che non possono usufruire delle terapie. Si ricordi delle novemila persone che hanno firmato per riavere la struttura”. E’ la dichiarazione di Roberto Decarli, della segreteria del Pd provinciale di Trieste, oggi presente alla conferenza stampa organizzata dal Coordinamento Nuova Piscina Terapeutica, sorto per chiedere la ricostruzione “in situ” della piscina terapeutica “Aquamarina”, il cui tetto è crollato nel 2019.

Decarli, continua silenzio dirigenza su tavolo trattativa

Decarli, continua silenzio dirigenza su tavolo trattativa


“I contenuti e l’atmosfera della conferenza stampa dei sindacati della Wartsila  trasmettono la preoccupazione e lo stato d’animo dei lavoratori. A fronte delle sollecitazioni verso l’azienda per aprire un tavolo di trattativa, il silenzio continua e questo chiarisce che la dirigenza aziendale pare di fatto esautorata dal compito primario di non chiudere mai le porte alla trattativa. Corretta l’iniziativa dei sindacati che hanno presentato un esposto contro Wartsila per attività antisindacali, perché di questo si tratta”. Lo dichiara il componente della segreteria provinciale del Pd di Trieste Roberto Decarli, oggi presente alla conferenza stampa convocata dalle sigle sindacali di categoria sulla crisi Wartsila.
Per l’esponente dem “ora non basta più la solidarietà e Trieste tutta si deve mobilitare: è necessaria l’azione, bisogna sostenere la giusta lotta dei lavoratori: se perdono loro la città intera che ne pagherà le conseguenze, come appare evidente dalle numerose industrie che hanno chiuso o si sono trasferite, e dagli oltre mille i posti a rischio, quasi duemila con l’indotto. Perfino il sindaco Dipiazza potrebbe fare qualcosa, ad esempio – aggiunge Decarli – una deviazione dalle escursioni in galleria e un passaggio con la sua automobile davanti ai cancelli della Wartsila”.

Crisi Tirso: Serracchiani-Conti, mediare soluzione con Edison

Crisi Tirso: Serracchiani-Conti, mediare soluzione con Edison

“Una società come Edison negli ultimi sei mesi ha visto tutti gli indici al rialzo e, anche in presenza dell’applicazione dei decreti Aiuti, Taglia prezzi e Sostegni-ter, ha fatto utili importanti. Appare incomprensibile la decisione del management di rigettare la possibilità per Tirso di concordare il rientro delle fatture energetiche insolute. Crediamo di debba porre in atto un’opera di mediazione che permetta di giungere a una soluzione non drammatica per lo stabilimento di Muggia, anche alla luce del fatto che nel Dl Aiuti bis, approvato in CdM e che andrà in aula a settembre, viene prorogato il credito d’imposta sul consumo di gas e luce”. Lo dichiarano la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani e la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in merito alla situazione dello stabilimento tessile Tirso-Fil Man Made Group di Muggia (Trieste), dopo che Edison ha annunciato di rifiutare il piano di rientro dai debiti accumulati, minacciando il taglio della fornitura di energia da settembre.

Movida: Famulari, più controlli contro rumori molesti

Movida: Famulari, più controlli contro rumori molesti

Portare tema in Consiglio comunale

“La qualità della vita di una città non si misura col numero dei decibel che escono dai locali ma anche e molto di più dalla tranquillità notturna che viene garantita alla cittadinanza. Dobbiamo portare questo tema in Consiglio comunale, se non per questa estate pensando al futuro. Non è la prima volta che accade, ma comunque sollevare nuovamente il problema della musica diffusa ad alto volume in orari in cui la maggior parte dei cittadini deve riposare. Si deve trovare una convivenza tra svago giovanile e legittime esigenze di chi vuole dormire o esercita un’attività, senza che la musica si trasformi in una sorta di invasione contro cui non c’è difesa, recando danno anche al valore degli immobili coinvolti. Fare controlli e dare certezza di orari e di rumori molesti a chi vive in un condominio è il minimo che dovrebbe garantire l’Amministrazione comunale. E anche preoccuparsi di mettere a disposizione spazi idonei per i giovani, senza adottare la politica del ‘lasciar fare’  e magari di rassegnarsi ad aspettare l’autunno”. Prende posizione così la vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste Laura Famulari, dopo che il titolare di un albergo ha fatto ricorso al Tar contro la deroga ai limiti d’orario per l’intrattenimento musicale per 14 serate a stagione a chi ne faccia richiesta, mentre condomìni privati del centro città intendo adire le vie legali.