Spaccini-Sauro: scuola e famiglie lasciati soli dall’amministrazione. Responsabilità enormi del Comune

Spaccini-Sauro: scuola e famiglie lasciati soli dall’amministrazione. Responsabilità enormi del Comune

“Le responsabilità per i disagi dovuti allo spostamento delle scuole Sauro-Spaccini ricadono in particolare sugli assessori comunali che hanno accelerato i tempi del ‘trasloco’ e non si sono confrontati adeguatamente con le parti. Hanno lasciato la scuola da sola a gestire eventuali possibilità alternative e 350 famiglie sono rimaste senza un efficace appoggio del Comune”. Lo dichiara la segretaria del Pd provinciale di Trieste Caterina Conti, in merito a quanto emerso dall’audizione degli assessori Matteoni e Lodi sul trasferimento della Spaccini-Sauro, durante il Consiglio della IV Circoscrizione, alla quale hanno partecipato numerose le famiglie coinvolte. Conti precisa che “l’interlocutore principale, la scuola, non era stata invitata all’incontro”.

“Sembra che la situazione sia stata trattata in maniera troppo superficiale rispetto a quella che è la realtà Sauro-Spaccini. Con questo trasferimento verrà spezzata la vita di quartiere e la socialità creatasi in questi anni, lo spostamento in un altro rione farà perdere ai bambini le attività che svolgevano presso le aree verdi di zona come il giardino di San Michele e il coinvolgimento in attività culturali come la frequentazione del teatro”, afferma Marina Coricciati, consigliera circoscrizionale e membro Segreteria Pd con delega ai giovani. 

“Da quanto emerso nell’audizione resta incomprensibile il mancato dialogo tra comune e famiglie i cui figli sono iscritti alla Sauro-Spaccini. Tecnicamente le attività delle scuole potranno essere garantite all’ex Timeus ma un cambio di sede così distante ha un impatto troppo pesante sulle abitudini delle famiglie e sulla socialità dei ragazzi.  Inoltre, non ci sono garanzie neanche sull’istituzione di un servizio di Scuolabus a 3 giorni dal termine delle iscrizioni. L’amministrazione di centrodestra è stata completamente assente”, afferma il capogruppo in Circoscrizione Luca Bressan. “Alla base di questa triste vicenda c’è un errore di comunicazione e di mancanza di attenzione del Comune verso le famiglie. Infatti, una volta presa la decisione del trasloco della scuola, sarebbe bastato convocare una delle tante conferenze stampa di cui la Giunta spesso fa uso, per informare correttamente e tempestivamente i genitori senza attendere il 25 gennaio, a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024. Inoltre, esistono le rappresentanze dei genitori che ben potevano essere informate e coinvolte direttamente per tempo. 

In tema di edilizia scolastica, inoltre, da circa 6 anni in capo ai Comuni, pare relativo impegnarsi in soluzioni straordinarie come il Campus di Via Rossetti quando non si riesce nemmeno a garantire la gestione ordinaria. Uno scuolabus per portare i bimbi verso la nuova sede? Se c’è la volontà politica il bilancio del Comune lo consente”, afferma il consigliere circoscrizionale Pd Alberto Fileti.

Conclude il Presidente della IV Circoscrizione, Marco Rossetti Cosulich: “Auspichiamo che il confronto tra il Comune e i rappresentanti della scuola venga intensificato nell’obiettivo di risolvere le questioni ancora in sospeso, come ad esempio la disponibilità delle scuolabus ed il suo utilizzo”.

 

 
Salvati, per Dipiazza non c’è urgenza a Trieste

Salvati, per Dipiazza non c’è urgenza a Trieste


“La destra dice «no» anche al «controllo di vicinato»”

“Il no all’urgenza per la mozione contro i fenomeni criminosi a Trieste è l’ultima prova che a chiacchiere Dipiazza non lo batte nessuno e che la destra non vuole contenere gli episodi di violenza. Cosa serve ancora alla Giunta per prendere iniziative? Morti e feriti ci sono stati, danni a persone e cose pure, ma quando il Pd chiede una serie di misure per dare più sicurezza ai cittadini, non c’è nessuna urgenza. Eppure ora l’allineamento dei pianeti è perfetto, dal governo Meloni a Fedriga a Dipiazza hanno in mano tutto dalle guardie cinofile ai lagunari”. Lo dichiara il consigliere comunale Luca Salvati (Pd) rendendo noto che la conferenza dei capigruppo non ha considerato urgente discutere la mozione, sottoscritta da Partito democratico e Punto franco, recante “Promozione di cittadinanza attiva contro i fenomeni criminosi”.
“Oltre a chiedere di portare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il tema dell’aumento del personale delle forze dell’ordine e di un maggior coordinamento tra le stesse”, spiega il consigliere dem “proponevamo di “attivare forme di cittadinanza attiva a tutela della sicurezza cittadina come ad esempio il «controllo di vicinato» quale forma organica e strutturata di presidio del territorio comunale, promuovendo in tal senso un protocollo d’intesa con la Prefettura che ne disciplini in maniera rigorosa le funzioni e gli strumenti a disposizione”. “Abbiamo anche chiesto”, aggiunge Salvati “di valutare l’ipotesi di reintrodurre la figura del vigile di quartiere e di promuovere contestualmente un programma di incontri di presentazione del progetto alla cittadinanza, coinvolgendo attivamente le circoscrizioni, le associazioni e gli altri soggetti interessati al tema”.
“In un momento storico in cui i triestini hanno la percezione di una città sempre meno sicura”, per Salvati “ci sono gli strumenti per attivare il cosiddetto «controllo di vicinato», una delle esperienze più innovative nella prevenzione e contrasto del crimine che nulla ha a che fare con le ronde. Ma forse – conclude il consigliere dem – la destra preferisce uno stato d’allarme permanente”.

Serracchiani, Governo si impegni di più e presto

Serracchiani, Governo si impegni di più e presto


“Il ministro non ci ha soddisfatto nella risposta, non ci ha chiarito se la collaborazione che l’Egitto intende dare all’Italia riguarda anche il procedimento giudiziario e in particolare se intende fornirci gli indirizzi degli imputati egiziani cui inviare gli atti. E non ci ha detto cosa intende fare il Governo italiano rispetto agli strumenti messi a disposizione dalla Convenzione internazionale contro la tortura. Non va bene, vogliamo che questo Governo si impegni di più e che lo faccia presto. E che non si dimentichi di Patrick Zaki, che è ancora ingiustamente trattenuto in Egitto”. Così la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, commentando la risposta alla domanda che, assieme alla collega dem Lia Quartapelle, aveva posto durante il question time al ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, sulle iniziative in merito ai casi Regeni e Zaki, anche alla luce del recente incontro con il Presidente egiziano al-Sisi.
La parlamentare dem aveva chiesto “quali sono le rassicurazioni che Tajani dice di aver ricevuto dalla presidenza egiziana e se intende il governo italiano utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla Convenzione internazionale contro la tortura sottoscritta anche dall’Egitto”.

Pd Trieste, no lavoratori museali sottopagati

Pd Trieste, no lavoratori museali sottopagati

“Una città guidata da un sindaco che sbandiera la vocazione turistica e si vanta dei risultati nell’ambito culturale non può permettere che ci siano lavoratori museali sottopagati e sostanzialmente sfruttati. L’amministrazione comunale non può nascondersi dietro al contratto nazionale della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, che va rinnovato velocemente, ma dovrebbe comunque impegnarsi a richiamare nel bando un diverso CCNL, più aderente alle mansioni che sono richieste ai lavoratori”. Lo hanno dichiarato oggi a Trieste Marina Coricciati e Roberto Decarli della segreteria provinciale del Pd, presenti assieme al vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo, alla manifestazione Fesica-Confsal a sostegno dei lavoratori museali.
“Il turismo culturale – aggiunge Coricciati – non si fa sulle spalle dei lavoratori dei musei, coloro che sono il diretto tramite tra cui che offre la città ed i visitatori. Bisogna dire con fermezza basta allo sfruttamento dei lavoratori della cultura”.
Per Decarli “non si deve smettere di denunciare lo scandalo di un assessore regionale al turismo che si arricchisce vincendo al massimo ribasso gli appalti di sorveglianza dei musei del territorio. Gli stessi soloni che pagano meno del reddito di cittadinanza poi rimproverano i giovani di stare sul divano”.

Scuole: in città “traslocati” centinaia di studenti

Scuole: in città “traslocati” centinaia di studenti

 

“Quello che sta accadendo con il ‘trasloco’ di centinaia di studenti da una parte all’altra della città rivela ancora un enorme problema di pianificazione nella giunta Dipiazza, che non sa gestire i progetti e non riesce a stabilire un corretto coordinamento tra assessorato all’Educazione e ai Lavori pubblici. La vicenda relativa al trasferimento degli alunni nella fase della ristrutturazione del plesso ‘Spaccini Sauro Dante’ è l’ultima di una serie di situazioni riguardanti l’edilizia scolastica gestite malissimo dalle assessore Lodi e Matteoni, quest’ultima distratta dagli impegni romani, almeno quanto l’assessora e sottosegretaria Savino. I genitori nei giorni scorsi hanno manifestato il loro dissenso e fatto le loro richieste: noi chiediamo che le assessore si prendano la responsabilità di ascoltarli e trovare una soluzione che sia accettabile, e che in futuro situazioni come queste non si ripetano.” 

Il gruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste oggi in conferenza stampa, presenti il capogruppo Giovanni Barbo, con i colleghi Laura Famulari, Rosanna Pucci e Luca Salvati, ha fatto emergere le criticità connesse agli spostamenti di alunni, per ristrutturazione degli edifici, dalle sedi dei plessi scolastici ordinari a “scuole-contenitore” anche lontane dai rioni d’origine con disagio per le famiglie, che hanno a loro volta espresso lamentele.

“Non è possibile calare dall’alto dall’oggi al domani, per di più in mezzo all’anno scolastico, una soluzione penalizzante in termini di territorialità e mobilità sostenibile – ha aggiunto Barbo – con tutto quel che ne consegue in tema di conciliazione quando la necessità di intervenire era nota dalla scorsa primavera”.

“Solo poche settimane fa la giunta voleva far rimanere all’ex Timeus la scuola Duca D’Aosta” – ha rilevato Pucci, ricordando che “riguardo il plesso scolastico Spaccini Sauro Dante ho scritto già a settembre un’interrogazione rimasta senza risposta e a dicembre una mozione che chiede il trasferimento del plesso in un edificio ubicato nel territorio di appartenenza per creare meno disagi possibili per le famiglie e gli studenti.”

“Prima di avviare progettualità importanti sarebbe il caso – è intervenuto Salvati – di coinvolgere i cittadini del rione. In questi anni si sente parlare dell’ex caserma di via Rossetti: nulla in contrario che alcuni istituti possono essere trasferiti lì, ma se iniziano ad essere tanti diventa un problema ingestibile per la viabilità.”

“Noi vorremmo che si vada incontro ai bisogni delle famiglie – ha puntualizzato Famulari – sapere se vi sono altri spostamenti già decisi e soluzioni alternative per evitare congestioni, e in ultima analisi se non dovessero essere individuate altre strutture più vicine chiediamo di allestire degli scuolabus”.

Barbo, la battaglia continua

Barbo, la battaglia continua


“Continueremo a dare battaglia sul piano politico contro un’opera che riteniamo inutile e dannosa per il territorio. Un’opera di cui la giunta Dipiazza si deve assumere precisa responsabilità anche per le eventuali conseguenze che potessero colpire l’Amministrazione. La giunta Dipiazza è chiamata a rispondere anche delle numerose criticità procedurali rispetto alle quali oggi il Comitato avvia una verifica, a tutela dei cittadini e del territorio. Noi invitiamo la popolazione a sostenere l’opera di trasparenza e tutela che sta svolgendo il Comitato”. Lo ha dichiarato oggi il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, presente, assieme alla collega Rosanna Pucci e al membro della segreteria provinciale del partito Roberto Decarli, alla conferenza stampa del Comitato No Ovovia che ha annunciato una raccolta fondi per sostenere i costi di opposizioni e ricorsi al Tar contro il progetto di realizzazione di una cabinovia nel capoluogo giuliano.

Nuovo Cattinara: Barbo, 15 anni non son pochi

Nuovo Cattinara: Barbo, 15 anni non son pochi

Riempire strutture con personale pubblico

“Finalmente ripartono i lavori, per un’opera fondamentale per Trieste e la regione, ma bisogna essere consapevoli che le strutture vanno riempite di personale, pubblico e motivato. Si parla di una quantità enorme di risorse pubbliche, probabilmente non ancora del tutto definita, di una particolare complessità degli interventi e di una  progettualità da definire connessa al ‘cubone’: elementi che richiedono massima attenzione, che eserciteremo nelle sedi istituzionali a legittima tutela dell’interesse pubblico. Quindici anni non sono pochi, e non si possono aspettare per rispondere ai bisogni di salute dei triestini”. Lo dichiara il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, commentando l’annuncio dello sblocco del cantiere per il rifacimento dell’ospedale di Cattinara, per cui si prevede una spesa pari a circa 250 milioni.
“Per noi – spiega il capogruppo dem – è anche indispensabile che, accanto alla parte edile, si metta mano in tempi molto più rapidi a un sistema in crisi, come dimostrano le inaccettabili situazioni di liste d’attesa e pronto soccorso, campanello d’allarme per un ospedale sempre più sotto pressione e in affanno”.
“Per quanto riguarda le competenze comunali – aggiunge Barbo – chiediamo che da subito si reperiscano i fondi per realizzare i due parchi previsti nell’accordo di programma: i residenti di Cattinara devono essere tutelati visto il disagio che inevitabilmente il cantiere porterà. Non bastano – conclude – le promesse per il cantiere ex Collini che per bocca dell’allora sindaco Dipiazza, sarebbe dovuto diventare area verde pubblica subito dopo la realizzazione della Grande Viabilità Triestina”. 

San Giusto d’Oro a Sinagra: Barbo, orgoglio per Trieste

San Giusto d’Oro a Sinagra: Barbo, orgoglio per Trieste


“Il lavoro di Sinagra è un orgoglio per la sanità triestina e questo riconoscimento è il giusto ‘grazie’ della città a un medico e a uno studioso che sentiamo ‘nostro’ in modo particolare. Oltre la stima per il professionista di straordinario valore, il San Giusto d’Oro esprime in modo speciale l’abbraccio della comunità a una persona che partecipa alla vita sociale di Trieste e di cui in tante famiglie abbiamo apprezzato la competenza e l’umanità affabile. Sinagra ha raccolto degnamente il testimone ideale lasciato dall’amato Fulvio Camerini, e questo lo rende ancora più vicino ai cittadini”. E’ la riflessione del capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste Giovanni Barbo, oggi presente nella sala del Consiglio comunale di Trieste, al conferimento del 56° San Giusto d’Oro a Gianfranco Sinagra, professore ordinario di Cardiologia, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste e della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università degli Studi di Trieste.

Sociale: destinare risorse a fasce più deboli

Sociale: destinare risorse a fasce più deboli

In una situazione sociale drammatica con un costo della vita che galoppa l’agenda politica deve occuparsi delle famiglie in stato di bisogno, a livello regionale e comunale. Dopo Muggia, anche nel Comune di Trieste saranno presentati emendamenti al Bilancio per destinare risorse alle fasce più deboli della cittadinanza. Dovere morale è occuparsi di chi è in difficoltà, e invece vediamo risorse pubbliche spese per addobbare a festa la città come se nulla stesse accadendo. Nei comuni amministrati dal centrosinistra si stanno mettendo in campo risorse per le famiglie, ma serve un atto di responsabilità da parte di tutti”. E’ la sintesi di Francesco Bussani, della segreteria provinciale del Pd di Trieste, su quanto emerso oggi dalla conferenza stampa cui hanno partecipato anche la vicepresidente del Consiglio comunale Laura Famulari, il capogruppo consiliare Pd Giovanni Barbo e il consigliere regionale Roberto Cosolini.

Proprio Cosolini ha dato conto dei “due emendamenti del Pd all’assestamento che proponevano di destinare ai Comuni contributi straordinari per buoni spesa e medicinali e di erogare un contributo straordinario ai nuclei familiari in possesso di carta famiglia per i costi dell’energia, per un totale di 10 milioni. Dopo un rimpallo di competenze tra gli assessori Rosolen e Riccardi – ha detto Cosolini – gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza”.

La vicepresidente Famulari ha sottolineato che “nel confronto tra sette anni fa e oggi, le risorse messe a disposizione direttamente provenienti dal bilancio comunale di Trieste non sono aumentate pur a fronte di una situazione di povertà e difficoltà dilagante” e ha messo in guardia rispetto alla “necessità che il Comune si occupi per tempo dei problemi che già ora sappiamo si presenteranno quando verrà meno il reddito di cittadinanza”.

Il capogruppo Barbo ha annunciato “un intervento specifico sui buoni spesa e assistenza economica nel prossimo Bilancio”, spiegando che “abbiamo a che fare con una situazione occupazionale gravissima, sono sempre più le famiglie in stato di necessità, anche per le crisi del comparto industriale. Tutti devono fare la propria parte – ha concluso – senza trincerarsi dietro questioni di competenza o appartenenza politica”.

Barbo, per sociale a Trieste serviva di più

Barbo, per sociale a Trieste serviva di più


“Con la situazione straordinaria di caro energia e nuove povertà a Trieste serviva ben di più della solita spesa per il sociale, mentre il Comune pare più preoccupato di allestire il salotto buono della città per il Natale. Anche sulla spesa in conto capitale sempre tanti annunci ma pochissimi fatti in termini di lavori pubblici. In particolare sul PNRR una dopo l’altra le operazioni annunciate in pompa magna stanno ricevendo valutazioni negative e quindi non vengono finanziate”. Lo dichiara il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Trieste, commentando la conferenza stampa di presentazione del Bilancio di Previsione 2023/2025 dell’assessore comunale alle Politiche Finanziarie, Everest Bertoli.
“Il bilancio di previsione – spiega Barbo – è il documento di programmazione più importante che siamo chiamati a votare: concedere solo pochi giorni alle Circoscrizioni per dare il parere su centinaia di pagine dimostra la scarsa considerazione che questa Amministrazione ha delle periferie e dei loro rappresentanti. Anche noi vogliamo approvarlo entro l’anno ma – puntualizza il capogruppo dem – la Giunta doveva dare i canonici venti giorni alle Circoscrizioni”.